Brown Valdano e Burruchqga

Tre suggelli dell'Argentina a un titolò che la Germania ha cercato fino all'ultimo Tre suggelli dell'Argentina a un titolò che la Germania ha cercato fino all'ultimo Brown, Yaldano e Burruchqga Città del Messico. Diego Armando Maradona esulta mostrando a tu tutti la coppa appena vinta (Tel.] Incontro non molto spettacolare ma ricco dì emozioni -1 tedeschi a un quarto d'ora dalla fine sembravano ormai spacciati, ma hanno saputo rimontare due gol di svantaggio con Rummenigge e Voeller - Quando si profilavano i supplementari, l'affondo decisivo dei biancocelesti in contropiede - Incerta la prova del portiere Schumacher - Per i sudamericani è il bis dopo il 1978 Argentina-Germania ARGENTINA — Pnmpido; Olarticoechea, Ruggeri; Batista, Cuciuffo, Brown; Burruchaga (89* Trobbiani), Giusti, Enrique, Maradona, Valdano. GERMANIA — Schumacher; Berthold, Briegel; Jakobs, K.H. Foerster, Eder; Brehme, Matthaeus, Rummenigge, Magath (61' Hoeness), Allofs (46* Voeller). Arbitro: Arppi (Brasile). Reti: 22' Brown, 56* Valdano, 73' Rummenigge, 83' Voeller, 85' Burruchaga. dal nostro invialo AN CITTA' DEL MESSICO — Stupenda, come al solito, la coreografia dell'Azteca. E' la festa dell'addio. La finale mette di fronte Argentina e Germania, due scuole diverse, due modi dissimili di interpretare il calcio. I sudamericani sono imbattuti ed arrivano all'atto conclusivo dopo aver pareggiato con l'Italia e dopo aver sconfitto la Corea del Nord, la Bulgaria, l'Uruguay. l'Inghilterra e il Belgio, mentre 1 tedeschi hanno pareggiato con l'Uruguary, hanno perso con la Danimarca ed hanno superato la Scozia, il Marocco, il Messico dopo i tempi supplementari e i rigori e la Francia. Bilardo e Beckenbauer non presentano novità. Un boato di entusiasmo accoglie le squadre al loro ingresso sul campo. Subito un calcio d'an¬ 3-2 GELO CAROLI golo a favore della Germania in seguito a scambio, di prima intenzione, eseguito da Briegel e Magath con ritorno per Briegel. L'azione non ha comunque esito. Si delineano, frattanto, le disposizioni tattiche: Olarticoechea e Ruggeri presidiano le zone esterne della linea difensiva, mentre analogo compito, sul fronte avverso, spetta a Berthold e Briegel. Le contrapposte coppie centrali difensive sono constitulte da Cuciuffo-Brown e Foerster-Jakobs. A centrocampo Burruchaga e Valdano. con Enrique e Giusti, compiono un enorme movimento per favorire gli inserimenti di Maradona. Batista, dal canto suo, si preoccupa di congiungere il settore difensivo con quello avanzato. Si nota, nella Germania, una particolare attenzione da parte di Eder nei confronti di Burruchaga, l'elemento più mobile degli argentini. Più lineare e schematica appare la manovra di Brehme. Eder. Matthaeus e Magliai per appoggiare Allofs e Rummenigge. Al 5' su un corner battuto da Maradona si avventa Giusti, tocca però male e il successivo intervento di Battista è del tutto fuori misura. Aspro intervento di Enrique su Matthaeus, il quale resta a terra pochi secondi. La partita è prudente, con due complessi cauti. All'ir c'è un calcio d'angolo per la Germania, cui Pumpido si oppone con assoluta tranquillità. Trascorrono 15' e la finale non entra ancora nelle fase calda. C'è studio più che convinzione nel verticalizzare gli schemi, più sospetto che spavalderia. Al 16' Eder pesca con un tocco delizioso Briegel, il quale cerca la proiezione ma viene atterrato, proprio sulla linea dell'area di rigore. I tedeschi battono con anticipo e Maradona è ammonito perché protesta con l'arbitro che fa ripetere il piazzato. Secondo ammonimento: si verifica quattro minuti dopo ed è Mattheaus, colpevole di scorrettezza su Maradona, a meritarsi il cartellino giallo, Improvvisamente, la partita si sblocca. Al 22' un calcio di punizione dalla destra di Ruggeri, un difensore esterno cui piace molto spingersi in avanti. La traiettoria è molto lunga, tanto da Ingannare Schumacher, comunque chiaramente fuori tempo e misura. Lo stacco di Brown (che libero!) è eccezionale e il colpo di testa manda la palla nella porta ormai incustodita. Entusiasmo in campo fra i giocatori argentini e sugli spalti. Al 27' c'è un ennesimo calcio di punizione a favore dell'Argentina, ai venti metri da Schumacher, il quale nella circostanza non si lascia sorprendere dal tiro radente e abbastanza centrale di Maradona. Bravo, Intanto, è Batista a dare ordine davanti alla difesa soprattutto quando Brown fluidifica, e bravissimo come sempre Burruchaga a scompaginare, con spostamenti rapidi su tutto il fronte d'attacco, l'assetto del tedeschi. Il tema è il solito, anche nel secondo tempo, la forza fisica dei tedeschi cerca di sbollire l'arte degli argentini, che comunque costituiscono anche un collettivo omogeneo che si fa rispettare sul piano fisico. Nella Germania entra Voel calcia forte, 11 tiro è ribattuto in angolo e su traversone successivo 11 più lesto è Pumpido. Due minuti dopo Valdano va ad insidiare Schumacher, ma l'Intervento di testa si conclude a lato. Al 69' l'arbitro commette un madornale errore segnalando un Inesistente fuorigioco al danni di Enrique, servito bene da Burruchaga. Ai tedeschi, privi di genialità e molto monotoni, resta la sola arma della potenza. La pressione tedesca è premiata al 73', quando un calcio d'angolo di Brehme è raccolto di testa da Briegel, sempre lui. Sulla sua deviazione interviene Rummenigge, in spaccata, ed è 2 a 1. E' una fase in cui Berthold compie, a destra, lo stesso lavoro che opera Briegel sul lato opposto. Questi tedeschi non muoiono mai e all'82' completano il pressing con un colpo di testa vincente di Voeller. A11'85' la Germania paga però lo sforzo e anche un po' di presunzione. 8ono tutti avanti e l'Argentina segna il 3 a 2 in contropiede, con un suggerimento stupendo di Maradona per Burruchaga. Il tocco di quest'ultimo laurea i sudamericani campioni del mondo. ter al posto dell'Insufficiente Allofs. Ora Briegel gioca più avanti ed Eder gli copre le spalle su Valdano. Al 56' arriva il raddoppio. Con una tipica azione di contropiede. Mentre dà l'impressione di subire il pressing dell'avversario, l'Argentina parte con schema di replica e il solito Burruchaga avanza in verticale, attira su di sé tre uomini e libera alla conclusione Valdano, che ne ha seguito l'azione. L'attaccante del Real Madrid tocca di piatto destro, con calma accoppiata a precisione, e per Schumacher è il secondo dispiacere. Il 2 a 0 è impeccabile, l'Argentina è più forte tecnicamente, e anche sul piano atletico concede poco al panzer tedeschi. E' un'Argentina di chiaro stampo europeo. Ma la Germania non è abituata a cedere, bisogna fare attenzione. Al 61' Beckenbauer tenta l'ultima disperata carta e inserisce Hoeness (terza punta) al posto di Magath, molto in ombra anche per l'assillante guardia di Giusti. Al 63' è ammonito per proteste Briegel, 11 quale non si dà per vinto anche se Valdano, eccezionale partita la sua, non gli ha dato respiro. Briegel, indomabile, al 66'