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Tanti «amici del mare» a Ustica tastane il paisà al Mediterranee Tanti «amici del mare» a Ustica tastane il paisà al Mediterranee Adesso tutti gli occhi deistituita la prima riserva ISOLA DI USTICA — Bisogna stare attenti a fare il bagno soltanto nel mare pulito, evitando accuratamente le zone off limits per il divieto di balneazione. Dermatiti e, peggio, epatiti e polmoniti wrali sono in agguato. Pur notando che la situazione non è particolarmente allarmante, ma ricordando semplicemente che a mare, anche sotto il profilo igieneico, la cautela non è mai troppa, si è arrivati alle conclusione che è bene tenere gli occhi aperti. Gli studiosi che hanno partecipato nell'isola di Ustica a un seminario sulla salute nel Mediterraneo nell'ambito della rassegna internazionale delle attività subacquee organizzata, come ogni anno, dall'ente provinciale turismo di Palermo. Tanti amici del mare, anche questa volta, si sono dati appuntamento a Ustica per una serie d'incontri articolati secondo un fitto calendario lungo tre direttrici parallele: egli studiosi sono puntati su a marina attrezzata - La consel e o , e o , e a a e e a o : sport, scienza, allegra mondanità. Così, l'uno accanto all'altro, in questi giorni in cui la rassegna vive la fase culminante in attesa di proseguire con quatttro 'Stages- (sull'elettronica, l'ecologia marina, la depurazione delle acque reflue, l'acquacultura) è possibile incontrare a Ustica una quantità di protagonisti degli abissi alcuni un pò invecchiati ed appesantiti, altri invece ancora vigorosamente in forma. Impeccabili padroni di casa il barone Guido Canaloni di Calefati e Lucio Messina, risppettìvamente presidente e direttore dell'Ept di Palermo, che da una ventina di anni si battono perché Ustica, 'Capitale dei sub-, si affermi sempre più come isola deputata alla trattazione dei problemi del mare visti sotto tutte le angolazioni. Non a caso proprio nei giorni scorsi il ministro della marina mercantile Gianmaria Carta, attirandosi le ulteriori quest'isola, dove è stata gna dei «Tridenti d'oro» felicitazioni degli attori della rassegna usticese e dei naturalisti specificamente impegnati nella protezione del mare, ha firmato il decreto che istituisce in questisola la prima riserva marina attrezzata. Sarà un problema, d'ora in poi, pescare in parecchie zone di Ustica, ma la scelta si rivelerà senza dubbio preziosa per il ripopolamento della fauna e per la rigogliosa riformazione della flora nei fondali attorno a questo piccolo, ma incantevole angolo mediterraneo a 35 miglia da Palermo. Sono stati consegnati, in una serata piena di semplicità ma con un pizzico di verve internazionale, i premi .Tridente d'oro- per il 1986.1 prescelti quest'anno sono il messicano Ramon Bravo, per le attività divulgative; e gli italiani professor Italo Sebastiano di Geronimo per l'attività scientifica e ingegner Giulio Melegari per l'attività tecnica. -A latere- della rassegna intanto ha spiccato il volo ieri il secondo festival europeo del software organizzato dal centro 'Archimede Informatic in Progress-. Un'Ustica, allora, non soltanto occasione di verifica della realtà marina, ma pure luogo di convergenza di 'Voci- primarie della cultura avanzata e delle nuove tecnologie. Fra le case dei pescatori usticesi è posssibile incontrre Luciana Civico, la campionessa romana d'immersione che alle Maldive ha stabilito il record mondiale senza respiratore con 102 metri e che, in tutta modestia, confida: «Niente di eccezionale, ci sono pescatori di perle e di coralli che senza alcun clamore scendono da trent'anni a 130 metri». C'è anche Aldo Manos, responsabile del piano d'azione Onu per il Mediterraneo che, pur riconoscendo che il 'mare nostrum- non è moribondo, ricorda tuttavia come ogni giorno vi vengano scaricate 120 mila tonnellate di petrolio, 112 mila di fenoli, 60 mila di detergenti. 800 mila di azoto e 320 mila di fosforo. Antonio Ravidà