«Bisogna indagare senza fantasia» All'Ufo si addicono le notti estive

INTERNO INTERNO «Bisogna indagare senza fantasia» All'Ufo si addicono le notti estive umiento; «Durante la bell di ragioneria, ascolta, prende nota delle testimonianze, le scheda per un raffronto con le altre in suo possesso. Cosi inizia, da questo singolare ■posto di raccolta dati», la «caccia agli Ufo» In una notte di mezza estate. Siamo in presenza di una nuova ondata? Risponde Chiumiento: «C'é una sensibile ripresa di segnalazioni, questo si, forse anche un'ondata, ma non come effetto del dopo-Cernobil, come qualcuno troppo fantasioso vorrebbe con la prelesa di asserire che gli extraterrestri ci tengono d'occhio preoccupati del nostro futuro. E' d'obbligo bandire la fantasia nella ricerca, che del resto conduco da anni, per respingere ciò che non è suffragato da elementi validi, confermati da testimonU. Arriva il caldo, l'afa rende irrespirabili le nostre notti, e ricompaiono i «dischi volanti». Anche negli anni passati, andando a ritroso nel tempo, si nota questa coincidenza. Perché? 'Le statistiche ci dicono — risponde Chiumiento — c/ie vi sono stati avvistamenti importanti in ogni periodo dell'anno. D'estate sono forse più frequenti per il fatto che, a causa del caldo, la gente se ne sta all'aperto, con gli occhi al cielo, quindi più disposta a vedere se succede qualche cosa di insolito-. Le segnalazioni giungono da tutta la penisola e Chiumiento registra anche ciò che scrivono i giornali: all'inizio di giugno avvistamenti su Milano, poi in Piemonte, sul monte Musine, quindi a Mombercelli, dove Giuseppe Ghignone, gerente di un bar, ha visto una sfera luminosa correre all'altezza dei tetti. Invano si è tentato di filmarla; sulla pellicola non è rimasta impressa. Tra i casi recenti, quale il più importante? «.Direi quello di Santa Vittoria, presso Ascoli Piceno, — dice Chiumiento — avvenuto a messanotte fra il 15 e il 16 giugno. Molti stavano seguendo la tv Gioc a stagione si resta molto al quando le case sono state illuminale da un vivido chiarore. La gente è uscita e ha visto un oggetto sferico che emanava una forte luce. Era a bassissima quota. Poi l'oggetto è scomparso-. Ci troviamo, per coincidenza, a trent'anni di distanza dal giorno in cui il brasiliano professor Joan de Freytas Guimaraes, docente di diritto romano a Santos, con incarichi presso importanti istituti, passò per un «eccentrico» quando annunciò di essersi imbattuto in un disco volante i cui piloti, extraterrestri, l'avevano condotto a fare un breve volo nello spazio dalle 19,40 alle 20,20 del 16 giugno 1956. Il «caso Guimaraes» fece scalpore e fu riferito nei particolari da quotidiani e l'aperto: per questo aumentano le segnalazioni» Hynek fu direttore del nuovo Centro di Ricerche Astronomiche Lindheimer della Northwestern University e sin dal 1947 aveva lavorato quale consulente scientifico del Project Blue Book, predisposto dall'aeronautica Usa per accertare il fenomeno Ufo. Scettico all'inizio, Hynek si era poi convinto che sotto alle apparenze c'era qualcosa che valeva la pena di scoprire-. Gli Ufo in un cosi ampio arco di tempo hanno dato origine ad associazioni ed enti all'interno dei quali sono maturate scissioni, incomprensioni, polemiche, come in un movimento politico. Ognuno vorrebbe infatti possedere l'unica «verità» per svelare l'enigma. In compenso, dei cosiddetti dischi volanti si sono occupati alla luce del sole alcuni governi. La Spagna rese noto nell'ottobre 1976 di aver indagato su dodici casi verificatisi nel suo territorio. Gli inglesi seguirono con curiosità nel gennaio 1979 il dibattito su tale tema alla Camera dei Lords suscitato dal conte di Clancarty. autore di opere fondamentali sui «dischi», scritte con lo pseudonimo di Brinsley Le Poer Trench. Il Ministero della Difesa inglese esaminò alcuni casi concludendo: -Non ci sono prove che veicoli spaziali alieni siano atterrati sul nostro pianeta-. Chiumiento è dell'opinione che il tempo trascorso abbia portato -maggior obiettività e più prudenza nelle ricerche-. Conclude: «Non dobbiamo fare altro che spogliarci dalle fantasie e cercare di lavorare, ognuno per la sua parte, lo mi appassiono a sentire ciò die racconta la gente e ad annotarlo con tutto lo scrupolo che mi riesce di avere-. E', dunque, meno sognatore di Jean Cocteau. Quando avevano domandato allo scrittore che cosa ne pensasse degli Ufo. aveva risposto: «Sarebbe molto più sorprendente se non esistessero-. periodici dell'epoca. Il luglio del 1956 fu, dei resto, ricco di avvistamenti sensazionali in diverse parti del mondo. Da allora, tuttavvia, l'enigma Ufo è rimasto tale, senza cioè una spiegazione, ed ha continuato a ispirare gli umoristi ed a far sorridere gli scettici. Che si può dire oggf* «Che la ricerca deve proseguire, condotta con serietà, che gli "investigatori" devono essere severi soprattutto con se stessi. Questa — aggiunge Chiumiento — è la lezione che ci ha lasciato J. Alien Hynek, uno degli scienziati più autorevoli nel settore che c'interessa, scomparso pochi giorni fa, a settantacinque anni. Era venuto in Italia e lo ricordo al convegno ufologico di Genova nel maggio 1984.

Luoghi citati: Ascoli Piceno, Genova, Italia, Milano, Mombercelli, Piemonte, Santa Vittoria, Spagna