«Vecchie glorie» ad Aosta Nostalgia di sport e trionfi

Sabato e ieri raduno di campioni del passato Sabato e ieri raduno di campioni del passato «Vecchie glorie» ad Aosta Nostalgia di sport e trionfi Con Bartali, Loiti campioni del AOSTA — Gino Bartali, Duilio Loi, i fratelli Damilano, Vladimiro Panlzza, Cesto Vycpalek e tanti altri campioni che hanno fatto la gloria dell'Italia sportiva. Ricordando allori e vittorie, antiche rivalità e imprese memorabili, sono arrivati ad Aosta, ieri e sabato, per iniziativa di Francesco Strada, il «Cecchin, che nel 1950 fu 11 miglior «peso gallo» italiano, in un raduno organizzato con la collaborazione dell'Azienda autonoma di soggiorno di Aosta ed il patrocinio dell'assessorato comunale e regionale allo Sport. Due giorni per far rivivere uno sport che contava più sul sudore della fronte, su allenamenti e fatiche, che su ingaggi milionari. C'è stato chi, come Gino Bartali, ha partecipato alla prima giornata dell'incontro, perché impegnato nella conclusione del Giro d'Italia per PO FARA' , i fratelli Damilano primo e del secon dilettanti o chi ad Aosta è venuto solo ieri pur di non mancare. Molti, pur di partecipare in qualche modo, hanno spedito un telegramma di scuse e assicurata la propria presenza per la prossima edizione, nel 1987, quando il raduno, con ogni probabilità, si svolgerà a settembre in modo ancora più imponente di quanto non sia avvenuto per queste prime sette edizioni. Un tuffo nel passato, ma anche un modo per consolarsi della più recente e sconsolante débàcle dello sport nazionale, la «brutale» eliminazione della squadra azzurra dal Mundial messicano ad opera del «galletti, francesi di Michel Platini. Mario Armano ha fatto tornare alla mente i titoli mondiali e la medaglia d'oro olimpica conquistati con il rosso volante Eugenio Monti, Alverà e De Paolis; con Gino Bartali le memorabili imprese ciclistiche che lo vedevano sempre opposto al grande Fausto CoppL E ad Aosta, a ricordare le imprese del «campionissimo, è salito suo fratello. Livio Coppi. Andrea Carrea ha parlato con rimpianto di quella maglia gialla conquistata a Losanna nel Tour del 1950 e persa per 3 secondi il giorno dopo; e poi ancora Giancarlo Astrua, Duilio Loi, Bruno Visentin, Cosimo Punto, a rappresentare il mondo del pugilato. Campioni solo di pochi anni fa e «vecchie glorie, del primo e del secondo dopoguerra: i fratelli Damilano, la Giuliana Minuzzo, Vladimiro Panlzza. Mario Boninio, Vittorina Vivenza Devoti che, nel lancio del disco, a soli 16 anni, sbalordì tutti alle olimpiadi del '28. Antonio Herin, classe 1900, che nel 1924, a Chamonix, conquistò il titolo mondiale di fondo mentre l'anno prima, a Briancon giunse secondo nella 25 e nella 50 chilometri. Sono mancati all'appuntamento Meazza e Plola, un vero peccato perché sarebbe stata un'occasione per ana¬ o e Vycpalek tanndo dopoguerra lizzare con veri competenti il Mundial messicano. A rappresentare il mondo del calcio c'era Vycpaleck, ma l'ex campione della nazionale cecoslovacca ed ex allenatore della Juventus non ha voluto parlare delle disgrazie azzurre. Ieri, dopo il saluto delle autorità regionali e la consegna di numerosissimi attestati, la «Grande festa dello sport» si è conclusa con l'Immancabile arrivederci. Piero Minuzzo A Barillari e Speranza il premio «Baia di Chia» CAGLIARI — «ino Barillari del Tempo di Roma e Claudio Speranza del Tgl sono i vincitori della prima edizione del premio Baia di Chia, organizzato dalla Semi Gran Turismo (gruppo Eni) e dalla Sarit di Cagliari per colmare un vuoto nel panorama giornalistico caratterizzato dall'assenza di premi por fotografi ed operatori. La giuria, presieduta da Lino Rizzi, direttore del Giorno, e di cui faceva parte anche il presidente della Regione Sardegna Mario Melis, ha scelto all'unanimità come foto dell'anno un'immagine ricavata da un servizio di Rino Barillari che ha come soggetto la tragedia di una madre di fronte al corpo del figlio morto per droga. Per la forte carica emotiva e per l'abilità tecnica si è imposta all'attenzione della giuria la ripresa effettuata da Claudio Speranza durante i tragici fatti che precedettero la finale della Coppa Campioni tra la Juventus ed il Liverpool a Bruxelles. Sono stati inoltre premiati per la sezione fotografica: Elio Vergati per il servizio sulla strage di Fiumicino e Vittorio Morelli per le immagini della mostra veneziana sul Futurismo. Per la sezione ■ televisiva sono stati premiati anche Sandro disponi (Videoline) e Francesco Grazzini (Italia 1).