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Si indaga sul passato del giovane che ha ucciso la prostituta in via Baretti Si indaga sul passato del giovane che ha ucciso la prostituta in via Baretti Preso l'omicida, il caso non è chiuso «Sono sfortunato, anni? - Finora non sinate, ma mai a c Una delle ultime immagi ii colonnello Ange avevo bevuto troppo, ci sono neppure vaghi oltellate - In via Orni ni di Assunta Ferello, uccisa a col gelo Distaso, dal 1978 non so perché l'ho fatto» - Un cupo interrogativo: e i tanti delitti non risolti negli ultimi sospetti sull'arrestato - Ma nulla viene scartato a priori dalla mobile - Tante le donne assas e a le passeggiatrici denunciano: «Negli ultimi tempi sono accadute troppe brutte storie» tellate da un cliente ubriaco capo dell'ufficio stam «Sono sfortunato. Avevo bevuto. Non so perché l'ho fatto*, continua a ripetere Riccardo Recrosio, 29 anni, uomo col fisico di ragazzino, che sabato ha ammazzato con quindici coltellate Assunta Ferello, 38 anni, nel minialloggio di via Baretti 36, dove lei portava i clienti. Ieri, in cella, era stordito. Un medico gli ha curato la ferita alla coscia destra, ricordo della lotta con la vittima. Forse oggi il magistrato, dottor Rizzo, chiederà il parere d'uno psichiatra. Il caso è risolto, dunque, ma non è chiuso. Gli uomini del dottor Faraoni, che dirige la sezione Omicidi della Squadra mobile, lavorano sul passato di Recrosio. C'è un cupo interrogativo: le altre donne, i cadaveri non identificati? -'Oggi non ci sono neppure vaghi sospetti*. Ma nulla viene scartato a pa della Regione m priori, anche se è difficile legare il nome di Recrosio a qualche tappa del viaggio nella morte cominciato nel gennaio '84. Alcune vittime avevano corporatura robusta e qualche cadavere fu trasportato dopo la morte: lui non sembra avere un fisico abbastanza prestante. Mai negli altri delitti è stato usato il coltello: furono strozzate, annegate, bruciate. Recrosio pare facile a perdere la testa, fino a percorrere le strade di Torino, con la maglia e i jeans insanguinati: negli altri casi l'assassino pare freddo. La fuga è finita in piazza Don Albera 11, dove vive un'amica con la quale ha avuto una relazione fino a un mese fa. Non l'ha trovata e questo gli è costato la cattura: la segnalazione («c'è un ferito*), la radio che gracchia (•si cerca un giovane insan¬ ilitare Nord Ovest guinato*), i vigili che salgono al terzo piano. Cosi lo portano in questura, a guardar stranito il tavolo delle impronte digitali e i flash dei fotografi. La sua descrizione l'aveva fornita un uomo che abita nella zona: •Correva verso il Valentino*. Ma il testimone non ricorda se 11 giovane bazzicava queste strade. Eppure è un particolare importante: •Era la prima volta die andavo con una di loro*, insiste Recrosio. • Veniva ogni tanto*, sussurrano voci soffiate su via Grattoni. Le donne di via Ormea lamentano: •Negli ultimi tempi sono capitate brutte storie. Died giorni fa una s'è presa un sacco di botte dal cliente*. Tocca a loro dire se degli «incidenti» era lui protagonista. Ma parlano poco, quasi mai denunciano quel che patiscono: «Una l'ha fatto e pochi giorni dopo quel tale girava di nuovo qui*. Accusano la polizia: «Ci sequestrano la patente, ci danno fogli di via*. Ci sono reati e leggi da rispettare. «Noi chiediamo solo di lavorare tranquille. Perché non ci danno alloggi a equo canone tutte insieme?*. Perché, riscuotendo l'affitto, lo Stato sfrutterebbe la prostituzione. «Ci lasdno almeno lavorare in due nello stesso alloggio, anziché accusarci subito di favoreggiamento: potremmo proteggerd*. Di Assunta non parlano: «Almeno la vita privata lasciatecela*. Forse oggi qualcuna andrà a Medicina Legale, come altre volte, dalla collega Assunta Ferelli, «38 anni, prostituta, assassinata*. La polizia cerca i familiari di lei: si parla d'un figlio e due figlie, ma in corso Belgio 28, dove abitava, ieri nessuno rispondeva. Marco Neirotti echi di cronaca Domus Onoranze Funebri Fin Caglia, Torino via Pinerolo 8 nuova eeda uffici, magazzino, esposizione. Trasporti con ottima forniture a particolari condizioni. Informatavi al 274.3753.