Cdu in calo nella Bassa Sassonia Maggioranza salvata dai liberali di Mario Ciriello

Cdu in calo nella Bassa Sassonia Maggioranza salvata dai liberali Cdu in calo nella Bassa Sassonia Maggioranza salvata dai liberali Il partito democristianto, temeva di perdere BONN — Il potere, in Bassa Sassonia, resta in mani democristiane; i socialdemocratici hanno fatto robusti, ma insufficienti, progressi; i Verdi hanno subito un doloroso smacco. Gli elettori in questo Land di quasi 7 milioni e mezzo di anime, hanno demolito vistosamente tutti i pronostici. Il loro verdetto rivela che, contrariamente alle analisi delle settimane passate, la paura dell'atomo non sta spingendo la maggioranza dei tedeschi fra le braccia dei socialdemocratici e dei Verdi. La scena è più complessa. Si era detto che queste elezioni per la scelta del nuovo Parlamento regionale avrebbe avuto il valore di «prova generale» delle elezioni federali del 25 gennaio. Se cosi è, si può dire che il cancelliere Kohl può rilassarsi. Il suo partito, la Cdu. ha perso molti voti in Bassa Sassonia, ma meno del previsto. Il suo alleato, il piccolo partito liberale, si è miracolosamente mantenuto sopra 11 5 per cento, quel minimo sotto il quale non si ha più diritto a una rappresentanza parlamentare. E i suoi avversari, Spd e Verdi, non lo hanno indebolito pericolosamente. Guardiamo alle cifre, ancora provvisorie. La Cdu, che nel marzo '82 aveva ottenuto il 50,7 per cento dei voti, la maggioranza assoluta, ha raccolto ieri il 45. I socialdemocratici della Spd sono saliti dal 36,5 per cento dell'82 al 42,7.1 liberali della Fdp sono rimasti pressoché immobili, scendendo dal 5,9 al 5,5 per cento. Immobili pure i Verdi. Quattro anni fa, avevano ricevuto il 6,5 per cento dei suffragi, oggi sono al 6,3. E' in questa staticità che risiede il no è sceso al 45 per cento - Kohl soddisfate la maggioranza al Bundesrat - Verdi delusi loro insuccesso. Die Grilner erano i grandi favoriti, l'.effetto Cernobil» pareva destinato a dilatare, forse fino al 10 per cento, il loro patrimonio di voti. Invece, nulla. Occorre ripetere: la Cdu ha visto assottigliarsi quella supremazia che da dieci anni le permette di governare la Bassa Sassonia, ma la severa scossa ha un impatto politico minore in quanto il partito serba il potere. Non lo avrà più da solo, come negli ultimi quattro anni, quando possedeva la maggioranza assoluta, dovrà condividerlo con la Fdp: ma l'alleanza regionale ad Hannover rispecchia cosi quella federale, a Bonn. Pre¬ «Negligenti» il dire mier del Land, resta 11 democristiano Ernst Albrecht. Se, come pareva quasi certo. Albrecht avesse dovuto cedere il potere a SchrOder, i democristiani avrebbero perso la loro maggioranza nel Bundesrat, la Camera Alta, a Bonn, i cui rappresentanti sono nominati dai governi regionali. La strategìa legislativa del governo federale avrebbe incontrato ostacoli forse insuperabili. Non basta. Una drammatica sconfitta avrebbe convinto la Cdu della necessità di presentarsi alle elezioni di gennaio con un diverso pilota. E, invece, Kohl è sopravvissuto. Mario Ciriello ttore e un ingegnere

Persone citate: Ernst Albrecht, Kohl, Land, Verdi

Luoghi citati: Bassa Sassonia, Bassa Sassonia Maggioranza, Bonn, Hannover, Sassonia