I delitti del terrorismo di nuovo allo sbarra Al protesso «Moro-ier» il gotha delle Br

Oggi nel bunker di Rebibbia 174 imputati devono rispondere di 280 reati Oggi nel bunker di Rebibbia 174 imputati devono rispondere di 280 reati I delitti del terrorismo di nuovo allo sbarra Al protesso «Moro-ier» il gotha delle Br Nel dibattimentvamente 27 om ROMA — Centosettantaquattro imputati, il «gotha, del terrorismo rosso, chiamati a rispondere di 280 capi di imputazione. Si tratta del grande processo alle brigate rosse che s'inizia stamane nel bunker allestito nel carcere di Rebibbia davanti alla seconda Corte d'Assise. E' il processo scaturito dall'istruttoria .Moro ter., cosi definita perché vi figuravano alcuni terroristi individuati durante le indagini sulla strage di via Fani, il sequestro e l'assassinio del presidente dela de on. Aldo Moro, e contro i quali sono emerse responsabilità per numerosi gravi reati. - La giustizia torna ad occuparsi dei delitti compiuti dalle br tra il 1977 e il 1982: 27 L'ex segretario o gli attentati messi icidi, ferimenti, rapi omicidi, ferimenti, rapine, sequestri di persona. Alla sbarra capi e gregari del più agguerrito gruppo terroristico italiano: Mario Moretti, l'ex capo della colonna romana, considerato il regista del sequestro Moro. Corrado Alunni. Valerlo Morucci. Adriana Faranda, i due grandi pentiti Antonio Savasta ed Emilia Libera e poi ancora Natalia Ligas, Pietro Vanzi e Remo Pancellt Prospero Gallinari. Barbara Balzerani. Ma il processo riguarda anche altri personaggi dell'eversione, come Renato Curdo. Giovanni Senzani, Lanfranco Pace, tuttora latitante, e l'ex senatore socialista Domenico Pitterà, accusato tra l'altro di avere, in concorso con altri, collaborato alla psi in Tribunale a segno in cinque ne, sequestri, l'as costituzione delle br e di aver messo a disposizione la sua clinica privata, a Latina, in Lucania, per curare nel giugno '81 la Ligas. rimasta ferita nel corso- di un conflitto a fuoco. Nella mastodontica ordinanza di rinvio a giudizio, il giudice istruttore. Rosario Priore ha elencato una lunga serie di attentati, ferimenti e delitti attribuiti alle br. L'istruttoria è nata dalle rivelazioni di molti pentiti, primo fra tutti Antonio Savasta. Le sue ammissioni hanno consentito agli inquirenti di tracciare un quadro pressoché completo dell'eversione rossa a Roma, di identificare .e arrestare ;decine di terroristi ,e fiancheggiatori- e di'attribuire a nuovi imputati attentati e delitti compiuti dalle br e già giudicati. Quanto ai singoli episodi, i capi d'accusa partono dai delitti compiuti dalle br a partire dal febbraio 1977. Il primo, il 14 febbraio, è l'omicidio del giudice Riccardo Palma, che lavorava alla direzione generale degli istituti di prevenzione e pena del ministero della Giustizia. Con quel delitto le brigate rosse aprirono la serie di attacchi sul .fronte delle carceri-. Quindi, il massacro di via Fani (per il quale, oltre agli imputati già condannati nel precedente processo, saranno giudicati Alessio Casimirri, Rita Algranati. Cecilia Massara. Marcello Capuano, Odorisio Perrotta, Luigi Novelli, Stefano e Marina Petrella); l'assalto alla sede romana della de in piazza Nicosia, con l'uccisione di due agenti; l'assassinio del vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Vittorio Bachelet. e quelli del colonnello dei carabinieri, Antonio Varisco e dei magistrati, Girolamo Minervini e Domenico Tartaglione. E ancora: il rapimento del giudice Giovanni D'Urso il 12 dicembre '80 (concluso il 15 gennaio 1981); la rivolta nel i carcere di Trani; l'uccisione delle Dolomiti» anni: fra il 1977 e 1*82 - Complessisalto alla sede de di piazza Nicosia del generale dei carabinieri, Enrico Galvaligi (31 dicembre '80); l'assassinio del dirigente del commissariato di Primavalle. Sebastiano Vinci: il tentato omicidio del dirigente della Digos. Nicola Simone; il ferimento dell'avvocato Nicola De Vita. Questo, in sintesi, il nuovo maxi-processo, affidato ai giudici della seconda Corte d'Assise, presieduta da Sergio Sorichilli (pubblico ministero Francesco Nitto Palama), che corre però il rischio di scivolare nelle paludi delle eccezioni procedurali. La difesa, infatti, si accinge a sostenere la nullità dell'ordinanza di rinvio a giudizio , per, ; lina serie di errorj atti-i-, buiti ai giudice istruttore. Gli, avvocati Di Giovanni. Nico¬ lai D'Ovidio. Causarano. Ventre. Mancini. Mattina e Servello il 6 giugno hanno presentato ricorso alla Cassazione, chiedendo l'annullamento dell'istruttoria. Secondo i difensori, nell'agosto 1984 venne depositata la sentenza istruttoria che però successivamente, in conseguenza di .errori materiali., fu soggetta a correzioni precisate in una nuova ordinanza. Fu modificata la posizione di non pochi imputati e. a rigor di termini, costoro avrebbero dovuto essere preventivamente interrogati con l'assistenza degli avvocati difensori. Invece si è arrivati all'avvìo del nuovo dibattimento -senze che.nessuno sia ■stato sentito. -.- V Giuseppe Fedi Gioco n 21 (21" settimana) Gioco n

Luoghi citati: Emilia, Latina, Lucania, Roma, Trani