In Assise il sequestro della «Lauro»

Mercoledì prossimo, a Genova, cinque palestinesi imputati per l'assalto alla nave Mercoledì prossimo, a Genova, cinque palestinesi imputati per l'assalto alla nave In Assise il sequestro della «Lauro» Secondo l'ordinanza di rinvio a giudizio (firmata da Paolo Castellano) sono sedici i componenti del manipolo comandato da Abu Abbas, che ideò e organizzò l'impresa terroristica internazionale GENOVA — Distribuiti nei cinque gabbioni dell'aulabunker della corte di assise di Genova, altrettanti palestinesi, dal prossimo mercoledì, sono chiamati a rispondere del sequestro della -Achille Lauro- e dell'omicidio del turista americano Leon Klinghoffer. Non sono che un manipolo dei 16 uomini che l'ordinanza di rinvio a giudizio firmata dal giudice istruttore del tribunale di Genova. Paolo Castellano, accusa, a vario titolo, della responsabilità di questa vicenda di pirateria e terrorismo internazionale che ,ha tenuto il mondo col fiato in sospeso dalle 13.15 torà di Porto Said) del 7 ottobre dello scorso anno fino alle 16,30 di due giorni dopo. I loro complici, capi e gregari, di questa frazione dell'Olp guidata da Abu Abbas. l'uomo che. secondo l'atto di accusa della magistratura genovese, ha ordito, organizzato e guidato il sequestro della • nave blu-, non entreranno mai — c'è da esserne certi — in un'aula di giustizia italiana. In un carcere di estrema sicurezza, invece, la magistra¬ tura genovese ha a disposizione Bassan Al Ashker, 18 anni, compiuti nello scorso febbraio. Fece parte del commando che sequestrò la •Achille Lauro- ma. all'epoca, era ancora minorenne. La sua posizione è affidata al tribunale dei minori e. mercoledì prossimo, non sarà nelle cinque gabbie di cui saranno ospiti Magied Al Molqui. capo del commando. Ibrahim Abdedatif, il suo vice. Amad Al Assadi. Ibrahim Hussari e Mohamed Issa Abbas. guardia del corpo e lontano parente di Abu Abbas. Mohamed Issa Abbas, insieme adue complici. Mohamed Kadra e Abu Kifah, portò da Tunisi ai terroristi ora alla sbarra le armi necessarie al dirottamento e a una possibile azione suicida nel porto israeliano di Adshod. Anche Mohamed Kadra e Abu Kifah figurano negli elenchi degli uomini del Flp (Fronte liberazione palestinese) rinviati a giudizio dal consigliere istruttore. Paolo Castellano, che prosegue con i nomi di Gandura Said, Kazen Ali Abu e Mohamed Jarbua. guerri¬ gliero destinato al dirottamento della -Lauro- ma che. all'ultimo momento, non se la sentì di far parte del commando. Poi. lo stato maggiore dell'Flp impegnato nell'-affare Lauro-: Abu Abbas. il giordano Ozzudin Badrak Kan (nome di battaglia Abul Odz), Ziad El Omar, capi militari dell'Olp di Tunisi: Abdul Rallini Caled. le cui tracce si perdono ad Alessandria d'Egitto poco prima dell'inizio del sequestro della motonave e il greco Petros Floros. una delle figure più enigmatiche e sfuggenti di questa sanguinosa impresa del terrorismo: Venti i reati addebitati ai terroristi, detenuti e latitanti, nei capi di imputazione formulati dai magistrati genovesi. Luigi Carli, il sostituto procuratore della Repubblica che ha trovato subito il filo conduttore di quest'intricata vicenda e rappresenterà la pubblica accusa nel prossimo processo, e Paolo Castellano. Vanno dall'omicidio con soppressione di cadavere, alla costituzione di banda armata, al sequestro, all'introduzione di armi in Italia, alle lesioni e al favoreggiamento. Per tutti questi reti c'è l'aggravante della finalità di terrorismo. Le carte processuali, frutto di sette mesi di indagini, ripercorrono scrupolosamente preparativi e fasi del sequestro della nave del comandante De Rosa con a bordo crocieristi di diverse nazionalità, nel tentativo di ricostruire il più fedelmente possibile ruoli degli imputati, modalità e fini dell'organizzazione terroristica. Vi sono riuscite in gran parte e il giudice Castellano può dire: «Nella mia or¬ che'Si deVe sapere». H secon do questa ordinanza Genova è il centro nodale della preparazione del dirottamento e del sequestro. Il giudice Castellano non ha dubbi sull'identificazione dell'autore materiale dell'omicidio di Leon Klinghoffer, ebreo come la moglie che. l'accompagnava nella crociera e che ora è deceduta. E' Magied Al Molqui. Le comunicazioni intercorse fra l'omicida e Abu Abbas. prima e durante il sequestro, non lascerebbero dinaiiza è scritto tutto quello dubbi sulle responsabilità del capo della frazione dissidente dell'Olp e del suo braccio destro, Ziad El Omar: l'uomo die era con Abbas a Porto Said e, sembra, anche sull'aereo dirottato a Sigonella mentre la -Achille Lauro- veniva bloccata nel porto egiziano, unico approdo possibile dopo il rifiuto della Siria di concedere l'attracco nel porto di Tartus. Da questa ricostruzione della vicenda, in cui «i fatti — cosi si legge nell'ordinanza — sono chiari e fissati nella loro successione storica., si ricava \<un'ulleriore verità'proceséùa^ le: 'Abu Abbai* è l'uomo che ideò l'impresa, la finanziò, ne scelse gli autori materiali, li fece addestrare e li portò in Italia. E la fuga dall'Italia di Abu Abbas? Una decisione politica che «non può né deve — dice il giudice Castellano — essere oggetto di questo processo». E allora, sempre secondo la magistratura, non cerano ancora elementi tali di colpevolezza a suo carico per giustificare un intervento dei giudici italiani. Bruno Balbo