Anche chi affitterà la casa per le vacanze deve presentare dichiarazione al Registro

Anche cfcl affitterà la casa per le vacanze deve presentare dichiarazione al Registra Anche cfcl affitterà la casa per le vacanze deve presentare dichiarazione al Registra Solo nel caso però La regolamentazione dell'imposta del Registro, che entrerà in vigore il primo luglio prossimo, oltre alla valutazione per coefficienti dei trasferimenti di fabbricati e terreni, prevede altre novità che interessano moltissimi contribuenti: tra queste una, di notevole rilevanza, si riferisce al contratto di locazione (anche solo per le vacanze) di alloggi, casette, ville e villini. Secondo quanto disposto dal decreto sul Registro del 1972. modificato alla ?lne del 1977 che cesserà di avere vigore fra due settimane, il 30 giugno prossimo, non devono essere registrati, salvo il caso d'uso, le locazioni (non stipulate per atto pubblico o scrittura privata autentica¬ che la remunerazione dta), quando il canone annuo, o rapportato ai dodici mesi, non supera un milione duecentomila lire. La disposizione interessa, come ben si sa, tutti i contratti di locazione fino ad un canone di cento mila lire 11 mese o comunque fino ad un ammontare che. rapportato ad anno, non sia superiore a un milione duecentomila lire. Cosi attualmente la locazione per la durata di un mese di un alloggio al mare, oppure in montagna o anche in campagna (ed è un caso di estrema attualità in questa viglila di grande esodo estivo), al canone di duecentomila lire deve essere registrata entro 20 giorni (e non solo in caso d'uso) perché del contratto di locazion, , , n 1 n o a a n , e i a n é rapportato ad anno dà un totale superiore a un milione duecentomila lire. Il nuovo decreto, che entrerà in vigore il mese prossimo, non contiene più una disposizione specifica sulle locazioni con canone inferiore ad un determinato ammontare, ma tra gli atti soggetti a registrazione solo in caso d'uso (e non in termine fisso) il nuovo decreto dispone in via generale: tutte le scritture private non autenticate sono da registrarsi in caso d'uso quando l'ammontare dell'imposta sia inferiore a cinquantamila lire. Pertanto sono da registrare entro 20 giorni, come per il passato, tutte le locazioni stipulate con scrittura privata autenticata o per atto ne sia superiore alle ce pubblico. Per le scritture private non autenticate (che sono la maggior parte) di locazione, per stabilire se possono essere registrate solo in caso d'uso, occorre determinare l'imposta alla quale sarebbero soggette. Cosi, essendo l'aliquota per le locazioni fissata nel 2 per cento, per esempio un contratto di locazione per due milioni quattrocentomila lire, comporta un'imposta di registro di quarantottomlla lire e quindi può non essere registrata entro 20 giorni, ma solo in caso d'uso. Non solo, ma è venuto meno anche il riferimento all'anno e pertanto anche qualora la locazione duri solamente un mese ed abbia ntomila lire il mese un canone di due milioni quattrocentomila lire, la registrazione potrà avvenire solo in caso d'uso. Le locazioni rientrano cosi In una disposizione generale sul caso d'uso. Quest'ultimo è regolamentato con preci sione dalla legge e modificato dal primo luglio prossimo e vuole in sostanza dire: il contratto viene stipulato e non registrato; solo nel caso se ne debba fare un uso particolare (per esempio, depositarlo presso le cancellerie giudiziarie nell'esplicazione di attività Amministrative per essere acquisito agli atti) si procederà alla registrazione, pagando l'imposta dovuta in cinquantamila lire senza penalità alcuna. Gianfranco Gallo-Orsi

Persone citate: Gianfranco Gallo-orsi