Napoli è ancora senza governo La «giunta-ponte» non ha chances

Divide i partiti la proposta lanciata dal vicesegretario de Scotti Divide i partiti la proposta lanciata dal vicesegretario de Scotti Napoli è ancora senza governo La «giunta-ponte» non ha chances Contìnua la polemicomunisti dicono « a e o e e -^ o i e a i o a ù di e l o o o, r» ei » e oeesa ri u e ela ni il i lo o rus me ir tn NAPOLI — Il consigliere comunale Marco Pannelli?, ha intimato al sindaco dimissionario, Carlo D'Amato, di convocare immediatamente il Consiglio per l'elezione del sindaco. Ma nessuno, qui a Napoli, sembra avere fretta. La giunta si riunisce oggi per fissare la data del Consiglio comunale. Tra incontri bilaterali e plurilaterali, i partiti politici hanno perduto 4 mesi per ritrovarsi al punto di partenza, ma in una situazione ancora più caotica. Un gioco senza fine, nel vano tentativo di nascondere personalismi e j -interessi di, par te, per contèndersi il potere a dispetto di una metropoli da anni allo sbando. Le casse comunali sono vuote. Ancora una volta bisognerà andare a bussare al Banco di Napoli per pagare lo stipendio di giugno all'armata comunale: 28 mila dipendenti! La città non chiede più niente ai suoi consiglieri comunali semplicemente perché non li prende più sul serio. Anzi: da più parti si auspica l'arrivo del commissario straordinario, almeno sarà assicurata l'ordinaria amministrazione. Si va inesorabilmente verso lo scioglimento del civico consesso, ma nessuno vuole assumersene la responsabilità politica. Ora è la volta della «giunta-pon te». L'idea è del vicesegretario della de Enzo Scotti. Che cosa significa? La de propone ai partiti di appoggiare una •giunta-ponte» fino a quando il Parlamento approverà la legge per Napoli. -La gravità dei problemi in cui si dibatte Napoli — ha detto Scotti — richiede l'impegno dei partiti per il varo in Parlamento di una legge che preveda il superamento della frammentazione delle competenze sul territorio e poteri eccezionali al sindaco e alla giunta». Per raggiungere tale finalità e indispensabile, naturalmente, il concorso di tutte le forze politiche democratiche trattandosi di un provvedimento istituzionale. Conciti sasi in un nulla di fatto la trattativa a sei (pentapartito di oggi 16 giugno 1986 531.500 esemplari Pubblicità ca fra de e psi per la guino» al bilancio comunal più il pei), per raggiungere un'intesa istituzionale. Scotti ripiega invocando una tregua istituzionale. Ha affermato che la de è disponibile -senza alcuna contropartita» a sostenere soluzioni di governo che si basino sull'appoggio dei sei partiti e a dare il suo assenso ad una «otunta-ponte». A che cosa dovrebbe servire? Ecco, sul «ponte» dovrebbero passare il bilancio e poi l'approvazione della legge in Parlamento. -Quando la legge sarà approvata, i partiti decideranno se dar vita ad un'intésa istituzionate che attui..le,, norme approvate da! Parlamento oppure se andare a nuove elezioni». Intelligente ed astuto, Scotti sottintende: o prendere o lasciare. Se lasciate, andremo anticipatamente alle urne. La rissa tra de e psi intorno alla poltrona di primo cittadino, nonostante le assicura¬ da dell'alleanza e la poe - Sempre più gravi i zioni di facciata del vicesegretario Scotti, prosegue. Di recente la de ha riaffermato, solennemente, che non recederà su alcuni punti fondamentali: l'eccezionalità del caso Napoli, che è l'unica condizione a giustificare una giunta composta dai sei partiti democratici, de e pei compresi; l'esigenza di una guida di vasta esperienza e conoscenza -che per noi può essere solo Enzo Scotti». La de ha fatto marcia indietro sulla questione del sindaco? Le parti in causa non si fidano. Certo è che la "de e assolutamente cqnjjraxja.,al, ritorno del socialista D'Amato alla guida di una giunta a sei. O anche a cinque. I socialisti, promotori della formula a sei esclusivamente come soluzione politica, non intendono perdere la guida della giunta. Il pei, che è la prima forza politica di Napoli, è per una ltrona di sindaco -1 problemi della città giunta di programma. Non gli sta bene il «progetto metropolitano» di Scotti. I comunisti rinunciano alla direzione della giunta ma mantengono fermo il loro «no» al bilancio comunale. -Passerà solo se il pei entrerà a pieno titolo nella giunta a sei». Meglio precisare: a cinque. Perché il pli si è chiamato fuori, essendo contrario all'ingresso del pel. Si potrebbe ipotizzare una giunta laico-socialista, guidata dal socialdemocratico Franco Picardi, già sindaco "di Napoli. De e pei l'appoggerebbero, dall'esterno jper .Taf passare il bllancion, ma avrebbe le ore contate. Scotti osserva: «Noi siamo disponibili ma non crediamo che lo sia il psi». Non lo è di sicuro neppure il pel. La «giuntaponte» ha proprio poche probabilità di successo. Mario Cicelyn

Persone citate: Carlo D'amato, D'amato, Enzo Scotti, Franco Picardi, Mario Cicelyn

Luoghi citati: Napoli