Lendl torna sul trono di Francie

Niente da fare a Parigi per la giovane rivelazione svedese Pernfors Niente da fare a Parigi per la giovane rivelazione svedese Pernfors Lendl torna sul trono di Francie Ciclismo, nel Giro dell'Appennino il trentino battuto in volataT Bugno nega ii iris a Maser Secondo successo per il cecoslovacco sulla terra rossa del Roland Garros: si è imposto in tre set per 6-3, 6-2, 6-4 - Nel doppio femminile rivincita per la Navratilova dover ricorrere al quarto set dopo due ore e quarantacinque minuti chiudendo la finale al secondo match-point del decimo gioco E' stata in pratica una finale che ha ricalcato nei temi quella degli Internazionali d'Italia al Foro Italico. Una tinaie fra un autentico mattatore ed un giocatore giunto all'importante appuntamento a prezzo di grandi imprese nei turni eliminatori ma ormal già lnconsclamentl appagati. Era stato cosi con lo spagnolo Emilio Sanchez a Roma, è stato cosi a Parigi con Mlkael Pernfors. Per Ivan Lendl il successo di Parigi arriva dopo quelli riportati quest'anno al Masters di New York, a Filadelfia, Boca West, Milano, Fort Myers e Roma. Una stagione che lo ha visto battuto solo due volte, da Boris Becker a Chicago e da Yannick Noah a Forrest Hills. Ora 11 cecoslovacco, che però ha ormai fissato la propria residenza negli Stati Uniti a Greenwich nel Connecticut, si trasferisce armi e bagagli sull'erba inglese dove il suo coach, l'ex campione australiano Tony Roche, cercherà di renderlo competitivo anche al torneo di W^nbledon dove non ha mal avuto grande fortuna. Mentre Lendl si allenerà, altri proveranno l'erba giocando al Queen's. H torneo che vede in lizza il rientrante Connors (dopo lunga squalifica), Becker, Edberg, Jarryd, Curren, Gilbert, Armacene, Mayotte. Gli amanti della terra saranno invece a Bologna con in testa lo spagnolo Sanchez e logicamente tutti gli azzurri. g. s. Singolare: Lendl (Cec)-Pernfors (Sve) 6-3. 6-2, 6-4. Doppio: Fltzgerald (Aus)Smid (Cec) b. Edberg-Jarryd (Sve) 6-3. 4-6. 6-3. 6-7. 14-12. Sing. femm.: Evert (Usa) Navratilova (Usa) 2-6, 6-3, 6-3. Doppio femm.: Navratilova (Us)-Temesvari (Ung) b. Orai (Ger)-Sabatinl (Arg) 6-1. 6-2, Doppio misto: JordanFlach (Us) b. Fairbank (Saf> Edmondson (Au) 3-6, 7-6. 6-3. Slng. junior: Perez Roldan (Ar)-Orenler (Fr) 4-6, 6-3, 6-2. Doppio junior: Perez Roldan-Davin (Ar) b. CarbonnelJ. Sanchez 7-6 (7-0), 5-7, 6-3. Sing. femm. junior: Tarabini (Ar)-Provis (Au) 6-3. 6-3. Doppio femm. junior: Meshi-Zvereva (Urs) b. NovotnaRachjtova (Cec) 1-6, 6-3, 6-0. Doppio veterani: Drysdale (Saf)-StoUe (Au) b. Fraser (Au)-Gimeno (Sp) 6-4, 4-6, 6-2. a i n e r . Francesco si è prodigato per tutta la corsa, spendendo molte energie - Il vincitore dedica l'affermazione all'amico Ravasio, vittima di una caduta mortale al Giro d'Italia di CARLO VALERI PONTEDECIMO — II tris di Maser nel 4T Giro dell'Appennino, sfuma a 50 metri dallo striscione. Qianni Buono, il più promettente e il più giovane corridore del gruppo, impedisce al vecchio leone di dare un'altra zampata vincente. Maser attacca la volata ai 250 metri uscendo dalla scia di Veggerby. Ma alla sua sinistra si proietta, ben presto. Bugno. Matricola e anziano lottano gomito a gomito per 60-70 metri. Poi Francesco molla e l'ex maglia verde del Qiro d'Italia vince a braccia aliate. Il terzetto si è staccato sui dovetti da una pattuglia emersa sulla severa Bocchetta. Moser è deluso e amareggiato. «Ho insistito troppo con un rapporto leggero. Quando ho cercato di cambiare era troppo tardi: Bugno mi ha anticipato. Ho lavorato per tutta la giornata, In salita non ho ceduto che pochi metri sulla Bocchetta, proprio sotto lo striscione; sono stato lo a far la selezione decisiva sui Giovi. Penso proprio che avrei meritato la terza vittoria. Ma forse ho anche peccato di eccessiva sicurezza». L'elogio di Moser lo fa proprio il ventiduenne vincitore. •Francesco è andato davvero forte e meritava lui pure 11 successo. Ma noi abbiamo avuto finalmente un po' di fortuna: lo e la squadra, dopo una stagione disastrosa, addirittura drammatica. Ho visto che Moser pedalava troppo vorticosamente all'inizio della volata e ho subito inne¬ stato 11 "53x12". Alla sua ruota ho acquistato la massima velocità, mi sono lanciato e quando l'ho attaccato dopo 50-60 metri di lotta Francesco ha ceduto. Non sono un velocista ma mi difendo e fra le mie 50 vittorie nelle categorie minori ce ne sono diverse in volata». Bugno è nato in Svizzera da genitori trevigiani, abita a Monza. L'anno scorso, vincendo il trofeo Stadio, fu qualificato miglior dilettante. Ai campionati del mondo, dov'era attesissimo, rimase tagliato fuori da una caduta. Con un promettente avvio sembrava destinato a essere uno dei protagonisti del Giro d'Italia. Invece cominciò a cedere sul Terminillo, perdette la maglia verde di miglior scalatore, accusando grossi distacchi sulle Dolomiti. «Non sono uno scalatore — spiega ancora Bugno — ma mi difendo su tutti 1 terreni. Al Giro ho pagato una bronchite febbrile e anche il trauma per la morte di Emilio Ravasio. che era mio grande amico, col quale mi allenavo e col quale dividevo anche la camera. Dedico proprio a lui questa mia prima vittoria». Il giro dell'Appennino è stato caratterizzato da una 'impossibile- fuga del trentaseienne Pierino Gavazzi, il più vecchio del gruppo nel quale mancavano Visentinì, Saronni, Argentin, Da Silva e diversi altri. Scappato dopo 30 chilometri Gavazzi è stato ripreso dopo aver avuto un vantaggio massimo di 5'10" sulla sopraelevata di Genova. Era stato solitario battistrada per 130 chilometri. La maratona di Gavazzi, un corridore ormai al tramonto, è senz'altro servita alla causa di Bugno; Moser e tutta la squadra hanno infatti lavorato per evitare che, come accade solitamente in casi del genere, il margine arrivasse a un quarto d'ora e decidesse la corsa. E hanno naturalmente faticato. Compatto al passaggio da Pontedecimo, ai piedi della Bocchetta, il gruppo si è frazionato sul primi tornanti. Si è avvantaggiata una pattuglia di undici uomini: Bugno, Moser, Veggerby, Pedersen, Corti, Savini, Giovannetti, Bulic, R. Conti, GianneUl, Seccia. Quest'ultimo però ha ceduto quoti subito. Bugno è transitato sul Passo detta Bocchetta con 3" di vantaggio su Bulle e con gli altri a pochi metri. I primi inseguitori a V. U tempo di Bugno (24'40") è rimasto di 2' superiore a quello record di Baronchelli (1977). Sui Giovetti ha attaccato Corti, ripreso da Bugno. E' ripartito con Moser, ma il giovane corridore è piombato alla sua ruota e poco dopo, mila disecca, si è agganciato anche Veggerby. Alle loro spalle un quintetto •frenatoda Corti, compagno di squadra di Moser, finiva a 22". Si è radunata la nazionale dal basket Si è radunata ieri a Roma la nazionale di basket in vi-' sta dei mondiali di luglio in' Spagna. Oggi Marzorati e Sbarra saranno sottoposti a visite mediche per accertare la loro idoneità agli allenamenti, dopo gli Infortuni di cui sono stati vittima nel finale di stagione. Intanto prosegue 11 basketmercato: ieri la Segafredo Gorizia ha confermato l'allenatore Medeot mentre la Fermi Perugia (che assumerà la denominazione Fleming) ha Ingaggiato Benvenuti. Quasi sicura la partenza del pivot Marco Ricci da Caserta: sono interessate al suo acquisto le due squadre bolognesi, RI mini e Reggio Emilia. Joe Bryant, capocannoniere in A2 ha firmato per la Opel Reggio Calabria. A Torino invece De Slsti inizia oggi una settimana di allenamenti con i resti della Bertoni e i nuovi americani.