La Francia pensa già all'Italia

GRUPPO C Basta un pari oggi contro l'Ungheria disperata per superare il turno GRUPPO C Basta un pari oggi contro l'Ungheria disperata per superare il turno La Francia pensa già all'Italia Platini, passata la grande paura DAL NOSTRO INVIATO LEON — Michel Platini dopo la grande paura. La caviglia sinistra fasciata, un ricordo lasciato dai tacchetti di Bessonov. «E' stato uno scontro fortuito, ma la sera non riuscivo ad appoggiare il piede a terra per il dolore. Ho temuto mi fosse capitato qualcosa di grave al tendine. Per fortuna tutto si è risolto: con l'Ungheria sarò al mio posto». A proposito di Ungheria, come l'ha vista Michel contro il Canada? Risposta vaga, argomento non gradito: «Beh. si, ho seguito la partita in tivù. Troppo poco per giudicare. Comunque giocherà per vincere, fate voi...». Botta e risposta, il re era disponibile ma avaro di parole. Discorso sempre interessante, però, un panorama sul Mundial. — Giocherete all'attacco come contro il Canada oppure piii coperti come contro l'Unione Sovietica? •Giocheremo una partita. Dipende dagli altri, dalla tattica, dal risultato, da tante cose. La verità è che abbiamo dimostrato di saperci adattare ad ogni esigenza, grande merito. Di sicuro posso promettere che non giocheremo al risparmio». — Platini, c'è l'Italia che si avvicina... •Non mi preoccupa per niente. A questo punto le squadre sono tutte uguali. Non esistono partite facili o partite difficili, tanto va non pensarci troppo sopra» — Cosa ci dice di Galli? •Che non ha sbagliato, che è stato bravo Maradona — Gii azzurri avranno blemi con la Corea? za». , . Jr — Dall'ItaWa 'a/ 'resto* del Gli uomini di Michel, classificandosi secondi dopote probabilità di affrontare gli azzurri - Viaggio della Federazione. Se possiamo permetterci una battuta, il più gradito dei premi partita. Le signore ripartiranno domani mattina, dopo aver festeggiato come si deve la qualificazione degli eroi agli ottavi di finale. Può darsi che festeggino anche prima, se è vero come pare che l'amore fa bene se fatto bene. Questa almeno è l'opinione di alcuni medici, fra i quali mettiamo anche il dott. Vrillac che ha in cura i muscoli e la psiche della nazionale di Francia. A dispetto dei numeri, dei calcoli sulla differenza reti e degli avversari da incontrare, il fatto spiega a sufficienza quale sia l'umore dei francesi: «Ci basta un punto e lo faremo', ha detto Henri Michel ricordando non a caso le disavventure dell'Inghilterra, quasi volesse prendersi una rivincita su chi dava addosso alla Francia dopo la brutta figura contro il Canada. Il pareggio con i'Unìone Sovietica, giustamente, ha ridato slancio alle speranze francesi. E noi. almeno in questo, siamo d'accordo con il tecnico. In verità la situazione del gruppo è chiarissima. L'Unione Sovietica ha 4 punti e gioca oggi a Irapuato col Canada. Vittoria sicura, a. meno di improbabili sorprese, e inattaccabile primo posto in classifica. La Francia ha 3 punti ed è a «più 1» come differenza reti, mentre l'Ungheria ha un punto in meno e sta a • meno 4. con la storia del gol. Il Canada è fuori, sta già preparando le valigie. Dunque l'Ungheria deve vincere a tutti i costi, anche perché con un pareggio rischierebbe di non essere ripescata fra le terze per colpa dei 6 gol incassati dall'Unione Sovietica. Ci sembra proprio di non dover aggiungere altro. A dispetto delle dichiarazioni sugli avversari da tenere in conto e sulle-partite che? fanno ognuna storia a sé ec¬ dal nostro Inviato CARLO COSCIA LEON — Se dobbiamo credere ad Henri Michel e alle frasi che i giocatori ci ammollano senza alcun rispetto per il cervello altrui, l'unico pensiero della Francia è l'Ungheria, avversaria oggi al Nou Camp di Leon in una specie di spareggio per il secondo posto nel girone ormai vinto dall'Unione Sovietica. In realtà ci è parso che le cose non stiano proprio cosi, e che la mente e il cuore dei galletti di Francia siano puntati in altre direzioni, oltre a quella, logica e naturale della partita contro i magiari. Ieri notte sono arrivate le mogli dei giocatori. Una decina, volo Air France, hanno preso alloggio all'Hotel de la Presa di Guanajuato, lo stesso che ospita la squadra. Missione lampo, tutto a spese mondo, siamo o non siamo al Mundial? Quel è il giocatore che più le è piaciuto finora? •Il brasiliano Julio Cesar». — Ed il collettivo? • Quello dell'Unione Sovietica. Anche se due campioni spiccano su tutti, Jakovenko e Jaremnchuk». — Lei non aveva forse previsto l'Inghilterra in finale? ■Si. e anche Pelé era della mia opionione. Se gli inglesi escono vuol dire che ci siamo sbagliati in due». — Il livello del gioco? ■Buono fino adesso, e migliorerà ancora perché è finito il momento, come dire? dell'emozione dei protagonisti». — E gli arbitraggi? • Ottimi». c. co. Gruppo G Stadio dl Leon, ore 20 Hallane FRANCIA UNGHERIA Imaglia blu, pantaloncini bian- (maglia rossa. pantaloncini chi, calzettoni rossi) btanchi. calzettoni verdi) 1 BATS 18 SZENDREI 3 AYACHE 2 SALLAI 2 AMOBOS 4 VARGA 4 BATTISTON 17 BURCSA 6 BOSSIS S KARDOS 9 FERNANDEZ 6 GARABA 14 TIGANA 7 KIPRICH 12 GIRESSE 8 NAGY 19 STOPYRA 19 BOGNAR 10 PLATINI 10 DETARI 17 PAPIN 11 ESTERHAZY Arbitro: SILVA (Portogallo) Allenatori MICHEL | MEZEY In panchina 22 Rust, 5 Bibard, 8 Tils- 22 Andrusch, 3 Roth, 9 Dasenu. 15 Vercruysse, 16 jka. 14 Peter, 20 Kovacs; 1 Bellone; 7 Le Rous, 11 Disztl, 12 Csuhay, 13 L. Ferreri, 13 Gcnghini, 18 Disztl, 15 Hannish, 16 J. Rocheteau, 20 Xuereb, 21 Nagy, 21 Hajszan - i Bergcroo . 'MM-" ! TV:: ore 20 Rail - RADIO: ore 20 ItadioS po l'Urss, hanno mol premio per le mogli cetera eccetera, i francesi dopo aver visto l'Ungheria contro il Canada (sciagura), hanno cominciato a pensare al futuro prossimo, all'Italia cioè che potrebbe essere avversaria a Città del Messico negli ottavi di finale. 'Agli azzurri non penso affatto», ha detto Henri Michel sapendo di mentire visto che ieri mattina l'abbiamo sorpreso, con tutta la squadra, a studiarsi la registrazione video di Italia-Argentina. C'era anche un'altra cassetta, pronta 11 vicino, era Italia-Bulgaria. Un avversario vale l'altro», ha commentato Michel. E Fernandez ha aggiunto: « Nessun problema, non facciamo differenze». Solo Tzigana, che di questi tempi sembra viaggiare da solo e in controsenso, ha commentato: -L'Italia ci preoccupa, eccome. E' una squadra sorniona, e prima o poi segna e diventa un problema farle gol. Avrei preferito evitarla». Il tema Ungheria è stato appena sfiorato, segno di ritrovata sicurezza. O forse dipendeva solo dalle nostre domande. A nome di tutti ha parlato Giresse: -Dicevano che questo doveva essere il Mundial della tecnica, cioè della Francia. E invece noi, come altri che giocano come noi, abbiamo avuto problemi all'inizio. Ora però mi pare che le cose si stiano mettendo per il giusto verso. Attenti però all'Ungheria, giocherà allo spasimo per vincere e soprattutto giocherà tranquilla dopo aver superato psicologicamente la batosta con l'Unione Sovietica». Condividiamo le preoccupazioni di Giresse, anche se diamo la Francia favorita: gli ungheresi sono zingari, nel senso buono del termine, e dunque sono capaci di alternare prove deludenti a prestazioni esaltanti. Finora hanno fatto - piangere, chissà però che non ritrovino di colpo i perduti splendori. Irapuato. Un'immagine emblematica del felice momento dell'Urss: Morozov, Protasov e Zavarov (da s sinistra) si allenano in allegria