Bloccati 44 acquedotti 250 mila senz'acqua

Ancora emergenza per Tatrazina nel Bergamasco Ancora emergenza per Tatrazina nel Bergamasco Bloccati 44 acquedotti 25Q mila senz'acqua T Oggi riunione dei BERGAMO — L'atrazlna, il potente diserbante utilizzato in agricoltura, è diventata un incubo per 44 Comuni del Bergamasco. Un'emergenza cominciata quando, nei pozzi della pianura, sono state trovate tracce del diserbante in misura 4-6 volte superiore alla norma (il limite è di 0,10 per miriagrammo di miliardo in litro d'acqua). I tecnici affermano che non si deve assolutamente fare dell'allarmismo, ma confermano che, per motivi precauzionali, è necessario mantenere i provvedimenti già presi. Soprattutto non consentire l'uso dell'acqua attinta dagli acquedotti inquinati alle oltre 250 mila persone interessate, sparse in un'ampia zona dall'Adda all'Olio, non solo nel grosso centro di Trevi glio, ma anche in paesi alle porte di Bergamo, come Senate. Dalmine, Stezzano, Tre violo. Un grave problema per i sindaci, che non sanno come intervenire, mentre crescono i disagi della gente che protesta. E cosi tanto l'atrazlna è diventata un incubo che, in sede tecnica, c'é già chi indica, come unico sistema per ridurre l'emergenza e riportare la tranquillità, la correzione della legge che avrebbe fissato — con le le direttive Cee — limiti troppo restrittivi. Intanto, come si è detto, quasi un terzo della popolazione della provincia di Bergamo è costretta quotidianamente, da una decina di giorni, ad usare l'acqua delle autobotti o dei contenitori, o dei sacchetti di plastica. Proprio oggi dovrebbe americani, che sembrano per il momento paghi dell'isolamento in cui è caduto Gheddafi, dopo il rraid» su Tripoli e Bcngasi. Lo fanno intendere gli stessi sovietici, i quali hanno distribuito promesse di aiuto non troppo impegnative ai loro amici nella «regione», come gli stessi libici e i siriani. Ma che cosa seguirà a questo momento di attesa, nessuno sa dirlo; e purtroppo l'esperienza storica insegna che, in questi casi, nel Medio Oriente, il peggio segue più facilmente del meglio. La verità è che la confusione è grande, e riesce molto difficile, per non dire impossibile, trovare un filo conduttore. Per esempio, il ministro olandese ha riferito che la sua missione «europea» è fallita anche o soprattutto per l'accertata indi- (Segue a pag. i - 8* col.) sindaci in Provincia per prendere il via una serie di Iniziative per far uscire dall'emergènza i 44 Comuni dove vigono le ordinanze dei sindaci, con 11 divieto assoluto di usare l'acqua, né per bere né per cuocere i cibi. Chi pagherà? Il ministero della Protezione civile ha già assicurato il suo intervento, la Regione Lombardia ha fatto qualche stanziamento: solo la distribuzione quotidiana di acqua ai paesi interessati costa 20 milioni. Questi i provvedimenti che sì vogliono adottare. A breve termine, ma comunque sem¬ er i problemi di approvvigionamento idrico Bed> Lv pre in un periodo non inferiore ai due-quattro mesi, la Provincia potrebbe coordinare i lavori per la trivellazione di una dozzina di nuovi pozzi idrici, tutti a grande profondità, tra i 110 e i 120 metri, poi da collegare agli acquedotti. In un secondo momento, nel tentativo di uscire definitivamente dall'emergenza, si dovrebbero spendere altri 17 miliardi per realizzare una rete idrica sicura. Oggi è convocata in Provincia una riunione di tutti i sindaci interessati. Bedano T > Lecco I _/0 v I elusone O-Nembro J BERGAMO E TrevioloQ il PSeriate-jt DalmineO/O Stezzano ^ l<y -:Ch0iari ^Treviglio'. 3n C n Crema CREMONA Amanzio Possenti

Persone citate: Gheddafi