II Giro ci regala una sfella Visentini
: : La grande corsa a tappe si conclude oggi a Merano con il trionfo di un corridore che in passato aveva offerto soprattutto delusioni II Giro €Ì regala una sfella, Visentin! Boi' ano. Roberto Visentini (a sinistra) insieme con Acacio Da S Roberto sì è rivelato aggressivo e costante nel suo impegno - Dalla difesa di Saronni a un Moser cronoman naggio, regolare tanto quanto nel passato era Incostante, solido psicologicamente anziché tremebondo come un tempo, campione completo capace di andar bene a cronometro e di vincere in salita. Davide Bollava, direttore sportivo della, Carréra, con merito e fortuna, ha affiancato al quasi-vincitore del Oiro. l'ormai sicuro dominatore degli arrivi di tappa. Ouido Bontempi. Cinque successi parziali, tutti ottenuti in volata, e quest'oggi la consistente possibilità di far salire a sei il totale complessivo nella kermesse, ovvero festa conclusiva, di Merano. Il lappone dolomitico di ieri non ha cambiato che poche virgole nella graduatoria generale, ma ha segnato il crollo totale dei giovani emergenti dell'avvio del Oiro, quel francesi di Bernard Tapie, una sorta di Berlusconi d'oltr'alpe specializzato in salvataggi di aziende decotte. Tapie ha messo In piedi la «Vie Claire», con Hinault gloria di Bretagna, più o meno con lo stesso fine autopromozionale che ha animato l'attuale presidente del Milan a entrare nel calcio. Lemond guadagna, circa mezzo milione di dollari, e in questo Oiro ha u^... in cambio soltanto una vittoria di tappa. Che sia decotto anche lui? E' stato un Oiro molto bello finché Visentini sfidante è andato all'attacco, un po' meno da quando Visentini campione in carica ha attese la riscossa degli avversari. Si capisce adesso quanto contasse quel suo aggredire direttamente ogni tappa e mentre scendono gli altri, sale di quota il nuovo perso¬ Qiupponi che fu a lungo la prima spalla di Saronni, e quel Bugno che aveva fino a sabato la maglia verde del miglior scalatore. Ieri 1 due sono rimasti staccati sul Rolle. primo del quattro colli, privi di forze e anche di un minimo di amor proprio. All'arrivo hanno, accumulato trentotto minuti. Resta Giovannetti, slittato all'ottavo posto per via del succèsso di Da Silva, ma per lui non è stata una brutta giornata. E' rimasto con 1 «grandi» a difendere la propria maglia bianca, ma quando ha visto che davanti c'era chi poteva superarlo In classifica, ha dato la svt«.lfa ai compagni facendo compiere al gruppo un inseguimento a SO l'ora che annullava l residui rischi. I giovani ci sono, qualcuno bravo, altri meno. smo nostrano, mentre Moser dilapidava subito con la crisi della Crocetta. Visentini ha attaccato sempre, soltanto che 11 terreno glielo permettesse. Ha ottenuto risultati ed ha fatto buchi nell'acqua, ma non ha mai mollato fino a Foppolo quando è andata a segno la botta decisiva. Saronni s'è difeso finché ha potuto e nessun altro è stato in grado di attaccare, prima con Saronni leader, poi con Visentini in maglia rosa. Moser ha al suo attivo almeno la «cronometro*, corsa alla grande da Piacenza a Cremona, che gli fa riscattare anche la giornata non felice di Siena nell'altra frazione contro il tempo. Resta da vedere cosa può mettere in conto Oreg Lemond, buon talento americano arricchito dal quattrini dal nostro inviato GIORGIO VIGLINO BOLZANO — Il Giro finisce quest'oggi, ma in realtà si è chiuso a Foppolo, martedì scorso, quando Roberto Visentini ha concluso l'Inseguimento a Saronni, scavalcandolo e mettendo in cassa oltre un minuto di vantaggiò. Visentini è stato il più forte corridore del Oiro, e per tutto il Giro. Se non ha conquistato la maglia rosa subito (e forse l'avrebbe perduta per lo stress) lo deve a quello strano compromesso tra spettacolo e sport, che permette di inserire In una gara individuale, una frazione a squadre. Saronni (e Moser) avevano ottenuto un margine superiore ai due minuti su tutti gli avversari e su quello ha vissuto a lungo il ragionlerino del cicli¬ ilva, vincitore della tappa di ieri
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