Mario Luzi «Così il calcio diventa legame mondiale»

Mario Luzi: «Così Mario Luzi: «Così il calcio diventa legame mondiale» DAL NOSTRO INVIATO PISTOIA — La grande villa aspetta, mentre si avvicinano le otto, in un silenzio quasi religioso. Nel giardino all'italiana impallidiscono 1 colorì del primo imbrunire; sul retro, Inquadrata da due faggi secolari, la campagna toscana precipita nei crepuscolo. In un salotto la televisione è accesa, ma gli ospiti della famiglia Spiti non ci sono ancora. Uno, puntualissimo, si materializza di 11 a poco sullo schermo alle otto in punto, davanti a poltrone vuote. L'altro sta venendo col padrone di casa, il dottor Alessandro, neuropsichiatra, dalla chiesa di San Domenico dove ha avuto un lungo dialogo col pubblico organiz¬ A un attacco dei bulgari, lo scultore dice: «Pericoloso», Commenta le cadute, i falli, gli scontri tra giocatori. «Una dinamica, una energia che c'è anche nell'arte» ra in pace. Quando torniamo davanti al televisore, il risultato è ormai 1 a 0, ma subito non capiamo a favore di chi. Attimi di curiosità, di leggera ansia: poi scopriamo che sta vincendo l'Italia. Tifiamo tutti, con moderazione, con qualche momento di distrazione, ma siamo per gli azzurri. Ecco i tiri in porta di Scirea, di Vierchowod, litoIla sembra prendere lo slancio, voler dominare. A metà del secondo tempo, una delle rare volte che i bulgari arrivano sotto la nostra porta, Pistoletto, che sembrava assorto, esclama: «dangerous», pericoloso. £ quando ci riprovano, «turna» protesta lui, di nuovo. Le espressioni più incalzanti, più divertite, più rumoreggianti lo scultore le riserva per le cadute, le scivolate, i falli, gli scontri fisici tra i giocatori Mie squadre avversarie. Glielo facciamo notare. Lui sorride con quel suo sorriso che parte da chissà dove, folgorato e contagioso: intanto mangia una quantità enorme di nespole prendendole da un canestro una dopo l'altra, «nevroticamente», dice, senza spiegare il perché. zato dal circolo Maritain. E' Mario Luzi, il nostro grande poeta. Arriva la padrona di casa, la signora Graziella, scondinzolano i due barboncini, passano Giovanni, Raffaello, Chiara e Alessandra, 1 ragazzi, che sono tifosi della Juventus salvo la più piccola, romanista forse per polemica. E In quest'atmosfera di antica cortesia, gli ospiti finalmente si incontrano. n «Mundlal» è già sudato, 11 poeta divertito. «Ecco il Messico, finalmente. Mi incuriosisce. E' l'ambiente di Rosales, uno dei miei poemi drammatici: Ma Luzi non è troppo sicuro di resistere fino al novantesimo minuto. •Il calcio è diventato noioso. E poi se ne parla troppo». Intanto Cabrinl avanza, i bulgari giochicchiano, il pubblico spara degli -ole., il telecronista parla di egioco mol- L'Italia, quando continua a mancare il bersaglio, o dà l'Impressione di essere soddisfatta del risultato, lo delude: a lui piace la tensione che non cede, la prova di forza, apputo. «Lo sport nel suo aspetto migliore — dice — riproduce una dinamica che c'è nella vita, e nell'arte; e c'è in tutta la mia opera, dai quadri specchianti alle sculture in marmo della mostra del Belvedere a Firenze: soltanto attraverso lo scontro di parti avverse si libera l'energia e avviene il miracolo della fusione, senza pacificazioni preordinate. In questo senso, lo sport supremo è la boxe, o quel dinosauro dello sport che può essere considerata la corrida». Ormai la partita sta finendo: il pareggio dei bulgari ci sorprende, o forse non del tutto: speriamo allora in qualche rovente minuto di recupero, e invece arriva mesto il fischio finale dell'arbitro. Poi le gemelle tornano al legittimo possesso del telecomando e noi ci avviamo alle sale dove dormono le statue: in punta di piedi, come era entrato, il calcio mondiale si allontana... Giuseppe Conte

Persone citate: Giuseppe Conte, Luzi, Mario Luzi, Maritain, Pistoletto, Rosales, Scirea, Vierchowod

Luoghi citati: Firenze, Italia, Messico