Sul governo aria di rimpasto Nuova verifica entro giugno? di Alberto Rapisarda

Dopo il congresso di De Mita, socialisti e de ancora ai ferri corti Dopo il congresso di De Mita, socialisti e de ancora ai ferri corti Sul governo aria di rimpasto Nuova verifica entro giugno? ROMA — La lunga stagione del congressi del partiti italiani è conclusa e si comincia a riparlare della sorte del governa Cè chi dice che bisogna «rimpastarlo* sostituendo qualche ministro; chi chiede un «profondo rimaneggiamento» per rendere il governo più forte e duraturo e chi chiede perentoriamente al governo di sottoporsi all'esame del Parlamento, come fa l'opposizione comunista. 8u questa disputa aleggiano i nuovi spiriti battaglieri del socialisti, per nulla soddisfatti di come si è concluso il congresso democristiano. Ce n'è abbastanza per lasciar prevedere qualche novità entro giugno, molto probabilmente dopo che saranno noti i risultati delle elezioni regionali siciliane .del 22. Ma non è neanche da escludere che qualcosa accada prima. L'opposizione comunista deve ritenere che il momento è propizio per passare all'of fenoiva, perché ieri il se gre rario Natta ha sottoposto 11 governo «pentapartito» ad una nuova requisitoria auspicandone il rapido decesso. •L'ipotesi più preoccupante è che il governo vada avanti cosi — ha detto Natta — con contrasti su tutto: ialini pesante, l'amnistia, l'Alfa-Ford, la Rai-tv, rischiando di perdere le occasioni della congiuntura.. «Ora la stagione dei congressi è finita: il governo deve presentarsi al Parlamento' ha proseguito Natta escludendo che un presidente del Consiglio democristiano e un rimpasto possano essere dei rimedi sufficienti I! rimedio che 11 pel preferirebbe, noto, è il cosiddetto «governo di programma: Un governo, cioè, che comprenda anche i comunisti, dopo che si è tro vato l'accordo su alcune cose da fare. Ma dopo il congresso democristiano i comunisti sembrano aver perso ogni illusione sulla disponibilità "democristiana, se prima né" avevano nutrita qualcuna. Anche a loro non è piaciuto affatto, come a Craxi, ciò che ha detto 11 segreterio De Mita. Craxi non è piaciuta la sottolineatura della -centralità della de, come se si stesse parlando di ripresa dell'egemonia dello scudo-crociato STAMPA SERA Michel* Tona direttore responsabile Cario Bromardo vicedirettore Editrice LA STAMPA SpA Presidente Giovanni Agnelli Vicepresidente Vittorio Caissotti di Chiusano Amministratore Delegato a Direttore Generala Paolo Paloschi Natta chiede a Craxi dì presentarsi in Parlamento: «Si litiga ormai su tutto, còl rischio di perdere l'autobus della congiuntura» - Anche nel ori c'è tensione Autotrasportl contestato il divieto di Nicolazzi ROMA — La decisione del ministro dei Lavori Pubblici. Nicolazzi, di vietare per oggi, dalle 13 alle 24. la circolazione dei veicoli pesanti è stata contestata ieri dall'associazione di categoria. Anita. In un comunicato. l'Anita giudica «inconcepibile» la divulgazione del divieto con «un solo giorno di preavviso, quando i programmi delle imprese di trasporto sono già stati definiti, in campo nazionale e internazionale.. Per questo motivo, conclude ancora il documento, l'associazione «non e assolutamente in grado di garantire l'osservanza della disposizione». Infine, avverte l'Anita. «saranno contestate tutte le contravvenzioni che venisserro elevate». «Stampa Sera» è uscita in Amministratori Enrico Autor. Luca Corderò di Montezemolo Umberto Cuttica Giovanni Gtovannim Carlo Masseroni Francesco Paolo Mattioli Sindaci Alfonso Ferrerò (presici.) Luigi Demartini Giovanni Peradotto * SUDdtflMjmo tipografico La Stampa Via Maranco 32 Tonno Stampe m tac-similtì G E C SpA via Tibumna 1099. Roma Stampa m tac-aimla ST.S SpA Quinta strada 35. Catania © 1886 Editrice LA STAMPA SpA. Bagtstraiione Tribuna* di Torino n 813/1926 CERTIFICATO N. MI D€L 12-12-1M5 sul suol alleati. Natta è rimasto .deluso per le enunciazioni di De Mita in politica estera. E sapendo quanto il pei è attento a questo argomento, la delusione deve essere stata «rande. E' «preoccupante» l'allineamento di De Mita «piatto e passivo agli Usa», specie se contrapposto al «coraggio, di Andreotti sul problema palestinese. E c'è poco da condannare le posizioni del pei. aggiunge Natta, visto che sono condivise da buona parte della sinistra europea e da democristiani, come quelli olandesi, e dallo stesso partito democratico americano. Con questo De Mita, sembrano dire sconsolati i comu- nisti. non c'è proprio nulla da fare. E* anche quello che sembrano pensare i socialisti. Si attende la direzione preannunziata con tono poco rassicurante da Craxi. Il psi, soprattutto, ce l'ha con l'insistenza di De Mita sulla «centralità, del suo partito. -Se centralità, per qualcuno, fosse sinonimo di egemonia, allora saremmo di fronte non a un neologismo ma ad un improponibile ritorno ad un tempo che non c'è più» diceva ieri il capo dei senatori socialisti. Fabbri. ■ Su questi ed altri temi si avrà nelle prossime settimane un chiarimento» è la conclusione. Chiarimento per far cosa? Se lo chiede il vicesegretario repubblicano Ounnella in questi termini. Premesso l'elenco di problemi in sospeso sul quale tutti sembrano essere d'accordo. Giumella si chiede: «E' sufficiente un rimpasto o si deve porre all'attenzione della maggioranza un profondo rimaneggiamento del governo che, pur nella struttura pentapartito e con la presidenza Craxi, possa con decisioni urgenti affrontare lo squilibrio della finanza pubblica e del bilancio dello Stato?». Pare evidente che le simpatie di Ounnella vanno al «profondo rimaneggiamento». Lo stesso sembra essere l'obbiettivo dei sociali- sti- Alberto Rapisarda

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