Per fermare Lawson c'è voluta una caduta di Carlo Florenzano

Per fermare Lawson c'è voluta una caduta MOTO Ad Assen, nelle 500, vittoria di Gardner Per fermare Lawson c'è voluta una caduta Nelle 125 Cadalora si impone davanti a Gresini - Lavado nelle 250 ASSEN — Centoquarantamila olandesi, ovviamente biondi e di carnagione chiarissima, si sono scottati sotto un sole mai visto ad Assen, per assistere ad un gran bel duello tra due giovani italiani, ad una facile passeggiata di un venezuelano e ad una vittoria a sorpresa di un australiano. Il Gran Premio d'Olanda, sesta prova del campionato mondiale, ha visto infatti la vittoria di Luca Cadalora, impostosi nelle 125, dopo una gran battaglia col compagno di squadra Gresini, di Carlos Lavado, troppo superiore agli altri nelle 250 e di Wayne Gardner, trionfatore a sorpresa grazie alla caduta del favorito delle 500 Eddie Lawson. L'americano, che venerdì sera tutti, inclusi i suoi rivali, davano per sicuro vincitore, è stato una delle tante vittime di questa pista, sicura per i grandi spazi di fuga all'esterno delle curve, ma insidiosa perché troppo stretta e sprovvista di cordoli che dilimitino l'asfalto. Basta una lieve imprecisione e ci si ritrova con le ruote sull'erba il che significa quasi sempre anche con il sedere sul prato. Raramente ci si fa male, ma quasi sempre si maledice se stessi o la pista infame. Lawson ha scelto questa seconda possibilità quando, caduto al primo giro, è rientrato ai box e oltre che con la pista, se l'è presa con i commissari che gli hanno impedito di ripartire, anche se la moto non era danneggiata irrimediabilmente. Cosi con il numero uno della Yamaha fuori gara, Gardner, in testa dal secondo giro, non ha dovuto far altro che controllare la rimonta di Mamola che, ad un certo punto, a metà corsa, lo aveva quasi preso ma poi, dopo un paio di sbandate, ha deciso che non valeva la pena di rischiare di fare la stessa fine di Lawson e si è accontentato del secondo posto. Ha rischiato molto, invece, ma gli è andata bene, l'altro pilota del team Yamaha-Roberts, Baldwin che, tirando come un pazzo, proprio all'ultimo giro, è riuscito a raggiungere Me Elnea (YamahaAgostini) ed a soffiargli il terzo posto, precedendolo sul traguardo di non più di 20 centimetri. Favorito dalle cadute di vari altri concorrenti, fra cui Messere, incolume e Petersen, spalla rotta, lo spagnolo Garriga ha rimediato il punto iridato del decimo posto. La gara delle 250, come s'è detto, s'è risolta in una facile passeggiata per Lavado. subito in testa dopo una sfuriata iniziale di Fausto Ricci, caduto poi a metà gara mentre lottava per la terza posizione con lo spagnolo Pons, in sella ad una Honda ufficiale, identica alla sua. Secondo si è classificato il tedesco Mang (Honda) che ha ormai recuperato la piena forma dopo la caduta in Austria. A Virginio Ferrari è toccata la stessa sorte di Ricci, di stendersi un po' sui verdi prati d'Olanda, ma non ha vissuto l'emozione di viaggiare nelle prime posizioni. La corsa più combattuta della giornata è stata senz'altro quella delle 125, che ha visto una battaglia serratissima fra i due piloti Garelli, Cadalora e Gresini, che sono stati costretti a tirar fuori le unghie nelle prime fasi della gara per tener dietro Auinger e poi, caduto l'austriaco, hanno continuato a viaggiare a ritmo sostenutissimo passandosi fra loro continuamente. E' tradizione che i piloti italiani dominino nella classe\ 125 e litighino fra di loro. Tutto lascia supporre che Cadalora e Gresini, nei prossimi Gran Premi, ce ne facciano vedere delle belle. Carlo Florenzano

Luoghi citati: Assen, Austria, Olanda