Professione infermiere

Professione infermiere Professione infermiere Esami di fine corso per 180 allievi - Dure selezioni negli anni, poi la speciali/za/ione idì l ri i lt i Pl nerdì e ieri gli orali. In tre giorni, le commissioni insediate in vari ospedali della città hanno esaminato 180 candidati (152 donne, 28 uomini), i futuri infermieri professionali. In molti casi, quasi una formalità: la selezione, negli anni, è molto severa (il 50-60 per cento degli iscritti si ritira o è bocciato nel corso del primo biennio), alla prova si viene ammessi solo con la sufficienza in tutte le materie. Le prove vengono sostenute, fianco a fianco, da studenti (134) e da infermieri generici (36), che vogliono specializzarsi. •Tutti — spiega il delegato Cgil Bertolottl — seguono lo stesso programma: 1800 ore di teoria e 2850 in corsia nel triennio, che scendono a 2350 per chi è già dipendente (una conquista sindacale, non sanatorie né promozioni sul campo, ma serietà e impegno): Alcuni studenti hanno Possamai, 24 anni, è perito e corrispondente in lingue estere; Elena Spagnuole 22 anni, e Maddalena Varriale, di 21, sono maestre delle materne; Antonietta Cosentino, 2C anni, è segretaria d'azienda («Ho fatto anche la commessa*. ammette); Mariangela Falleti e Roberto Perotti, 19 anni, hanno abbandonato l'istituto tecnico industriale. -La scuola è dura* sostengono concordi, ma nessuno è pienamente soddisfatto del risultato. Diversa è l'esperienza di Rosaria Mastronardi, 40 anni, madre di famiglia, da 12 infermiera generica: «La sanità pubblica — spiega — è un disastro anche per la scarsa preparazione del personale. Poiché ho subito 4 interventi chirurgici, ho avuto l'opportunità di capire che cosa prova un ammalato quando ha a che fare con gente inesperta*.

Persone citate: Antonietta Cosentino, Maddalena Varriale, Mariangela Falleti, Possamai, Roberto Perotti, Rosaria Mastronardi