«Se torno è per restare » di Ezio Mauro

«Se forno è per restare » CRISI DI GOVERNO Craxi ha definito la strategia del psi in un pranzo con Martelli e Formica «Se forno è per restare » Ma se non otterrà garanzie dalla de sulla durata del governo e sul rimpasto, il psi è pronto a un «governicchio» fino alle elezioni anticipate - Martelli: «E intanto attendiamo che decolli il discorso a sinistra» ROMA — Tutto era pronto. ' anche l'incarico, un po' speciale, all'architetto Filippo Panseca, l'uomo che da anni tira su quinte e fondali colorati per le grandi performance pubbliche del psi: questa volta, nella sua scenografia, doveva dare il senso dei dieci anni trascorsi dal 1976 al 1986, dal Midas (l'albergo in cui mori 11 demartinismo e nacque il craxismo) a Palalo Chigi, dalla subalternità alla presidenza del Consiglio, dalla falce e martello al garofano rosso. Tutt'attorno, la festa del nuovo psi, per celebrare insieme — dopo anni di innovazione, rottura col passato, cambiamento di stile, metodi, linguaggio e personale politico — le radici del socialismo craxiano e i frutti della rincorsa decennale: la guida del governo nelle mani del segretario del psi. Il tutto per il 14 luglio, che per caso è anche un altro anniversario, quello della presa della Bastiglia. Non invitati, nel programma si sono infilati i franchi tiratori, cambiando il quadro, le gerarchie, perfino il leitmotiv della festa, .vuol dire che seguiremo il consiglio di Bertold Brecht e faremo come l contadini di una sua poesia, che commemoravano Lenin lavorando: dice Claudio Martelli, vicesegretario socialista. A lavorare, rinviando feste e commemorazioni, gli uomini di vertice del psi in realtà hanno incominciato subito. Come ai tempi d'oro, (nel 1981 a Palermo i due erano corsi insieme all'albergo di Craxi. alla fine di una notte interminabile, per portargli la notizia che il congresso lo aveva eletto segretario, dividendosi esattamente a metà il ruolo vicario) Martelli e Formica si sono trovati insieme, di fianco a Bettino appena rientrato dall'Aia, giù nel ristorante del Raphael per mettere a fuoco la strategia da seguire. Dall'Olanda. Craxi li aveva chiamati entrambi a raccolta: con loro, come negli anni in cui incominciò la rincorsa del nuovo psi. il presidente del Consiglio ha deciso non solo le prime mosse, ma l'intero quadro della partita a scacchi con la de. cosi come si presenta al momento d'avvio. In partenza, c'è una diagnosi che i tre condividono fino in fondo, anche se qualcuno, nel partito, incomincia a dire sottovoce che dopo il congresso democristiano lo scontro con De Mita è stato costruito a freddo, e con troppa furia polemica. Ma per Craxi, Martelli e Formica tutto nasce proprio qui: •Abbiamo capito in tempo, per fortuna — spiega Formica — che De Mita governa insieme con noi, ma coltiva in petto una vera e propria alternativa, die è il vecchio centrismo riaggiornato, ripulito e rivisitato». «Ci siamo accorti con stupore — aggiunge Martelli — che De Mita pensa di costruire la riscossa democristiana attraverso il ridimensionamento del psi. Il progetto è chiaro: demitizzare Craxi». A questo punto. Craxi sa che nel partito un'area ben precisa (Formica e la sinistra lombardiana) punta ad una denuncia dell'intesa con la de. non per escludere nuove collaborazioni di governo, ma j per aprire la strada ad un superamento del pentapartito, magari partendo da qualche giunta; ma sa anche che una fetta più larga (la «destra, di Lagorio. i «ministeriali» tradizionalmente disseminati in tutti i gruppi, De Michelis che non è più collegato con Formica, una gran parte del correntone craxiano) è preoccupata di una rottura prematura dell'alleanza a cinque e dell'intesa con la de. Soprattutto. Craxi ritiene che questo quadro politico ntpcmAsu non abbia ancora dato al psi tutto ciò che può dare. Nel pranzo del Raphael spiega che la de non è solo De Mita, ma ci sono anche Forlani, Andreotti, Donat-Cattin. Esiste dunque la possibilità di una collaborazione «vantag¬ giosa per il Paese e reciprocamente vantaggiosa-, purché venga realizzata «in condizioni di equilibrio». Quindi, secondo Craxi, la crisi non è Inopportuna, perché può chiarire se queste condizioni esistono, anche se il prezzo del chiarimento è la caduta del governo. Accettata questa diagnosi e questa premessa di metodo, il pranzo decide che gli scenari possibili possono essere soltanto due. Il primo porta a quello che Craxi. Martelli e Formica battezzano come il «Craxi forte»: un governo a guida socialista, ma, come dice la formula inventata a tavola, «rinnovato e irrobustito». Il significato è chiaro: il psi non accetterà né un semplice rinvio alle Camere per lasciare le cose cosi come sono, né una riedizione-fotocopia del governo uscente. Soprattutto non accetterà la prospettiva di guidare un governo comunque a termine. A Cossiga (Craxi gli ha ricordato già venerdì che -senza il psi non si governa», facendo intendere di voler »go- vernare il 1987») 11 psi chiederà un Craxi-bis. spiegando chiaramente due condizioni irrinunciabili: «che non sia lo stesso governo che è appena caduto, e che non sia a termine». Se il primo scenario crolla, il secondo prevede una crisi lunga, una rotta di collisione accentuata tra de e psi. un governo debole che il pranzo al Raphael ha già battezzato -il governicchio» e le elezioni tra un anno, anche se Craxi ha spiegato ai suoi che non intende cercarle, perché sarebbero in controtendenza rispetto alla domanda di stabilità che viene dagli elettori. Ma dietro il «Craxi-forte», cosi come dietro il «governicchio» preelettorale, che cosa vede il psi? A quel tavolo del Raphael se n'è parlato, e la risposta può sembrare sorprendente. «Forse la svolta socialista di dieci anni fa al Midas — spiega Martelli — ha dato tutto ciò che poteva dare. Una fase nuova non si è però ancora dischiusa: quando ci sarà, non potrà non ruotare intorno all'idea di una sinistra possibile. Ma mentre si aspetta che il discorso a sinistra decolli, il psi non può certo rinunciare a far valere la sua centralità». Altro che anniversario, dunque: più che celebrare il vecchio Midas. Bettino Craxi e i suoi preparano in silenzio un Midas numero due. Ezio Mauro e a Roma. Craxi ha previsto soltanto due scenari per la crisi h

Luoghi citati: Olanda, Palermo, Roma