Bilanci militari: Reagan è sconfitto al Congresso di Ennio Caretto

Bilanci militari: Reagan è sconfitto al Congresso Rotto il patto difensivo tra Usa e Nuova Zelanda Bilanci militari: Reagan è sconfitto al Congresso DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — A 24 ore dalla vittoria al Congresso sul Nicaragua, l'amministrazione Reagan ha ieri subito due sconfitte in politica estera e per i bilanci militari. A Manila, al termine di un colloquio col premier neozelandese David Lange, il segretario di Stato Shultz ha annunciato la rottura del patto difensivo tra i loro due Paesi, rottura che mette in pericolo YAnzus, la Nato del Pacifico Sudorientale. A Washington, il Congresso ha approvato un bilancio preventivo dell'87 che taglia di quasi il 10 per cento, ossia di 28 miliardi di dollari, le spese militari proposte dal Presidente. L'amministrazione ha cercato di minimizzare. Shultz ha dichiarato che gli Stati Uniti conservano con la Nuova Zelanda rapporti amichevoli, e che YAnzus potrebbe sopravvivere, sia pure solo come alleanza con il terzo socio, l'Australia (il segretario di Stato ne discuterà col mi¬ nistro degli Esteri australiano Hayden a San Francisco ad agosto). Reagan ha definito il bilancio di previsione «accettabilein linea di principio, perché ridurrebbe il deficit pubblico a 144 miliardi di dollari, riservandosi di tornare alla carica per particolari spese militari. Ma le sconfitte sono state chiare. I contrasti tra la Nuova Zelanda e gli Stati Uniti sono scoppiati quando la prima ha proibito l'ingresso nei propri porti alle navi americane, a meno che garantissero di non avere armi nucleari a bordo. Poiché il Pentagono non precisa mai il carico bellico delle navi, di fatto gli Usa si sono trovati senza possibilità di accesso alle acque neozelandesi. In segno di protesta, la superpotenza aveva già cancellato le manovre militari congiunte con la Nuova Zelanda e lo scambio di informazioni tra i servizi segreti. Adesso, ha detto Shultz, abolirà anche l'impegno alla reciproca difesa. Il segretario di Stato non ha nascosto il proprio rammarico per l'intransigenza di Lange. ricordando che vanificava il patto, firmato nel '51, e rimasto in 35 anni uno strumento di stabilizzazione Sul fronte del bilancio militare, il Congresso ha lasciato a Reagan una via d'uscita: se il Presidente vuole aumentarlo, deve aumentare le tasse. Ma Reagan non vuole adottare una misura del genere, ed è probabile che si limiti a chiedere il ripristino dei fondi sottratti al progetto delle guerre stellari, il 25 per cento circa del totale, al supermissile Mx e ad altri che gli stanno particolarmente a cuore. La decisione del Congresso non è definitiva: è stata adottata in sede di commissione, e deve essere approvata col voto della maggioranza dei parlamentari. jMa questi ultimi in genere | apportano pochi cambiamen1 ti. Ennio Caretto

Persone citate: David Lange, Lange, Reagan, Shultz