Madrid, attentato al terminal El Al
Madrid, attentato al terminal El Al E' esplosa una valigia, 13 feriti Madrid, attentato al terminal El Al MADRID — Strage sventata ieri pomeriggio al terminal dell'aeroporto di Barajas a Madrid: è esplosa una valigetta che doveva essere imbarcata su un aereo della compagnia israeliana El Al, provocando il ferimento di tredici persone, tre in modo grave. L'attentato è avvenuto alle 15,30, un quarto d'ora prima che, come ogni settimana, partisse per Tel Aviv il volo «J96» della compagnia di bandiera israeliana. Il responsabile dei servizi di sicurezza dell'EI Al, N'ir Ran, si è accorto che del fumo usciva da una valigetta posta sul nastro trasporta-bagagli. Ha fatto allontanare i passeggeri e ha afferrato un estintore. Ma quando il getto di schiuma ha raggiunto la valigia si è avuta l'esplosione, che ha provocato il ferimento dello stesso Nir Ran, di un poliziotto spagnolo e di 11 passeggeri tra cui due bambine. Tra le persone ricoverate anche un italiano, Gino Alberti, 70 anni, di Venezia: era in leggero stato di choc ed è stato subito dimesso. La bomba ha provocato scene di panico e gravi danni nella ala Sud dello scaio dove sono gli uffici delle compagnie internazionali. La polizia ha fermato un giovane, sembra con passaporto spagnolo, che era stato notato dai funzionari della El Al mentre si aggirava nella zona dell'attentato. Dopo alcuni mesi di tregua il terrorismo ha di nuovo preso di mira un aeroporto: è il secondo attentato contro la El Al sventato quest'anno. Il 17 aprile a Londra una ragazza irlandese venne bloccata all'aeroporto di Heathrow mentre stava per salire su un aereo israeliano con una valigia che il suo fidanzato arabo aveva imbottito di esplosivo. L'ambasciatore israeliano in Spagna (i due Paesi hanno stabilito relazioni diplomatiche solo dal 17 gennaio scorso) era rientrato a Madrid un'ora prima dell'attentato con un altro volo della El Al.
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