Le dimissioni previste per stasera di Ezio Mauro

Le dimissioni previste per stasera Le dimissioni previste per stasera ROMA — -Craxi si è affondato. Non li avete gli occhi per vedere? Sono i socialisti che hanno affondato il governo. E la crisi ormai è in anticamera-. Renato Altissimo, ministro e segretario liberale, detta nel Transatlantico la prima lapide del governo Craxi. Dall'Aia, una fonte vicinissima al Presidente del Consiglio ha fatto sapere che le dimissioni sono previste per la serata di oggi. Sono le otto e un quarto di sera, fa caldo, d'incanto sono spuntati alla Camera i faccendieri e i curiosi delle grandi occasioni che circondano ministri e segretari di partito in una confusione avvelenata. Perché questa volta nel Transatlantico non si consuma soltanto l'agonia dì un governo, ma di un'alleanza storica tra de e psi. ormai divisi da sospetti, calunnie e denunce, con i laici impotenti e il pei spettatore. Dall'aula, nel momento in cui la bocciatura del governo diventa ufficiale, escono per primi i democristiani. Spalancano le porte e si buttano fuori di corsa, molti mostrando ai curiosi il pollice in basso come si faceva al Colosseo, quasi tutti frastornati e disorientati, qualcuno inviperito. -Questa è la risposta di Craxi al risultato elettorale della Sicilia — urla Faolo Cirino Pomicino, andreottiano —. Basta chiedersi a chi giova e risulta chiaro che hanno preparato tutto i socialisti. Ormai bisogna prendere atto che siamo arrivati allo stop: si deve scendere-. Sporgendosi da un gruppo di deputati che lo circondano, agitato, teso, con il colletto della camicia aperto, Clemente Mastella conferma l'accusa della de: «Se volete il colpevole, cercate altrove, non in casa nostra. Questa volta i franchi tiratori non erano più la solita squadretta di scontenti e di frustrati, ma uno squadrone della morte, organizsato a scopo di killeraggio ben preciso-. «Afa i risultati della Sicilia — domanda Enzo Scotti, vicesegretario democristiano — li avete letti? Il messaggio per la de era chiaro: lasciamo pure andare avanti Craxi, tanto non ci disturba perchè non ci toglie nemmeno un voto. E adesso saremmo cosi stupidi da buttare tutto all'aria, dandogli in mano un'arma polemica contro di noi? No, grazie, questa volta la de non c'entra proprio-. -E poi. diciamo la verità fino in fondo — aggiunge Guido Bodratb, l'altro vicesegretario —: il voto precedente, sui fondi neri Iri. era chiaramente contro la de, ed è perfettamente logico che qualcuno abbia pensato di rispondere-. Passa di 11 Ciriaco De Mita, a braccetto con qualcuno. Ascolta e conclude: -Mi sembra proprio una morte annunciata. Certo, noi non avevamo interesse né all'annuncio, né all'esecuzione-. Intanto sono usciti dall'aula i socialisti. Silenziosi, stretti attorno a Martelli, a Formica, a De Michelis, ma con una parola d'ordine sola: l'assassino del governo è la de. -Da alcuni giorni nei soliti ambienti bene informati circolavano voci e previsioni su incidenti di percorso parlamentare — accusa Rino Formica, presidente dei deputati socialisti —. E' andato in scena anche un maldestro e penoso tentativo di addossare a noi la preparazione di manovre, die invece erano negli interessi di chi aspira a nuove egemonie. Adesso, chi Ita seminato veleno contro il governo Craxi e ha svalutato i frutti della stabilità può essere soddisfatto: siamo entrati in una fase di difficile previsione e di ancor più difficile controllo-, -Lo so benissi7no che i democristiani vanno in giro ripetendo die si tratta di un'operazione studiata e realizzata dal psi — spiega Claudio Martelli, vicesegretario del partito —. Afa questo è puro aggiotaggio. Bastava leggere le dichiarazioni di questi giorni, per capire intenzioni e propositi. Tutto è chiaro, con il risultato che il clima politico è ormai diventato orribile, paludoso, irrespirabile-. -Inutile fingere di non vedere e di non sentire — incalza Giusi La Ganga, responsabile degli enti locali per il psi —: con un governo che dura tre anni, Ezio Mauro (Continua a pagina 2 in sesta colonna)

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