Il Coni aspetta le decisioni del C.F. di Giorgio Viglino

Il Coni aspetta le decisioni del C.F. Carraro ha tolto la tutela, arriverà la richiesta di commissariamento? Il Coni aspetta le decisioni del C.F. Dalla riunione di Coverciano del 4 luglio la possibile scelta - Resistenze di molti dirìgenti della Federcalcio - Dice il -presidente del Coni: «H calcio non è un fenomeno limitato a poche persone, ci sono i tesserati, c'è un'opinione pubblica» "ftÓMA — La crisi del calcio è gravissima, ma quasi tutti i dirigenti federali sembrano non rendersene conto. A queste conclusioni è arrivata là giunta Coni nella sua riunione di ieri, prima del dopoMessico. Il presidente Carraro, ovvero il Coni, ha tolto cosi la tutela esercitata sulla Federcalcio in via straordinaria da aprile ad oggi, dopo aver indicato nel colloquio informale, avvenuto sabato scorso in casa Sordillo, la strada da seguire. La richiesta è precisa, dimissioni di tutto il consiglio, e di ciascuno da tutte le cariche, nel rispetto di una proce¬ dura che non è solo formale, per cui l'intervento del Coni deve essere richiesto da chi non ce la fa più con i propri mezzi ed ha la maturità per capirlo. Il piano dovrà poi proseguire come abbiamo già spiegato sabato scorso, con un cambiamento totale nei quadri tecnici, Bearzot e collaboratori, e con la rifondazione dell'organizzazione federale: il 30 giugno esce definitivamente l'ex segretario generale Borgogno, il -padrone* del palazzo federale per un ventennio, e resta libero di operare l'uomo nuovo, Gianni Petrucci. A leggere il comunicato uf¬ ficiale sulla riunione di giunta si evince ben poco di quanto sopra esposto. Assai di più dalla lunga chiacchierata che Carraro ha fatto con i giornalisti al termine della seduta, anche se i toni sono rimasti logicamente sfumati, e si è mantenuto un tono volutamente non drammatizzante. In realtà quella che non funziona è la Figo, non il Coni, e seppur parente stretta non è un moribondo in casa. Venerdì 4 luglio il consiglio federale del calcio si riunisce a Coverciano, campo neutro che mette al riparo Sordillo da contestazioni di parte (i tifosi della Roma bloccarono via Allegri all'indomani della squalifica internazionale del club) e tutti ì componenti da manifestazioni ostili legate all'infausto mondiale. La riunione del calcio è al mattino; al pomeriggio, in un'ora insolita, alle 18, è convocata a Roma la giunta Coni, giusto il lasso di tempo per arrivare a presentare le dimissioni del consiglio federale e la richiesta di commissariamento. «In aprile c'era molta tensione nella Federcalcio — ha esordito Carraro — e io ho cercato di allentarla, o perlomeno di congelare la situazione, in vista dei "mondiali" che non potevano essere af- frontali con la guerra in casa. C'erano poi altri motivi di disagio come la situazione finanziaria difficile dell'intero mondo calcistico e il relativo programma di risanamento, e ancor più il calcio-scommesse, ma quelli sono problemi che non si risolvono in tempi brevi. Bene! Il mondiale è passato e io con sabato scorso ho terminato i contatti sistematici con la dirigenza calcìstica, si è chiusa una parentesi». «Sordillo. Cestani. Matarrese e Ricchieri mi hanno assicurato — ha proseguito il presidente del Coni — che in questi giorni avrebbero avuto altri contatti per cercare di portare un documento comune per una decisione al consi glio federale». Sarebbero ap punto le dimissioni e la richiesta di commissariamento, ma la novità è che al Coni avrebbero avuto la conferma che in realtà il solo Matarrese è disposto a farsi da parte mentre gli altri, con alibi diversi, se escono dalla porta vogliono rientrare almeno da un lucernario. •E' inipotizzabile che il Coni intervenga sua sponte perché la legge dà questo diritto-dovere soltanto nel caso di accertate e gravi irregolarità amministrative e/o di funzionamento. La giunta Coni può soltanto auspicare che gli organi federali, nella loro autonomia, sappiano valutare bene la situazione, sappiano capire se esistono le condizioni esterne t interne per risolvere i problemi. Se poi si dovesse giungere a un giudizio negativo resterebbero due soluzioni: o il cambiamento degli organi tramite nuove elezioni (n.d.r.: con vacanza di potere di almeno due mesi) ovvero la richiesta di commissariamento. Per noi è importante comunque che il C.F. prenda decisioni chiare, precise e tempestive per affrontare la situazione attuale, situazione sulla quale non voglio fare valutazioni-. — Cosa intende per condizione esterne? -Il calcio non è certo un fenomeno limitato a poche persone anche se sono dirigenti. Ci sono i tesserati, c'è un'opinione pubblica. Bisogna saper tener conto di tutto questo». Come dire che il calcio vero è esterno, forse addirittura estraneo, al ristretto gruppo di potere, alle sue beghe, alla sua incapacità ormai collaudata di governare Un po'di •decisionismo* è necessario almeno per sopravvi- "ere' Giorgio Viglino

Luoghi citati: Coverciano, Roma