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Ora la Fondiaria veste i colori della Montedison Saltata la fusione con la Mill.Ri. Ora la Fondiaria veste i colori della Montedison MILANO — Altri due rappresentanti di Montedison (Mario Mauri e Alberto Montanari) sono entrati nel consiglio Fondiaria che ora. su 11 consiglieri, ne ha quattro nominati dall'azionista di maggioranza relativa (25,11%). Lo ha deciso l'assemblea dei soci riunita ieri in seduta ordinaria e straordinaria per approvare un bilancio che chiude con un utile di 72 miliardi e un dividendo di 600 lire, e un aumento di capitale da 43,5 a 69,6 miliardi che porterà in cassa 122 miliardi circa. Questa somma servirà per aumenti di capitale di controllate (25 per Milano Assicurazioni, 30 per Previdente, 16 per Banca Mercantile, 20 per Fenice.Rl, la nuova società di riassicurazione), altri 20 andranno in investimenti immobiliari e una parte al rafforzamento della presenza estera. E' stato invece rinviata un'altra decisione all'ordine del giorno: la fusione per incorporazione della Mill.Ri. società di riassicurazione controllata al 100%. titolare di perdite per 55,7 miliardi. Il decreto Visentini sulle .fusioni di comodo, ha infatti sconsigliato per 11 momento tale operazione. Nel 1985 la compagnia fiorentina ha avuto una raccolta premi pari a 555 miliardi ( + 14,8%) mentre i proventi finanziari netti sono più che raddoppiati a 142 miliardi. Buono l'andamento dei primi mesi del 1986 che vede una crescita del 19% nel lavoro diretto. Il sindacato di blocco della società è rimasto invariato e comprende: Montedison attraverso Iniziativa Meta (25.11%), Mediobanca (15%), Cariplo (4,5%), Gaie (1%) e Gruppo fiorentino (7,5%) per un totale di 53,55%. Nessuna variazione di rilievo tra i primi dieci azionisti che, oltre a quelli compresi nel patto sindacale, sono: Generali (4,95%). Fonditalia (3.07%), Banca d'Italia (2.91%), Previdente (1,94%), Suisse Re (1,71% in fase di diminuzione all'1%). Casse di Risparmio di Firenze (1,19%) e di Prato (1%). v. s.