Snobbati i maghi all'udienza del Papa

Snobbati i maghi all'udienza del Papa Cento cultori di scienze occulte chiedevano il «perdono» di Giovanni Paolo II Snobbati i maghi all'udienza del Papa CITTA' DEL VATICANO — Celilo maghi in udienza dal Papa hanno chiesto a Giovanni Paolo n «con umiltà e rispetto un gesto che ponga fine alle discriminazioni e al vilipendio da parte della società cristiana nei riguardi di questa categoria*. Erano venuti da tutta Italia (due anche da Svizzera e Germania Federale), ostentando croci d'oro sul petto a dimostrare la loro fede, e nella speranza — forse — di essere ricevuti in maniera speciale da Giovanni Paolo II. Magari si aspettavano, se non proprio un'udienza privata, per lo meno una collocazione in prima fila. Per l'occasione avevano preparato una petizione, scritta su carta pergamena, e una targa d'oro di duecento grammi da consegnare al Papa. Sono stati sistemati nel settore «B» di Piazza San Pietro, quello più «comune» e lonta- no dal palco papale. La posizione ufficiale della Chiesa nei confronti delle scienze occulte è severa. L'udienza era stata annunciata, in termini critlòi verso questa «apertura» vaticana, dal quotidiano romano Paese Sera. Una presentazione cosi pole mica non è rimasta senza conseguenze: la sala stampa della Santa Sede ha precisa' to che il gruppo «no porteci pato oggi all'udienza generale che, come tutti sanno, ha un carattere pubblico e aperto a tutti coloro che intendono parteciparvi*. Ai maghi — sottolineava ancora 11 portavoce ufficiale — «non sono state concesse attenzioni particolari*. Quindi niente diploma firmato dal Papa. E anche far arrivare petizione e targa sul «tavolo dei doni» non è stato facile: la pergamena è stata consegnata a un inserviente, mentre Giovanni Paolo II passava sulla jeep nel labirinto di transenne davanti al gruppo accaldato di maghi e chiromanti. Della targa d'oro si è occupato invece, ma non senza qualche difficoltà, un prelato. Ma nell'elenco del gruppi e parrocchie distribuito come di consueto dopo l'udienza i maghi non c'erano. •Albo professionale europeo consulenti operatori dell'astrologia, dell'erboristeria, della pranoterapia, del paranormale e dell'occulto* era scritto sulla targa (del valore di cinque milioni), che portava come stemma una grande E». Gli «operatori dell'ocelli to» vogliono un riconoscimento a livello europeo della loro professione, e pensano che un gesto di •perdono* — cosi lo ha definito Mario D'Avanzo, segretario generale dell'albo — da parte del Papa potrebbe aiutarli. Ovviamente si sono dovuti accontentare della benedizio ne «generica» dispensata dal Papa alle migliaia di pellegri ni, turisti e curiosi che affollavano la piazza. Quanto al principio generale, prese di posizioni piuttosto recenti di fonti «semiufficiali», quali Ci viltà Cattolica e Osservatore Romano, non lasciano ampi spiragli alle loro speranze •Lo spirito col quale agiscono è radicalmente antireligioso< scriveva il quindicinale dei gesuiti tempo faMarco Tosatti Città del Valicano. 11 Papa ha preso in braccio un bimbo d'un mes

Persone citate: Giovanni Paolo, Giovanni Paolo Ii, Mario D'avanzo, Tosatti Città

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Germania Federale, Italia, Svizzera