In allarme per i prezzi l'Opec cerca un'intesa

In allarme per i prezzi l'Opec certa un'intesa Da ieri sera i tredici riuniti a Brioni In allarme per i prezzi l'Opec certa un'intesa VIENNA — Da ieri, l'attenzione degli osservatori ed esperti di cose petrolifere è puntata su Brioni, l'isola jugoslava che ospita la conferenza ministeriale Opec chiamata a discutere come e per quali vie fronteggiare e contrastare il crollo dei prezzi del greggio. La conferenza, in programma a partire dal 25 giugno, sarà preceduta da una serie di riunioni a livello di comitato. Ieri sera si è già riunito il comitato a cinque creato dall'Opec per contattare i produttori indipendenti in vista di una possibile collaborazione a sostegno dei prezzi. Il comitato, creato nell'ultima conferenza ministeriale Opec di aprile, si era già riunito in maggio a Taif. la capitale estiva dell'Arabia Saudita. Oggi si riunisce invece il comitato a sei per la sorveglianza del mercato, sotto la presidenza del ministro del petrolio degli Emirati Arabi Uniti Said Otaiba. Il comitato ha il compito di studiare le tendenze del mercato petrolifero mondiale per sottoporre poi raccomandazioni di politica a breve termine alla conferenza plenaria del cartello. Non è invece prevista, secondo un portavoce, alcuna riunione del consiglio ministeriale esecutivo cui spetta seguire le tendenze produttive all'interno dell'organizzazione. La conferenza plenaria cercherà di trovare il modo di spingere al recupero i prezzi del petrolio tramite la fissazione di nuove quote di produzione fra i Paesi membri ma non sarà un compito facile. Il cartello rimane infatti profondamente diviso tra i Paesi, come Iran. Algeria e Libia, che vogliono tagli drastici alla produzione per un recupero rapido dei prezzi in direzione dei 28 dollari a barile, e quelli, capeggiati dall'Arabia Saudita, che sono disposti ad accettare prezzi più bassi pur di allargare la propria quota di mercato. La difficile situazione in cui versano i Paesi produttori di petrolio in seguito al crollo dei prezzi ha avuto una ennesima dimostrazione in una dichiarazione del ministro delle Finanze del Bahrain, Ibrahim Abdul Karim, secondo cui il sultanato perde 15 milioni di dinari del Bahrain per ogni calo di un dollaro nel prezzo del petrolio. La conseguenza è ovviamente una forte caduta delle entrate che entro la fine dell'anno, secondo Abdul Karim, accuseranno un drenaggio compreso fra i 90 e i 120 milioni di dollari. A maggio saliti i consumi Enel Continua a salire la richiesta di energia elettrica. A maggio, secondo i dati comunicati dall'Enel, è stato registrato un incremento del 2,1% rispetto al corrispondente mese dell'85 (16.390 milioni di kwh). 81 tratta di un dato positivo visto che rappresenta uno degli indicatori della ripresa produttiva. A maggio dell'85, rispetto all'anno precedente l'incremento era stato dejl'1,7%. Con riferimento alle zone geografiche, nel mese di maggio '86 si sono registrati tassi di crescita del 2,1% nel centro-nord e nel centro-sud, del 2,6% in Sicilia e del 2,8% in Sardegna. Nel periodo gennaio-maggio '86 la richiesta di energia elettrica in Italia ha presentato un incremento dell'1,9% (+2,1% nel centro-nord, +1,5% nel centro-sud, +6,2% in Sardegna, mentre in Sicilia la richiesta è rimasta invariata). E

Persone citate: Abdul Karim, Brioni, Ibrahim Abdul Karim, Said