Per un'auto chiamata Crescenzago

Per un'auto chiamata Crescenzago La giapponese Nissan ha comprato i nomi di tutte le città italiane Per un'auto chiamata Crescenzago DAL NOSTRO CORRISPONDENTE TOKYO — La Nissan, il gigante giapponese dell'auto, ha legalmente «depositato' presso il competente ufficio di Tokyo i nomi di tutte le città italiane, ma proprio tutte, comprese Crescenzago, Sgurgola, Zagarolo, Canicatti, per un periodo di venti anni, pagando per ogni nostra città una somma di circa due milioni di lire. Questo vuol dire che nessuna altra Casa automobilistica giapponese potrà battezzare Firenze, o Venezia, o Frascati, una sua auto e che la Nissan e solo la Nissan potrà attingere dal catalogo dei nomi Italiani, spesso prestigiosi ed evocativi, le sue berline, le sue utilitarie, le sue decapotabili. le sue fuori strada. Dicono che la lotta per garantirsi il diritto in esclusiva assoluta dei nomi delle città d'Italia sia stata dura ma che la Nissan, agendo in gran segretezza — la notizia infatti non è ancora ufficiale — sia riuscita a battere sul tempo la concorrenza. Alle città italiane, grandi o piccine, in tasca non è venuto niente. Dei loro vetusti nomi si sono appropriati sema tanti complimenti dei signori giapponesi facendosi forti di una legge, che credo sia unica al mondo, sul diritto al nome ai fini della commercializzazione. Ne sa qualcosa la Ferrerò, nostrana e ormai intemazionale industria dolciaria: in Giappone, mercato sul quale sta per presentarsi alla grande, non può usare il nome Nutella perché una quindicina di anni fa un signore giapponese si appropriò legalmente del marchio Nutella. Pare che molti giapponesi intraprendenti si siano dedi¬ cati a questa singolare forma di Investimento a lungo termine: studiano accuratamente i mercati esteri, decidono quali prodotti hanno una qualche probabilità di entrare prima o poi sul mercato nazionale e poi corrono a depositare i nomi per una cifra piuttosto modica, investendo in una scommessa, come se puntassero alle corse dei cavalli. Ne sa qualcosa Valentino, il nostro stilista. Per gli articoli d'abbigliamento il suo nome era già stato depositato tanti anni fa da uno di questi 'Scommettitori' giapponesi al quale però è andata male perché Valentino non ha voluto pagare il prezzo del riscatto e così in Giappone si è introdotto e affermato con nome e cognome: Valentino Garavani. In barba a chi aveva puntato sul cavallo Valentino. Ma come faranno a difendersi tutte le città italiane? Si uniranno in consorzio? Oppure vi sarà qualche Comune che si sentirà «onorato'? Codigoro, una splendida berlina quattro porte, cilindrata millesei... Cisterna, una «turbocambio automatico... Fresinone, una utilitaria per «signore, con aria condizionata e cofanetto per il maquillage. E' la gloria, la rinascita, anzi, il Rinascimento, con tutti i suoi ormai dimenticati fasti. Peccato però che non vi sia un solo giapponese capace di inventare una dannunziana «Rinascente.. Per battezzare un Grande Magazzino noi si ricorreva ai poeti: i giapponesi, invece, per le loro automobili prendono l'atlante geografico, indice dei nomi, e lo registrano pari pari. Copioni! Renata Fisu

Persone citate: Cisterna, Valentino Garavani