Anche Bianchini s'è innamorato dei veterani della maglia azzurra

Anche Bianchini s'è innamorato dei veterani della maglia azzurra BASKET Nasce vecchia la nazionale per i mondiali di Spagna Anche Bianchini s'è innamorato dei veterani della maglia azzurra Chi credeva che Valerio Bianchini portasse una ventata di rinnovamento in nazionale, deve ricredersi. La sindrome-Bearzot, di «innamoramento dei vecchi azzurri», ha colpito anche nel basket. Dopo il torneo di Atene (in cui l'Italia è stata sconfitta in finale dalla Jugoslavia) il citi ha varato la nazionale per i mondiali di Spagna bocciando le novità Sbarra e Della Valle (e Ricci) per dar fiducia ai veterani di mille battaglie, a sette reduci dall'oro di Nantes, a nove protagonisti del bronzo europeo di Stoccarda, di una nazionale che, un anno fa, veniva già giudicata da rinnovare. Seul è lontana, d'accordo, e occorre pensare agli obiettivi immediati, al mondiale di Madrid. Ma ci arriviamo con una formazione che si basa quattro ultratrentenni (Marzorati 34, Sacchetti 33, Villalta 31 e Polesello 30) e su altri (Gllardi_ 2°, Brunamontl : e'VPremìer ^8) 'che fra due' anni, in quell'Olimpiade che è il nostro obiettivo primario, non saranno sicuramente di primo pelo. Bianchini punta su Marzorati («£' sulla strada del completo recupero fisico e tecnico*) e non teme di rischiare con due soli registi nell'organico: *Gilardi può agire come terzo playmaker, e mi consen> te di inserire un lungo in più*. Ritrova cosi spazio Ario Costa, che sembra garantire (almeno rispetto al pachidermico Ricci degli ultimi tempi) quella mobilità necessaria ad una squadra che deve sopperire col ritmo alla scarsità di centimetri. Ma nel settore del lunghi, privo ormai da due anni del carismatico Meneghin (che sembra aver rinunciato al trasferimento a Bologna, appagato dalle ultime offerte di Gabetti) e orfano anche dell'infortunato Vecchiato, la nuova carta si chiama Gus Binelli, il baby della nazionale, un ventiduenne inserito dai «prò» di Atlanta nelle ^oro scelte, Jace^do #iombar,ad nella disperazione, il presidente Vinci e 11 boss della Virtus, Porelll. Solo Bianchini trova stimoli da questa convocazione: •Binelli, scelto al secondo giro, non è carne da macello per i rimbalzi, come il bulgaro Glouckov, ma un talento tecnico, il riconoscimento che il basket italiano ha un lungo di classe. E noi non dobbiamo aver paura di avere elementi cosi orari; dobbiamo semmai preoccuparci di regolamentare i rapporti con la NBA, arrivare al basket open. Guido Ercole

Luoghi citati: Atene, Atlanta, Bologna, Italia, Jugoslavia, Madrid, Spagna, Stoccarda