Vita di Mozart è ardua impresa di Ugo Buzzolan

Vita di Mozart è ardua impresa Raiuno da martedì: 6 puntate Vita di Mozart è ardua impresa Gran momento della musica In tv. L'altra sera, comunque lo si voglia giudicare, il mastodontico programma su Raiuno La notte della musica nel solstizio d'estate — realizzato da quello specialista delle imprese •impossibili» che è Andrea Andermann — conteneva momenti di alta suggestione dove la musica diventava grande spettacolo coinvolgente. Dopodomani, ancora su Raiuno, un'altra serata musicale, tutta dedicata a Mozart. 81 comincerà con la prima delle sei puntate di uno sceneggiato di produzione francese in collaborazione con la tv italiana, tedesca, ungherese e spagnola, dal titolo semplice, esplicativo e impegnativo: Mozart, con la regia di Marcel Bluwal che è anche sceneggiatore assieme a Beatrice Rubinstein mentre i dialoghi sono stati affidati al commediografo Pellcien Marceau. Dicevo un attimo fa delle iniziative da capogiro di Andermann. Ma qui la faccenda è ben più difficile, qui si tratta di. offrire per sei settimane l'ordinato racconto in Immagini della vita e del genio di Mozart; non un episodio, non uno scorcio anche ampio della sua breve esistenza e della sua immensa attività, ma • tutto Mozart- dalla culla alla tomba, il che può tradursi in un kolossal presuntuosissimo, o in un trombonesco fumetto, o in un dotto collage di documenti a scopi didascalici. Un giudizio fondato su questo Mozart lo si potrà dare solo più avanti. La puntata in onda dopodomani è poca cosa rispetto all'imponenza dell'insieme e al nodi cruciali mozartiani — vicende personali e opere — che ci aspettano. Tuttavia sin dall'esordio lo sceneggiato ha l'aria di configurarsi quale dignitoso compromesso tra le necessità dello spettacolo, cioè del 'romanzo del genio-, e un certo accurato quadro pieno di buona volontà sulla situazione dell'epoca. I puristi, diclamo, stringeranno i denti davanti alle sequenze del piccolo prodigio, bello e appena uscito dal parrucchiere, che al termine di un viaggio massacrante squittisce • Voglio suonare, non sono stanco!', o che in presenza di un salotto mondano, ciarlante mentre lui suona, sibila «Odio questa gente...., o che di-notte si alza in fretta dal letto per comporre una sonata e 11 padre In camicia, estasiato, torna dalla madre e le dice più o meno 'Siamo a posto, nostro figlio è un genio-. Appunto, un'Impresa sovrumana riuscire a rendere la nascita artistica di Mozart fanciullo. Forse, dico forse, ci sarebbe voluto un regista di estro fantasioso e visionario (Ken Russell per Ciaikovskij ne 'L'altra faccia dell'amore', Forman per lo stesso Mozart in •Amadeus') che avesse dato al ritratto un'impronta fortemente personale, e che non si fosse attenuto, come qui, all'utopica dimensione di una ricostruzione 'realistica.. Nonostante ciò, da apprezzare nell'esordio il tentativo di far capire quanto fosse grama la vita di molti musicisti nel '700, disprezzati dai gaglioffi, strapazzati dai potenti che li consideravano poco più che servitori, sempre In lotta tra loro per un posto fisso, e soffocati da un clima di ossequio e sottomissione; e da apprezzare anche l'abbozzo della figura del padre Leopoldo, abile, intrigante, maestro severo e sfruttatore Infaticabile del figlio. Tutto questo è prospettato e accennato con diligenza, ma per ora senza grinta. Al termine di ogni puntata, musica di Mozart (stavolta un atto de «Le nozze di Figaro., direttore Riccardo Muti), e non vorrei che questa fosse la parte migliore della serata. Ugo Buzzolan