De Benedetti gestirà la Valeo

De Benedetti gestirà la Valeo Chiusa con successo la battaglia per la multinazionale francese De Benedetti gestirà la Valeo Determinante l'alleanza con l'industriale siderurgico Seillieres - Aumento di capitale in autunno MILANO — Carlo De Benedetti è uscito vincitore dalla battaglia in Francia per la Valeo, multinazionale della componentistica con un giro d'affari di 2500 miliardi. Per concludere l'affare, ha giocato una carta prestigiosa: l'alleanza con la Cglp che fa capo a Seillieres, erede della famiglia Vender, importanti siderurgici della Lorena. La Cgip entrerà nella Valeo con una quota del 10% attraverso un'operazione sul capitale a lei riservata, che sarà sottoscritta con l'apporto delle attività della componentistica automobilistica delle Allevard Industries, gruppo controllato dalla Cgip che manterrà invece per sé attività ferroviarie e lavorazioni metalliche. L'autorevolezza di Seillieres, che garantirà ai francesi una presenza industriale nazionale nella Valeo, è dunque riuscita a superare 1 veti governativi che avevano nell'aprile scorso impedito al presidente dell'Olivetti di lanciare un'Opa sulla società francese per portare la sua quota dal 19% al 35%. De Benedetti si è però impegnato a mantenere la sua partecipazione, che già oggi è quella di maggioranza relativa, al di sotto del 30% del capitale Valeo mentre gli altri soci, cne oltre a Cgip sono Compagnie Pinancière de Suez (4%), Uap (Union des Assurances de Paris con 11 4%) e la Caisse des Dépots con il 3%, dovranno mantenere una partecipazione complessiva superiore a quella Cir. E' già previsto che la Cir porterà la propria quota fino al massimo consentito in occasione del prossimo aumento di capitale del gruppo francese che verrà deciso a settembre, e questo sarà possibile poiché in quell'occasione la Cgip rinuncerà ad alcuni diritti di sua spettanza. Per questa parte dell'accordo che si riferisce alla ripartizione delle quote societarie, è stata fissata come data di scadenza il 31 dicembre 1990. La gestione industriale della Valeo verrà affidata alla finanziaria italiana la quale, come è scritto nel comunicato, • definirà con la direzione della società le strategie industriali, commerciali, fi namiarie*. n consiglio d'amministrazione sarà cosi composto: quattro rappresentanti Cir, quattro degli altri soci e quattro •personalità francesi», mentre l'attuale presidente del gruppo, Boisson, lascerà l'azienda a fine anno. Tutti questi accordi sono stati oggetto di una sorta di patto che è già stato sot¬ toscritto a Parigi dai cinque azionisti. Esso dovrà ora passare al vaglio dei consigli delle singole società e delle assemblee generali della Cgip e Allevard per la parte che riguarda l'apporto del settore componenti auto alla Valeo. SI conclude cosi una vicenda cominciata all'inizio di quest'anno, quando il presidente dell'Olivetti ha annunciato di avere acquistato 1119% della Valeo rilevando un 7% dall'Inglese Lucas e rastrellando altri titoli sul mercato, un'operazione valutata intorno ai 120 miliardi. Al momento del primo annuncio De Benedetti aveva lasciato intendere di avere già prelazioni su altre quote. Poi la guerra messa in atto contro di lui dal presidente della Valeo aveva mandato all'aria alcune intese già programmate, e impedito il lancio dell'Opa sul mercato. Ora, alleandosi con gli altri quattro azionisti importanti. De Benedetti è riuscito a sciogliere il nodo, e a prendere in mano il gigante della componentistica. 2500 miliardi di fatturato, 28 mila dipendenti, 110 stabilimenti In 16 Paesi (Europa, Usa, Africa, Giappone e America Latina).

Persone citate: Carlo De Benedetti, De Benedetti

Luoghi citati: Africa, America Latina, Europa, Francia, Giappone, Milano, Parigi, Usa