Bravi solo a dribblare i tifosi di Franco Badolato

Bravi solo a dribblare i tifosi «Fuga» dei nostri alla Malpensa: niente pomodori, ma fischi e insulti Bravi solo a dribblare i tifosi OAL NOSTRO INVIATO MILANO — L'esteso parcheggio antistante l'aeroporto della Malpensa non è diventato la «piazza d'Armi» teatro di accesa contestazione agli azzurri. Nessuno ha lanciato pomodori o uova marce quando ieri alle 9,30 sono atterrati i reduci della spedizione messicana. L'unico vero inconveniente arrecato dal rientro della nostra Nazionale è stato una paralisi pressoché completa della sala arrivi. Senz'altro più disagi aveva creato giovedì mattina il blocco totale attuato per l'arrivo dagli Usa dell'estradato Pazienza. Le misure precauzionali attuate fin dall'alba dalle forze dell'orbine (posto di blocco all'altezza del casello di entrata all'aeroporto) hanno ridimensionato al ruolo di macchiette perfino chi — forse 300 persone nel momento di maggior ressa — ha sfidato l'indifferenza generale per accogliere con qualche fischio e timido rimprovero la pattuglia azzurra. Alle 8,30, un'ora prima dell'atterraggio del Jumbo Alitalia (in ritardo di 26 minuti), s'è anche levato in volo un elicottero della polizia. Addirittura, mentre Bearzot scendeva per primo, da solo, la scaletta anteriore del jet. qualcuno ha creduto che il velivolo, posatosi sulla pista accanto all'aeromobile, potesse servire a portare lontano 11 tecnico della Nazionale. Ma l'ipotesi è presto svanita, del resto eccessiva sarebbe stata la precauzione rispetto alla provocazione esterna. Fuori infatti, dopo un breve corteo alle spalle dell'unico striscione violento .L'Italia vi vomita-, la gente s'è divisa. C'è chi ha scelto comunque di avvicinare all'uscita dell'aerostazione Bearzot e i suoi giocatori chi, invece, ha atteso che il corteo di auto si allontanasse per «vedere» la fuga o presunta tale da un luogo che tutti speravano di affollare fra dieci giorni dopo un trionfo simile a quello di Spagna. Cosi, mentre De Gaudio, dirigente addetto alle pubbliche relazioni, spiegava che tecnico e giocatori avevano già parlato a lungo durante il viaggio da New York a Milano, la folla di cronisti, fotografi e curiosi rendeva imperforabile l'uscita principale dalla quale «sbucavano» Maldini, Vierchowod e pochi altri. I più, tra cui Bearzot, Zoff, i giocatori della Juventus (che la società aveva mandato a prendere con tre auto da Torino), quelli dell'Inter, Bagni e Galli, si allontanavano usando una seconda uscita. Trecento metri più in là. oltre la barriera, la postazione degli pseudo contestatori (quelli dell'.Italia vi vomita-) si è rivelata divisa in più partiti. Al punto che abbiamo vi sto un altro striscione che diceva .Grazie Spillo.. Al passaggio delle auto con gli azzurri, quasi tutti accompagnati da mogli, fidanzate o genitori, alcuni ragazzini non hanno rinunciato ad applaudire e sventolare un paio di bandiere tricolori. Invece Galli s'è beccato un paio di pirla- e Beppe Baresi (in auto con il fratello Franco) s'è sentito chiedere: -Dov'è Platini?.. Il più sfortunato di tutti, però, è stato il piccolo Galderisi. Non solo non è riuscito a trovare la soddisfazione di un gol in Messico, ha pure rischiato di non ritrovare più il suo bagaglio. Quando si è allontanato sotto scorta di polizia già tutti i compagni se n'erano andati e la gente l'ha riconosciuto, l'ha insultato anche per la magra figura messicana. Ma a settembre sicuramente tutti lo applaudiranno a S. Siro. Franco Badolato

Persone citate: Bearzot, Beppe Baresi, De Gaudio, Galderisi, Galli, Maldini, Vierchowod, Zoff

Luoghi citati: Italia, Messico, Milano, New York, Spagna, Torino, Usa