A Cornigliano arrivano i privati

A Cornigliano arrivano i privati Accordo quasi fatto con la Nuova Italsider; l'intesa sarà firmata lunedì A Cornigliano arrivano i privati MILANO — Accordo fatto tra imprenditori siderurgici pubblici e privati per Cornigliano. L'intesa, raggiunta l'altra sera a Milano al termine di una riunione cui hanno partecipato l'amministratore delegato della Finsider Sergio Magliola, quello dell'Italslder Sergio Noce, Emilio Riva e un rappresentante di Lucchini, verrà siglata lunedi prossimo a Genova presso la sede della Nuova Italsider. Secondo quanto riferiscono fonti bene Informate degli ambienti siderurgici, con l'incontro di giovedì notte e stato sciolto l'ultimo nodo di una difficile trattativa che ha visto le parti impegnate per quasi due anni: quello re¬ lativo alle quote di produzione che i tre soci privati si impegnano a ritirare dallo stabilimento ligure. Riva, Leali e Lucchini acquisteranno blumi e billette (semilavorati per prodotti lunghi) in quantitativi proporzionali alla loro partecipazione al capitale del Cogea. 11 consorzio nato per gestire l'ex area a caldo di Cornigliano. Attualmente la produzione è di circa 700 mila tonnellate all'anno, e a fine dell'87 dovrebbe raggiungere un milione di tonnellate. E' stata quindi abbandonata l'idea di costituire una società commerciale incaricata di vendere parte della produzione in Italia e all'estera Più facile è stato trovare l'intesa sull'assetto proprietario del Cogea, che oggi fa capo alla nuova Italsider per l'80%, mentre la Deltaslder (sempre del gruppo Iri-Finsider) ne possiede 11 6%. Rivoltisi all'ex commissario all'Industria della Cee Etienne Davignon per un arbitrato, pubblici e privati ne hanno accettato il «lodo» che fissa in 280 miliardi li valore provvisorio degli impianti, rivedibile però nel 1988 in base alla redditività dello stabilimento in questi due anni. L'accordo prevede che a Riva, Leali e Lucchini vada in una prima fase il 40% del Cogea, con quote del 16% per Riva, del 15% oer Leali e del 9% per il presidente della Confindustria. Nel 1988 i tre imprenditori privati raggiungeranno la maggioranza con il 61%, mentre un altro 19% andrà ad altri tre privati: Regis (11%), Sassone e BelliCini. L'accordo per la privatizzazione di Cornigliano apre adesso l'accesso per Riva, Leali e Lucchini ad aiuti pubblici per 72 miliardi, già depositati presso il Mediocredito Centrale. Tali aiuti, che dovranno essere erogati entro la fine di luglio, pena la decadenza, sono stati stanziati per lo smantellamento di capacità produttive e devono essere finalizzati al reinvestimento nel settore side rurgico.

Luoghi citati: Genova, Italia, Milano