Più sorvegliato di Sindona di Claudio Cerasuolo

Più sorvegliato di Sindona Più sorvegliato di Sindona Tre telecamere e controlli a vista notte e giorno per la cella nel carcere di Torino TORINO — Un po' frastornato dal viaggio New YorkMalpensa e dal cambiamento di fuso orario. Francesco Pazienza avrebbe dormito fino a tardi ieri mattina, ma alle 8 in punto è stato svegliato dalla squadra degli imbianchini che sta rinfrescando il braccio speciale delle Nuove, dieci celle, cinque per parte, che si affacciano sull'ampio corridoio al piano terreno di un edificio separato dal resto del carcere. Assieme alla colazione, croissant e caffè, gli è stata recapitata una pila di giornali che il faccendiere aveva ordinato fin dalla sera prima, al suo arrivo a Torino. Abituato al confortevole carcere del Metropolitan Correctional Center di Manhattan, di cui è stato ospite per quindici mesi, Pazienza ha dovuto accettare un ambiente molto più spartano: i quattro metri per cinque della cella n. 3, la stessa che aveva ospitato nel novembre scorso Magied Al Molqi, il capo del commando palestinese della «Achille Lauro». L'arredamento è ridotto all'essenziale, una branda, un tavolo e un armadietto per gli effetti personali, un tv-color, servizi Igienici senza separé. n direttore generale degli Istituti di prevenzione e pena Nicolò Amato, ha scelto le Nuove come prima destinazione dell'imputato eccellen¬ te. Tra quelli considerati sicuri, è il carcere più vicino a Milano (Pazienza è stato estradato dagli Stati Uniti per concorso nella bancarotta del Banco Ambrosiano ed è dunque a disposizione dei magistrati milanesi) ed offre maggiori garanzie di quello di Voghera, dove è avvenuta la misteriosa morte per cianuro di Michele Sindona. Tre telecamere inquadrano 24 ore su 24 la cella di Pazienza, cinque agenti sono di guardia nel braccio speciale. Calcolando i tre turni di guardia e l'operatore al monitor, il servizio di vigilanza speciale impegna 18 uomini al giorno. La detenzione del faccendiere ha creato non pochi problemi alla direzione del carcere, particolarmente affollato in questi giorni: 1400 detenuti con un organico di 300 agenti di custodia. Altre cento guardie carcerarie sono nel nuovo carcere delle Vallette, che ospita poche decine di detenuti che lavorano. Ha dichiarato il direttore Giuseppe Surace: •All'occorrenza chiederemo altro personale o utilizzerò qualcuno degli agenti del carcere delle Vallette». Tutto quello che arriva dall'esterno è controllato minuziosamente, a cominciare da cibi e bevande. Il pasto di mezzogiorno ieri è stato preparato nelle cucine delle Nuove: pasta asciutta e bi¬ stecca, servite in confezioni sigillate, aperte davanti a Pazienza da uno dei custodi. Se la sua detenzione dovesse protrarsi a lungo, non è escluso che venga approntata una cucina da campo nello stesso braccio per semplificare i controlli. Una bottiglia di «Dolcetto» dello spaccio (i liquori non sono permessi, mentre è consentita una ra- zione di mezzo litro di vino a pasto) sarebbe stata assaggiata dallo stesso agente che la mattina aveva sorseggiato una tazza di caffè del bricco della colazione: -E' buono, qui non lo fate "allungato"», ha commentato con un sorriso ironico il faccendiere, chiara allusione al caffè al cianuro di Sindona. Il direttore delle Nuove, Giuseppe Surace, nel corso della giornata si è affacciato un paio di volte nel braccio speciale, trattenendosi a scambiare qualche battuta con il detenuto che sembra fiducioso nelle misure di sicurezza disposte per tutelare la sua incolumità. Quando r,on legge o non guarda la televisione, Pazienza si mette al tavolino e comincia a sfogliare e a rileggere le sue carte: una valigetta piena zeppa di documenti. Intervistato per telefono poche ore prima della partenza dal carcere di Manhattan (alle Nuove, niente telefono, l'isolamento è totale), il faccendiere aveva dichiarato: • Ho un dossier di 12 mila pagine. Voglio raccontare tutto ai giudici italiani, della giustizia americana non mi fido, è una buffonata-. Un desiderio che sarà presto esaudito: martedì prossimo i giudici milanesi saranno a Torino per raccogliere la sua prima deposizione. Claudio Cerasuolo

Persone citate: Achille Lauro, Francesco Pazienza, Giuseppe Surace, Magied Al Molqi, Michele Sindona, Nicolò Amato, Sindona

Luoghi citati: Manhattan, Milano, Stati Uniti, Torino, Voghera