Andrei, un peso polemico
Andrei, un peso polemica ATLETICA Male gli sprinter contro tedeschi e magiari a Milano Andrei, un peso polemica L'olimpionico rinnova le proteste per le accuse di doping - Doppiette azzurre nel lungo e sui 10.000 DAL NOSTRO INVIATO MILANO — Le belle doppiette di Nicosla-Antibo sui 10 mila e di Evangelisti-Secchi nel lungo, il successo di Andrei nel peso, unitamente a qualche buona prestazione del «numeri due» azzurri, tiene a galla la formazione italiana al termine della prima giornata del triangolare contro tedeschi e ungheresi. Oli applausi maggiori sono stati per 11 duo Nicosla-Antibo che, pur su ritmi non travolgenti, ha comunque fatto 11 vuoto dopo cinque chilometri per poi presentarsi sul traguardo mano nella mano e concludere appaiati la gara (29'21"86). Quasi contemporaneamente il ventottenne modenese Fabrizio Secchi recitava il ruolo di ottima spalla per Evangelisti (7,97, su una pedana pur sorda come quella dell'Arena per il primatista italiano) ottenendo il proprio limite personale con 7,89. Senza problemi Alessandro Andrei, ancora vicino ai 21 metri con una punta a 20,73. Il campione olimpico vive semmai giorni meno facili fuori dalle pedane per un periodo, per cosi dire, di rigetto sul quale preferisce non pronunciarsi. E' nel suo carattere cercare di evitare le polemiche ed in ogni caso c'è un preciso ■invito» federale a comportarsi in un certo modo. All'origine di tutto il coinvolgimento nelle ipotesi di doping avanzate qualche mese fa da personaggi che pur fanno parte del mondo atletico. •Sono cose che feriscono, che fanno male, osserva il tecnico del fiorentino, Roberto Piga. Poi aggiunge: -Non a caso stiamo cercando gare all'estero: vogliamo manifestazioni nelle quali si effettuino i controlli antidoping, affinché l risultati ottenuti abbiano questo conforto. -D'altronde non lo dico certo adesso per la prima volta, ma in vista delle grandi manifestazioni noi saremmo dell'idea che ■ le iscrizioni alla gara si facessero con otto mesi di anticipo e da quel momento, ogni 30 giorni, gli atleti si sottoponessero a dei con- frolli. In questo modo fugheremmo i sospetti, giustificati 0 meno che siano.. il discorso va oltre le parole. Certe prestazioni degli atleti tedesco-orientali stupiscono, lasciano quasi annichiliti. -Hanno davvero trovato una generazione di colossi, sorride Piga, pensando soprattutto al pesista Timmermann ed al neoprimatista mondiale de! disco, Schultz. -Certo, i loro miglioramenti proiettano le specialità in nuove dimensioni. Ed è pesante da digerire per chi, solo cercando di migliorare la tecnica, si sfo'za di guadagnare qualche centimetro..... Polemica aperta, dunque. Lasciamo alle prossime gare il compito di dirci qualcosa di preciso, specie ai campionati europei in programma a Stoccarda a fine agosto, visti 1 precedenti di atleti clamorosamente al di sotto delle loro abituali performances in occasione di queste manifestazioni dove i controlli sono molto rigidi. Certo che, di essere della forza dei tedesconi, ha dato prova anche •l'occidentale» Tafelmaler, vecchia e qualificata conoscenza del giavellotto che anche con il nuovo attrezzo (nuovo nel senso che ne è stato spostato di 4 centimetri il baricentro per diminuirne la gittata) ha dato saggio della propria classe arrivando a 81,10, un paio di metri abbondanti al di sotto dell'attuale top del sovietico Yevsukov (83,68). Le gare di corsa, accanto alla delusione di un Pavoni lontano da una dimensione accettabile (appena 4° in 10"58) nei 100 vinti dall'ungherese Kovacs (10"35) e al l'ormai cronica crisi dei 400 (dove si è fatto ammirare il solito Skamrahl in 4S"98), interessanti indicazioni sono venute soprattutto da Carchesio, autore di una bellissima volata n»l 3000 siepi (8'29"14), che solo per un soffio non è riuscito a superare il tedesco Relner Scharz (8'29"11). Anche Barsotti (2° negli 800 in l'47"01) ha, chiuso molto bene dietro ai tedesco Braun (l'46"41), méHtre Bertocchi nei 110 hs ha ottenuto il primato personale (13"85) alle spalle dell'ungherese Bakos (13' 79) e dell'altro azzurro Fontecchio (13"84). Note dolenti invece per la staffetta veloce che è «saltata» al terzo cambio tra Lazzazzera e Pavoni. Giorgio Barberis Alessandro Andrei Programma della seconda serata (fra parentesi i nomi degli italiani in gara) — Ore 19: martello (Serrani, Zanelle»; 20.20: km 10 di marcia (Damilano, Mattioli) e triplo (Badinelll. Chaliancin); 21: alto (Pagani. Davito); 21,10: 400 hs (Cosi, Locci); 21,20: 200 (Pavoni, Bongiorni), disco (Martino, Roccabella); 21,30: 1500 (Mei, Lambruschini); 21,40: 5000 (Cova, Panetta); 22,15: staffetta 4x400.
Luoghi citati: Fontecchio, Milano, Stoccarda
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