Baglioni, un assolo con sedici tastiere

Bagliori, un assolo con sedici tastiere Parla il musicista, che per la prima volta senza band debutta ufficialmente stasera a Torino Bagliori, un assolo con sedici tastiere TORINO — Claudio Baglloni canta e suona da solo per la prima volta dopo tanti anni di successo in salita. Dice che finora gli era successo per occasioni casalinghe, in pubblico mai. Perfezionista com'è, ha fatto qualche concerto di prova, quasi clandestino, raccogliendo, ovvio, migliala di fans: «La prima volta, a Lecce in maggio, ero in uno stato di rimbambimento, su quel palco da orchestra ma con nessuno sopra. Imbarazzante •■ Stasera con Radioflash, allo stadio di Torino (per entrare nel campo, di rigore le scarpe da tennis), c'è il debutto ufficiale della tournée negli stadi di alcune grandi città italiane. In verità, dice pure, -questa non è una tournée, ma un rimettermi in giro con un pizzico di avventura e avventatezza, per smantellare la routine e le lagne che si sentono sulla musica-. L'avventura è assai sofisticata, e vale la pena spiegare ciò che avviene sull'enorme palco. Ci sono sedici tastiere collegate fra loro e con il mixer. Baglioni ne suona per forza una sola, ma quel suono viene ripetuto da tutte le altre, esaltando una nota, un sentimento, un arrangiamento. La stessa cosa avviene quando il divino Claudio imbraccia la chitarra. Il suo unico interlocutore è Pasquale Mlnieri che al mixer coordina le tastiere, una specie di direttore d'orchestra Anni Ottanta: Minieri ci tiene molto a precisare che niente è preregistrato o memorizzato, ma tutto avviene secondo l'umore del momento. 'E' un "work in progress" — spiega Claudio — mi aiutano soltanto due batterie elettroniche, perché quelle proprio non le potrei suonare-, E pensare che tutto è cominciato in modo soffice, in tre mesi di silenzio casalingo invernale che gli hanno acceso la voglia di suonare. -Mi sono messo a pensare alle mie canzoni, a com'erano nate, volevo riaffezionarmi ad alcune, riavvicinarmi ad altre che sono state una fortuna f— ma mi hanno segnato. Dev'essere l'età. In fin dei conti, finora ho sempre scritto e suonicchiato, in realtà suonavano gli altri-. Il primo progetto era un concerto acustico: -Mi dicevo: da solo faccio una storia di me. E tutti mi hanno detto subito che ero matto, ma è prevalso l'istinto-. Si è messo a provare al pianoforte, si è accorto che mancavano delle sfumature : -Poco alla volta, in casa sono arrivate più tastiere, più chitarre-. E Paoletta, la moglie. è fuggita con il bambino? -No, mi ha aiutato, come sempre-. Adesso, alla vigilia di questa manciata di concerti, libero dai doveri della promozione d'un nuovo disco, va all'avventura, e dice di sentirsi • un navigatore solitario, in uno spettacolo che finalmen te è proprio un concerto-. Lo show dura quasi tre ore, e anche questo è normale per un maratoneta come lui. «Afa si tenta di diventare eroi' ribatte forse scherzando. Però superato il milione di copie vendute dell'Lp La vita è adesso, battuti tutti 1 record di presenze nei concerti dell'85, con sette ristampe del suo libro di parole e fotografie che vanta innumerevoli tentativi d'imitazione, l'eroe degli adolescenti, il cantore di sentimenti che paiono toccare da vicino tanti cuori, il campione della nuova melodia all'italiana, non si sente un poco ingombrante, un poco -troppo»? 'In verità, sono terrorizzato. Chissà che questi concerti solitari non siano una maniera per spezzare tutto questo'. m> ven La tournée di Baglioni prosegue stasera a Brescia, U 24 a Genova, 11 26 a Firenze, l'I luglio a Milano San Siro, il 4 al Flaminio di Roma.

Persone citate: Baglioni, Minieri

Luoghi citati: Brescia, Firenze, Genova, Lecce, Milano, Roma, Torino