Nasce il partito del fumo di Guido Rampoldi

Nasce il partito del fumo In Parlamento si prepara l'opposizione alla nuova legge Nasce il partito del fumo Nel fronte per la sigaretta 350 mila produttori di tabacco e 61 mila rivenditori so il plauso del Nobel Renato Dulbecco, il ministro della Sanità ieri ha detto di attendersi 'difficoltà' nell'iter di approvazione di un testo che gli appare perfino troppo mite rispetto alla bozza che aveva presentato al governo l'Ho dovuto addolcire il provvedimento — ha spiegato — per evitare il rischio di una totale inosservanza dei divieti se questi fossero stati troppo severi'). Ma nessun'altra concessione sarà fatta, e anzi Degan ieri ha ventilato «un provvedimento immediato, ad esempio un decreto del presidente della Repubblica' per porre le norme anti-fumo al sicuro dalle imboscate dei franchi tiratori. Non solo abitudini personali, ma anche interessi concreti si frappongono tra le in tenzioni di Degan e la loro realizzazione. I produttori di tabacco sono 350 mila, i rivenditori 61 mila, i dipendenti dei Monopoli di Stato 15 mila. Da sola l'azienda dei Monopoli (controlla il 60 per cento del mercato) garantisce all'erario un gettito di 6 mila miliardi l'anno per imposte sulle sigarette, che incidono sul prezzo nella misura del 70 per cento. E si sostiene che proprio l'industria italiana sarà penalizzata rispetto alle multinazionali estere: que ste, disponendo di una tecnologia agguerrita, sarebbero più attrezzate a rispondere alla domanda di sigarette leggere e ultra-leggere. Ma ai Monopoli per adesso non c'è soverchia preoccupazione. Il vertice aziendale si ROMA — Lobby dei tabacchi, partito dei fumatori: quali che siano gli interessi che vi confluiscono, il movimento d'opposizione al progetto Degan già si sta organizzando, anche in Parlamento, dove è cominciata la conta dei possibili consensi, individuati in base alla consuetudine alla sigaretta. Misasl, per esemplo, accreditato di due pacchetti al giorno, e il comunista Sega, il missino Arpini, il socialdemocratico Cuoiati, il de Resini. Vlsco della Sinistra indipendente, e poi Mamml, forse il più tiepido nel governo verso il disegno di legge. Ma per primo c'è il de Renzo Patria, deputato di Alessandria, relatore in commissione Finanze di tutti 1 progetti sui monopoli, ovviamente fumatore accani to e soprattutto acclamato protagonista nelle recenti as semblee della Federazione tabaccai, che ha trascinato all'applauso con un concetto di solito riservato a cause degne: libertà. Libertà di fumo naturalmente. Sulla carta è una partita persa. I disegni di legge anti fumo firmati dai capigruppo della maggioranza, dal pei al msi, sembrano attestare un generale orientamento. E anche nelle Camere 1 fumatori sono in minoranza, come del resto nel Paese: 16 milioni contro 44. Ma Patria non dispera: «Non credo che il progetto avrà vita facile', promette. Non lo crede neppure Costante Degan. Ad un convegno sull'Aids, dove ha riscos¬ conforta ricordando che i divieti varati nel 1975 (niente fumo nei cinema) non ebbero alcun effetto sul mercato. E i rigorismi praticati in materia dagli Usa hanno prodotto una flessione di appena l'uno per cento. Ma nel Regno Unito sei anni di propaganda anti-fumo, tra il '79 e l'85, hanno ridotto di un quinto le vendite. Visentini, che in qualità di ministro delle Finanze è anche presidente dei Monopoli, si è rimesso alle decisioni del ministero della Sanità. Resta l'incongruenza di uno Stato che produce sigarette e divieti sulle sigarette. «Non è affatto un paradosso', sostiene Ouido Zaccardi, portavoce dei Monopoli, spiegandosi attraverso una tesi all'apparenza spericolata: l'azienda, assicura, non ha puri scopi di lucro, ma produce «a fini sanitari'. Nel senso che per ciascuna delle tre fasce di nocività, misurate in base al contenuto di condensato e di nicotina, i Monopoli offrono un prodotto meno dannoso I tabaccai sono assai meno sereni. Ivo Tolu, presidente della Fit. risale all'Unità d'Italia per difendere il prestigio «storico» della categoria: •Serviamo lo Stato da 120 anni, ed ecco che adesso quasi ci criminalizzano'. E Antonio Filiteanu, segretario del sindacato tabaccai, invita Degan a riservare i suol fervori a rimettere ordine nel caos sanitario. Guido Rampoldi (Altri servizi a pag. 7)

Luoghi citati: Alessandria, Italia, Regno Unito, Usa