Canè si è guadagnato un posto nella Davis

Cane si è guadagnato un posto nella Davis TENNIS II et Panaria deve prenderne atto Cane si è guadagnato un posto nella Davis •Squadra che vince non si tocca'. Era questa la risposta-slogan del et Adriano Panatta a chi gli proponeva la convocazione di Paolino -la peste» Cane per la squadra azzurra di Coppa Davis in vista del match con la Svezia a Bastad dal 18 al 20 luglio. Questa risposta arrivava al Foro Italico durante gli internazionali d'Italia ed 11 ventunenne bolognese alternando prodezze ed Imprecazioni a stento trattenute stava per battere il cecoslovacco Tomasz Smid nei sedicesimi. Al turno successivo Cane si arrendeva al campione del mondo Ivan Lendl, pur tenendo il campo cori dignità. Dopo Roma, Cane ha disertato Parigi. La sua posizione di classifica non gli permetteva di essere direttamente ammesso in tabellone e piuttosto che affrontare l'incerta awsntura deUe qualificazioni ha preferito la •wild card» offertagli dagli organizzatori del torneo di Firenze dove si è ben difeso. Poi la settimana scorsa ha compiuto l'esame di maturità nella sua città, raggiungendo la finale di quel torneo Grand Prix dove ha perso solo contro l'argentino Martin Jalte, tennista rampante piuttosto valido sui campi in terra che lo sopravanza nettamente nelle classifiche mondiali. Jaite staziona fra i primi venti del mondo, mentre l'italiano ha iniziato 11 torneo intorno al 130° posto. Alla finale Cane è giunto dopo aver superato nell'ordine I connazionali Aprili e Claudio Panatta, l'uruguaiano Perez ed il messicano Maciel. Facile il primo ostacolo ma ardui gli altri, visto che con Claudio (artefice di un buon risultato contro Agenor al primo turno) non corre più buon sangue ed i due latinoamericani sono giocatori di grande temperamento, con (superiore esperienza e miglior classifica. In finale Cane si è arreso solo al terzo set, tradito dal servizio e dal la fatica sostenuta per raggiungere l'ultimo traguardo. Ma con grinta, dopo aver perso la finale del .singolare. trovava poi la carica per riscattarsi vincendo 11 torneo di doppio al fianco di Simone Colombo che da parte sua si era ben difeso in singolare battendo i quotati Arguello ed Arraya prima di cedere allo svedese Kent Carlsson. Alla luce di questi risultati forse giunto per Adriano Panatta 11 momento di rimeditare sul suo slogan romano. Panattino, Cannelloni, Ocleppo e la giovane riserva Pistoiesi hanno ottenuto una importante vittoria nel primo turno di Coppa Davis a Palermo contro il Paraguay, ma da quel giorno i risultati degli azzurri sono stati davvero modesti, specie per quanto riguarda Cancellotti e Panatta, per non parlare di Ocleppo che in mediocre posizione di classifica si accontenta ormai di giocare solo 1 tornei di doppio. QueUo dal 18 al 20 luglio con la Svezia a Bastad è un match chiuso sulla carta a qualsiasi velleità di affermazione azzurra, visto lo strapo¬ tere del tennis svedese anche in questo periodo di surmenage di qualche big. E' dunque l'occasione propizia per far fare esperienza ad un possibile esordiente come Cane, da cui alla luce degli attuali risultati non si potrà prescindere il prossimo anno, quando già al primo turno ci sarà da lottare per non retrocedere in serie B. A Roma capitan Panatta argomentava lo slogan 'Squadra che vince non si tocca» con la giustificazione che riteneva più utile la partecipazione di Cane a qualche contemporaneo torneo del Grand Prix per acquisire esperienza e punti utili per migliorare la classifica. Ma oggi, alla luce degli ultimi risultati, è necessario che il et riveda Insieme al fido Paolo Bertolucci le sue posizioni. Cane a suon di risultati ha dimostrato di non esser più la grande speranza dal carattere impossibile. E' giusto dargli la possibilità di misurarsi anche in Coppa Davis. Rino Cacioppo

Luoghi citati: Arguello, Firenze, Italia, Palermo, Paraguay, Parigi, Roma, Svezia