Brasile bravo e fortunato travolge la Polonia

Brasile bravo e fortunato travolge la Polonia Brasile bravo e fortunato travolge la Polonia Dopo la sconfitta dei polacchi, fuori tutte le formazioni dell'Est Europa - Zmuda, entrato nel finale, eguaglia il record di presenze ai mondiali - La squadra di Santana in quattro partite non ha ancora subito gol - Nei quarti affronterà Francia o Italia DAL NOSTRO INVIATO GUADALAJARA — Un rigore fasullo di Socrates ed un colpo di genio di Josimar hanno aperto la strada al Brasile. Poi è stato facile, i gol sono diventati quattro e la squadra di Tele Santana, bella e anche fortunata, ha finito per trionfare contro la Polonia che pure, in avvio di partita, aveva creato qualche problema ai campioni brasiliani. E cosi il Mundlal ha perso tutte le squadre dell'Est ma ha trovato, ammesso che ce ne fosse bisogno, la sua grande favorita. Il Brasile ci è piaciuto per la capacita, molto europea, di sfruttare gli errori altrui, di attendere con pazienza gli eventi per poi colpire con cinica bravura. Una squadra che tuttavia, a nostro avviso, vive più sulle invenzioni dei singoli che sul valore del complesso, anche se Tele Santana. saggiamente, ha saputo dare ai suoi campioni una inusitata concretezza. Fra i migliori dobbiamo mettere Julio Cesar, gigante della difesa, e Junior. Alemao. Careca ed Edinho, molto abili nello sfruttare gli spazi per il contropiede manovrato. Nei polacchi, bravo Woieyeki. finché ha retto, e solo bravino Boniek che si è sciolto alla distanza con la squadra tutta. L'unico ad essere felice, malgrado la disfatta della sua Polonia, resta dunque Wladislaw Zmuda, mandato in campo a tre minuti dalla fine. Tre minuti che però valgono un record. Il difensore polacco della Cremonese, al suo quarto campionato del mondo, ha eguagliato il primato di presenze al Mundial, 21 partite, raggiungendo in vetta il tedesco Uwe Seeler. In verità sono stati i polac- chi, in avvio, a mostrare più coraggio e concentrazione dei brasiliani, che tocchettavano di fino senza però troppo mordere. Sospinti da Boniek, che agiva molto avanzato, in pratica come terza punta nel tentavlvo di infilare di forza la zona brasiliana, gli uomini di Piechniczek dopo 11' avevano già colpito due volte 1 legni della porta di Carlos. Al 2' con Taraslewicz, una specie di passaggio al centro che nessuno ha toccato e che ha trovato Impreparato assai 11 portiere brasiliano, e all'ir con Karas che da fuori, di controbalzo, ha lasciato partire un missile finito dritto contro la traversa, n tiro era cosi potente che abbiamo sentito il rumore dell'impatto con 11 legno anche dalla tri¬ buna. Sfortuna nera della Polonia, mentre il Brasile in questa fase si è fatto vivo soltanto con un sinistro centrale di Muller parato con somma tranquillità da Mivnarczyk. Al 14' è stato ammonito Dziekanowski per un rude intervento su Alemao, ed il pallino del gioco era sempre In mano ai polacchi anche se i brasiliani, con quella loro aria da scaltri gattoni, stavano in agguato, pronti a colpire di rimessa. Al 26' Muller è stato anticipato in angolo da Mlynarczyk al termine di una bella azione personale e al 30' 11 Brasile è andato in vantaggio. Junior ha lanciato Careca nel corridoio buono, a sinistra, ed 11 centravanti in piena corsa è venuto a con- tatto con Taraslewicz che inseguiva il pallone spalla a spalla con l'avversario. Careca è finito lungo a terra ed il signor Roth ha deciso per il rigore fra lo stupore dei polacchi e anche nostro: non ci è parso che l'Intervento fosse irregolare. Forse gli arbitri, di questi tempi, non sono molto teneri con le squadre dell'Est, basta ricordare il gol in fuorigioco del belga Ceulemans contro l'Unione Sovietica. Socrates comunque e andato sul dischetto. Ha battuto senza rincorsa, fintando il portiere con una specie di passe di danza che secondo noi non era regolare. Siamo dell'opinione che l'arbitro Roth, cosi severo nel fischiare il rigore, avrebbe dovuto esserlo altrettanto nel farlo ripetere. Gol di Socrates. dicevamo, e la partita a questo punto si è fatta pure nervosa e cattiva. Al 32' ammonizione per Smolarek, colpevole di aver colpito Josimar, e al 35' ancora baruffa nell'area polacca, con un grappolo di giocatori ad azzuffarsi come gatti nel sacco e con una scarpa, addirittura, che pioveva in campo dagli spalti. Mentre Junior stava battendo un angolo, Careca è finito a terra fingendo dolore. Diciamo fingendo perché questa è stata anche l'opinione dell'arbitro Roth, che stava a due passi dal brasiliano e lo ha ammonito per simulazione. La Polonia, toccata duro, dentro, dal rigore diciamo cosi regalato al Brasile, si è fatta di nuovo sotto in avvio di ripresa. Ma 1 gattoni di Tele Santana, bravi e pure fortunati, sono andati in gol per la seconda volta al 55'. Tutto merito di Josimar. 11 quale ha inventato un'azione sulla destra, dribbling su Karas, e da posizione angolatissima, meno di due metri dalla linea di fondo, ha infilato Mlynarczyk con un tiro fulminante, un miracolo di precisione e potenza, il magico piede dei maestri di tecnica brasiliani. La Polonia ha accusato il colpo, ha tentato ancora, sempre più delusa, però, sempre più stanca. C'è stata al 61' una bella punizione di Taraslewicz a f il di palo, e al 68' una bellissima rovesciata di Boniek di pochissimo a lato, applausi dagli spalti tutti brasiliani. Al 70', richiesto a gran voce dal pubblico, è entrato Zico al posto di Socrates, al 74' Silas ha sostituito Muller e al 78' Edinho, con la Polonia in ginocchio, ha segnato il terzo gol brasiliano. Molto bello. Careca a Edinho avanzato a sorpresa, dribbling a rientrare fra due avversari e destro vincente nell'angolo basso. Poi, all'83', i gol sono diventati quattro, un trionfo per il Brasile, una punizione in verità troppo severa per la Polonia. Zico ha ricevuto da Careca, appena dentro l'area, ha superato Mlynarczyk in uscita disperata ed il portiere ha avvinghiato l'avversario per il rigore, stavolta, al di sopra di ogni sospetto. Ha tirato Careca. Mlynarczyk ha intuito e deviato ma 11 pallone, beffardo, ha picchiato contro il palo ed è finito nel sacco, molle e lento, dalla parte opposta. Tutto qui, partita finita per tutti ma non per Zmuda, entrato all'87' al posto di Urban soltanto per la personalissima gloria del record. Carlo Coscia m ai» . wsms .* i Guadalajara. Il brasiliano Socrates si svincola dal controllo del polacco Boniek (Tel.) *3 Guadalajara. Josimar, autore del secondo strepitoso gol brasiliano, in un tackle con Ostrowski Brasile-Polonia 4-0 BRASILE: Carlos 6; Josimar 7, Branco 6,5; Edinho 7, Jullo Cesar 7, Junior 7; Muller 6 (74' Silas s. v.), Socrates G (70' Zico), Careca 7, Alemao 7, Elio 6. POLONIA: Mlynarciyk 6,5; Prsybys 6 (60* Furto» 6), Ostrowski 6; Majewski 5,5, Wojclcki 7, Urban 5,5 <87' Zmuda s.v.); Taraslewicz 6, Karas G. Dxiekanowski 5,5, Boniek 6,5, Smolarek 6. Arbitro: Roth (Germania O.) 5,5. Reti: 30' Socrates rig., 55' Josimar, 78' Edinho, 83' Careca rig.