In carcere l'ex presidente lacp di Carlo Costanzo

In carcere l'ex presidente lacp La bufera giudiztaria travoige i vertici dell'lstituffo case popolari In carcere l'ex presidente lacp Con Cario Bosco, socialista, arrestati il vicepresidente Carlo Costanzo (espulso dal pei) e l'ingegnere capo dell'ufficio tecnico, Rocco Coirò - Avrebbero preteso tangenti dalle imprese, spiegando che erano destinate al finanziamento di partiti e di uomini politici L'Inchiesta giudiziaria sullo lacp ha raggiunto i vertici dell'Istituto. All'alba di ieri dopo settimane di indagini, nuovo blitz dei carabinieri della compagnia San Carlo. Le manette questa volta sono scattate al polsi dei politici: l'ex presidente dell'Istituto autonomo case popolari, il socialista Carlo Bosco, 49 anni, via Gorizia 48, e l'ex vicepresidente Carlo Costanza già espulso dal partito comunista, via Boglno 4. L'accusa, contestata nell'ordine di cattura, è di concussione in concorso con l'ex assessore all'edilizia, Alessio, e con il suo segretario, Boninsegni: per concedere lavori avrebbero chiesto a varie imprese denaro destinato «al psi e alla campagna elettorale di Alessio». Assieme a loro, sempre per concussione, è stato arrestato il capo dell'ufficio tecnico ancora in servizio, ring. Rocco Coirò, 47 anni, via Donizettl 2. Questa l'ultima pagina dell'inchiesta condotta dal magistrato, dott. Stella Caminiti, in collaborazione con i capitani Pasquale Muggeo e Maurizio Dell! Santi. Eseguiti dai carabinieri anche 5 ordini di accompagnamento nei confronti di imprenditori: Gianni Ferrerò, 38 anni, via Susa 14, socio nella Tst e titolare della Tridente; Pasquale Oiove, 48 anni, titolare della Termel; Vincenzo Truglio, 39 anni, via Passo del Brennero 4, socio della Tst e titolare della Piramide; Pasquale Di Giglio. 35 anni, Moncalieri, strada Stupinigi 18, e Giuseppe Romanetto, 40 anni, Brandizzo. via f IH Sussetto 3, socio della Tst. Per i cinque amministratori il provvedimento parla di concorso in interesse privato in atti d'ufficio. La dott. Caminiti li ha già interrogati. Tra i soci delle ditte, che lavoravano assiduamente per lo lacp, sembra figurassero in modo palese o occulto Costanzo e Coirò: di qui i sospetti di agevolazioni per queste ditte nell'affidamento dei lavori. Si è aperto, cosi, un altro capitolo dello scandalo lacp. Nata come appendice delle indagini che hanno portato in carcere gli ex assessori socialisti Rolando e Alessio, e il segretario di quest'ultimo, Boninsegni, la vicenda dell'Istituto case popolari ha assunto dimensioni enormi: finora 23 arresti, oltre a numerosi ordini di accompagnamento. Una decimazione. Quali i ruoli degli ultimi personaggi entrati nell'inchiesta? Secondo le laboriose indagini condotte dalla dott. Stella Caminiti e dal capitano Mugpeo — sequestro ed esame di quintali di documenti, testimonianze di ditte e di funzionari — l'ex presidente Bosco ed il suo vice Costanzo avrebbero chiesto alle imprese interessate a lavorare per conto dello lacp (settore manutenzione) una tangente del 7 per cento, spiegando più o meno esplicitamente che il denaro sarebbe andato al partito socialista e alla campagna elettorale di Alessio. Solito il copione, che in sintesi suonava: chi vuole lavorare, chi vuole che i pagamenti si sveltiscano e le fatture non vengano dimenticate nel cassetti, deve «contribuire». Cosi pare siano stati sborsati centinaia di milioni. A condurre le prime trattative sarebbe stato Costanzo. Bosco, secondo le indagini, interveniva in un secondo tempo per convincere, all'occorrenza, della serietà delle richieste del vicepresidente. I più titubanti sembra siano stati convocati direttamente da Alessio. Pare, inoltre, che i tre non abbiano disdegnato l'aiuto delle imprese per lavori nelle loro case. Sotto 11 controllo dell'ing. Coirò, «braccio» di Bosco e Costanzo, c'era tutta la parte burocratica dell'affidamento dei lavori e del pagamenti. Perciò, secondo i magistrati, era indispensabile la sua partecipazione attiva per la concussione. Oggi gli arrestati sfileranno nel l'ufficio della dott. Caminiti per gli in terrogatori. Giuliana Mongelli Sono riniti in carcere l'ex presidente Cario Bosco, il suo vice Cario Costanzo e il capo della manutezione. ing. Rocco Coirò

Luoghi citati: Moncalieri