Montedison infiamma il listino

Montedison infiamma il listino BORSA / Nella giornata dei riporti l'indice guadagna il 2,16% Montedison infiamma il listino MILANO — Si chiude con una nota di serenità il giugno più agitato della Borsa italiana, con punte da capogiro e picchiate selvagge. Ieri, ultima riunione del mese dedicata ai riporti, il mercato ha compiuto un altro piccolo passo verso il consolidamento: +2,16% (indice Comit a quota 723,64) grazie, soprattutto, all'impressionante ripresa del gruppo Montedison. Dai massimi del 20 maggio il listino segnala ancora una perdita di poco superiore al 20% ma il timore di un crollo catastrofico si allontana sempre più; anzi, il guadagno rispetto all'Inizio del 1988 è tornato su livelli più che invidiabili (oltre il 60%). La giornata dei riporti non ha portato con sé la temuta pioggia di vendite obbligate. Solo su alcuni titoli (soprattutto l'Agricola) si è registrato un deciso incremento delle partite oggetto dei riporti. Va detto che il giro d'affari si mantiene su livelli inferiori a quelli dei giorni più euforici. Piazza Affari, insomma, è ancora convalescente. Le vendite sono finite. La specu lazione più arrischiata è stata In buona parte espulsa ma 1 borsini stentano a ritrovare la fiducia. Qualche ordine, semmai, è venuto dai gestori del Fondi anche perché la temuta corsa ai riscatti non c'è stata e le sottoscrizioni procedono a ritmi accelerati. Solo l'appuntamento con gli aumenti di capitale di luglio potrà stabilire fino a che punto è solido l'ottimismo a breve sulle sorti di Piazza Af■ fari. La cronaca di ieri è vissuta quasi tutta su un titolo: la Montedison. In chiusura il titolo di Foro Buonaparte ha messo a segno un rialzo del 10,8% per poi proseguire la corsa nelle ultime battute fino a superare quota 3400 lire. Nel giro di due sedute il titolo ha recuperato circa 600 lire e si è assestato su valori non lontani a quelli precedenti l'operazione sul capitale. E' difficile trovare spiegazioni definitive dell'improvvisa ripresa di uno dei valori più bersagliati a cavallo tra maggio e giugno. Ieri in Foro Buonaparte c'è stata una riunione riservata con alcuni dei maggiori investitori istituzionali e bancari italiani. Non sono filtrate indiscrezioni ma si sa che sono stati presentati budget e proiezioni confortanti sui conti di Foro Buonaparte (ritorno all'utile operativo per alcune centinaia di miliardi e calo dei debiti sotto i tremila miliardi) C'è chi scommette su prossime novità (alleanze internazionali) della holding: c'è chi sostiene che 11 rimbalzo è le gato alla definitiva sistemazione del pacchetto ceduto dal finanziere saudita Oaith Pharaon. girato mesi fa ; fondi americani e europei c'è chi dà per certa (la cosa più probabile) la prossima conclusione delle trattative con Rifaat El Sayed per l'acquisizione della Fermenta (anche se da Stoccolma rim balzano voci di trattative con gruppi svedesi), su cui Foro Buonaparte mantiene un ri¬ serbo che per alcuni ha il sapore di una conferma. Sono valutazioni che potranno trovare verifica solo nei prossimi giorni. Per ora non resta che registrare la fiammata di tutta la scuderia: Flsac, rinviata per eccesso di rialzo (la risparmio +22%); la Standa (+3.9%), Meta e Farmltalia con guadagni leggermente superiori alla media. Il gruppo Fiat si è preparato all'aumento di capitale con un significativo rialzo del titolo ordinario (+2,1%, quota 12.871 lire in chiusura) e. soprattutto, di quello privilegiato (+4%) tornato sopra il livello delle 9 mila lire. Molti acquisti sono venuti dai Fondi. Tra i valori del gruppo merita una segnalazione la robusta impennata (+7.8%) della Ifi e delle Attività Immobiliari. Anche il terzo grande tra i gruppi industriali, l'Olivetti, ha goduto dei favori del mercato con una progressione del 4.8% mentre qualche entusiasmo si registra tra gli assicurativi e i bancari (Lloyd Adriatico +6.5%. Ras +5.9%. Credito Commerciale +5.2% Ugo Bertone • DANIELI — L'assemblea straordinaria del soci della Danieli e c. Officine meccaniche spa di Buttrio (Udine), dopo aver confermato in sede ordinaria nella carica di amministratore Rinaldo Ossola, ha deliberato l'aumento del capitale sociale, che passa da 18 a 36 miliardi. L'operazione avverrà mediante l'emissione di 35 milioni 550 mila nuove azioni di risparmio non convertibili da lire 500 nominali, con sovrapprezzo di 500 lire da offrire in opzione ai soci in misura di 79 nuove azioni a risparmio ogni 80 azioni ordinarie possedute.

Persone citate: Buonaparte, Pharaon, Rinaldo Ossola, Ugo Bertone

Luoghi citati: Buttrio, Milano, Stoccolma, Udine