Lauro: la difesa vuol sentire Andreotti di Vincenzo Tessandori

Lauro* la difesa vuol sentire AndreotH ""Il processo si inizierà domani nell'aula magna gèl Palazzo di Giustizia dì Genova Lauro* la difesa vuol sentire AndreotH DAL NOSTRO INVIATO GENOVA — L'.Achille Lauro» è attraccata al ponte dei Mille come lunedi 7 ottobre, quando parti per la crociera maledetta. Salperà mercoledì per un giro nel Mediterraneo occidentale, dodici giorni, prezzo base 1 milione e 260 mila lire. Per il momento non arriverà quella che chiamano «valuta pregiata». Fra gli oltre 500 croceristi prenotati non c'è un solo americano. Domani mattina, nell'aula magna del Palazzo di Giustizia, qui a Genova, davanti alla corte d'assise, si aprirà il processo per il dirottamento della nave. Sono accreditati 124 giornalisti, un terzo circa statunitensi, soprattutto di reti televisive. Il presidente della Corte, Lino Monteverde, teme qualcosa di molto simile a una bolgia all'apertura del dibattimento. Genova non dispone di aule particolari per processi di fatti di terrorismo. Sono stati spesi circa suo milioni per i sistemi di sicurezza: quattro metal-detector e due nastri trasportatori per 1 bagagli sono stati sistemati nell'ampio Ingresso del palazzo. I rilevatori di metallo sono fiammanti, ancora chiusi nella plastica e, si pensa, oggi verranno fatte le prove generali. Quattro telecamere automatiche sono state montate lungo il percorso e si apriranno soltanto in caso di allarme. Nell'aula sotterranea sono montate quattro gabbie In ferro e vetro: vi saranno rinchiusi i cinque imputati detenuti, gli altri dieci, quelli ancora liberi, in quest'aula certo non si faranno vedere. Il palazzo sarà protetto all'esterno da un cordone di poliziotti in tenuta da controguerriglia e all'interno controllato dal carabinieri. In città, da alcuni giorni, la polizia setaccia le zone e gli alberghi dove, di solito, si danno appuntamento gli stranièri, i nord-africani soprattutto. L'altra sera in tre sono stati sorpresi In una locanda: avevano un sacchetto con droga pesante trattata per poter sfuggire all'olfatto dei cani. Altri dieci, per lo più arabi, sono stati identificati e accompagnati alla frontiera. C'è un'attesa molto tiepida per questo processo. «£' un processo facile perché non mi è mai capitato di avere 380 testimoni oculari., osserva 11 sostituto procuratore Luigi Carli che sosterrà l'accusa. Non si aspettano sorprese. Dice il dott. Carli: .Quello che pensavo l'ho detto in requisitoria, certo non è il caso di anticipare tattiche Il primo latitante, Abul Abbas, segretario generale del Fronte per la liberazione della Palestina (Flp), da buon imputato ha già fatto sapere di nutrire molti dubbi sulla correttezza del processo. In un'intervista ha detto: -lo Ito molto fiducia nella politica italiana, non altrettanto nei giudici; alcuni di loro possono avere relazioni con i nostri nemici.. Carli ribatte seccamente: .Non ho mai saputo che noi subissimo l'influenza da parte di Paesi stranieri. Valutiamo i fatti, applichiamo la giurisdizione penale italiana a cittadini stranieri come se fossero cittadini italiani.. Anche se r.affare Lauro» verrà trattato tecnicamente, nessuno si nasconde come il processo abbia un preciso risvolto politico. Ammette il giudice: «Certe considerazioni di carattere politico possono intaccare la serenità del giudizio. In ogni modo noi siamo partiti dai fatti: in un primo temo l'Olp aveva rivendicato l'azione. L'Olp è un'organizzazione internazionale e noi dovevamo accertare le sue eventuali responsabilità. In un secondo tempo abbiamo verificato come l'azione non fosse riconducibile all'Olp ma ad una frazione: l'Flp. Arafat era si stato messo al corrente, ma solo con informazioni vaghe, volutamente inesatte». Forse qualche difensore chiederà che il presidente dell'Olp venga citato, ma già ora il pubblico accusatore dice: .Non ritengo utile ascoltarlo. Altrimenti lo avremmo già fatto.. E' Invece già stata presentata Istanza scrìtta perché venga sentito Giulio Andreotti, ministro degli Esteri. L'ha siglata l'avvocato Lazzaro Borì, difensore di Abul Abbas. I testimoni erano 380, dei quali 300 italiani; cinque gli inglesi e 11 gli americani. Ne hanno citati 50, quelli considerati importanti sono dodici. Qualcuno dovrà raccontare l'assassinio di Leon "Kllnghoffer. Dice 11 dott. Carli: « Venne ucciso, riteniamo, non perché ebreo in quanto forse neppure lo sapevano, ma perché americano.. Vincenzo Tessandori

Persone citate: Achille Lauro, Arafat, Carli, Genova Lauro, Giulio Andreotti, Lazzaro Borì, Lino Monteverde, Luigi Carli

Luoghi citati: Flp, Genova, Palestina