Accuse a Verdiglione anche dai coimputati

Accuse a Verdiglione anche dai coimputati In due aule giudiziarie i procedimenti contro lo psicoanalista e la fotomodella americana Accuse a Verdiglione anche dai coimputati Castelli: «Sono giri per l'ingenua fiducia riposta in lui» - La Sangalli: «Sott'accusa o parte lesa?» MILANO — .Abusando della propria qualità di psicanalista per forzare le precarie condizioni psichiche del paziente... »: la frase ritorna In ognuno dei capi d'imputazione a carico di Armando Verdiglione, Giuliana Sangalli, Renato Castelli, (detenuti), di Fabrizio Scarso e Chiara Abate Daga (latitanti). Sono le 17,10 quando il presidente Giovanni Pescarzoll da lettura degli atti: il resto della giornata è trascorso in schermaglie procedurali fra avvocati e richieste — respinte — di nullità dell'istruttoria. In mattinata, l'avvocato De Stasio ha consegnato alla corte una «memoria» di Castelli. Comincia cosi: -Se mi trovo qui ora, posso solo essenzialmente ringraziare Armando Verdiglione e l'ingenua fiducia che avevo riposto in luU. Il non voler ammettere 1 propri errori, continua Castelli, ha portato Verdiglione persino a 'tentare di convincere varie persone a falsificare le loro testimonianze-. Eppure'la fiducia nei suoi confronti .era paragonabile a un atto di fede.. Nel '70, Castelli aveva 19 anni e Verdiglione era suo professore di lettere in liceo; l'anno dopo, il giovane entrò In analisi. Quindici pagine vergate con grafia sottile e righe cancellate, aggiunte, parentesi, raccontano il graduale coinvolgimento di questo neo-laureato in filosofia che sognava di imporsi nel mondo della cultura. Prima il lavoro gratuito nell'editrice della Fondazione, poi le prime richieste di soldi e l'Inizio dell'esperienza di analista. Quindi, la graduale consapevolezza di quella che era diventata «una specie di parola d'ordine: il vero proseguimento dell'analisi doveva essere contrassegnato dall'investimento economico.. Per poter rimanere nella Fondazione, conclude, lui chiese soldi alla paziente Laura Vallerò, e sollecitò prestiti, presso banche, e finanziarie, e strozzini: 320 milioni. L'interrogatorio di Giulia¬ gna Sangalli — che ne ha versati 8/900, in parte suoi, in parte attraverso avalli— comincia alle 17,30. E' pallida, soltanto qualche vibrazione d'angoscia altera la voce monocorde. Nelle dichiarazioni rese in carcere a fine maggio, era diventata accusatrice di Verdiglione, premettendo che, al primo incontro con 11 magistrato, non aveva parlato «per timore verso lo psicanalista e la sua organizzazione.. Il presidente chiede cosa intendesse. Giuliana Sangalli ripercorre le fasi dell'arresto; racconta di essere stata in analisi dal '72; non rinnega .il lavoro, la pratica e l'aspetto culturale, del suo lavoro di traduttrice nell'editrice; afferma: .Mi ha molto danneggiato l'aspetto economico; devo fare fronte a debiti di altri.. Il dottor Pescarzoll ripropone la domanda. « Verdiglione affermava che ci trovavamo in stato di guerra, perciò bisognava seguire la sua linea di difesa che metteva i mera- bssddstddgpf bri del Movimento sullo stesso piano. In realtà, mi chiedo se sono imputata o parte lesa, dopo avere tanto sofferto per la Fantò. (una giovane che, da Sangalli e da Verdiglione, sarebbe stata cacciata, mentre era In delirio, dalla Fondazione, ndr) «e avere subito danni patrimoniali così ingenti.. Chiede li presidente: .Verdiglione ha mai esercitato pressioni, nei suoi confronti?. L'imputata risponde che lui faceva una politica molto dura.. Cosa significa? .C'erano riferimenti, in pubblico, alle condizioni psichiche di ciascuno, anche mie. Talvolta erano al limite dell'umorismo». Cosa vuol dire .riferimenti alle condizioni psichiche.? Sangalli premette che per Verdiglione non esiste né la malattia mentale né il soggetto, per cui .qualsiasi intervento è lecito, anche se duro. Non dico che lui mi abbia fatto violenza, o cercato di assassinarmi. E'stata un'opera sottile. Non affermo che fosse finalizzata a farmi dare soldi, però è un fatto che i versamenti ci sono stati.. Imperturbabile, il presidente di nuovo interviene: «71 tribunale ha bisogno di conoscere fatti, non valutazioni. Cosa significa opera sottile?. Sangalli rievoca il suo progressivo coinvolgimento nella Fondazione; racconta che 11 professore, durante le assemblee, la rimproverava per errori di traduzione: .Ma non è stato mai volgare; la frase più pesante fu al congresso di Tokio: «Oca, meriti di andare alla fiera del fico». Parte un applauso, chiaramente indirizzato a Verdiglione. dalle prime file del pubblico dove stanno 1 suoi sostenitori. «Se succede un'altra volta faccio sgombrare l'aula., Informa la voce pacata di Pescarzoll. «*»■■• Ornella Rota Milano. Armando Verdiglione e la sua ex collaboratrice Giuliana Sangalli ieri in aula (Tel. Ap)

Luoghi citati: Milano, Tokio