Sit in e raccolta firme La protesta in Italia
Sit in e raccolta firme La protesta in Italia Sit in e raccolta firme La protesta in Italia ROMA — In occasione della «giornata di solidarietà con il popolo nero del Sud Africa», indetta dal Comitato nazionale contro l'apartheid e da Amnesty International, si è svolta ieri in tutta Italia una serie di iniziative di protesta contro lo stato di- emergenza decretato da Pretoria nell'anniversario della tragica rivolta di Soweto. E' stata avviata la campagna di raccolta firme perché le banche italiane non operino più in Sud Africa, e si sono svolte manifestazioni davanti alle sedi diplomatiche sudafricane. A Roma un centinaio di persone ha dato vita a un sit in silenzioso sotto l'ambascaiata. Il consolato di Genova è stato occupato simbolicamente per qualche minuto, mentre a Milano i dimostranti hanno formato una catena umana sotto la rappresentanza. Sulla grave situazione sudafricana si sono pronunciati congiuntamente anche i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Pizzinato, Marini e Benvenuto, esprimendo la solidarietà del mondo sindacale «con il popolo nero e tutta l'opposizione antirazzista-. Anche Israele prende le distarne GERUSALEMME — Il primo ministro israeliano Shimon Peres, incontrando il ministro degli Esteri della Liberia Bernard Blamo, ha espresso -la decisa opposizione di Israele all'apartheid in Sud Africa.. • Gli ebrei — ha detto il premier — sanno che non può esistere alcun compromesso con la discriminazione razziale-. Anche Israele ha chiuso ieri la sua ambasciata in Sud Africa, L'Australia attacca la Thatcher SYDNEY — Il premier australiano Bob Hawke ha detto ieri, In un'intervista alla tv, probabile uno smembramento del Commonwealth se ringhilterra non accetterà di adottare sanzioni economiche contro il Sud Africa. L'Australia si è unita agli altri leaders africani concertando misure drastiche per porre fine all'apartheid e Hawke ha sostenuto che è nell'interesse a lungo termine della Gran Bretagna, che ha forti investimenti in Sud Africa, adottare sanzioni economiche per forzare quel governo al tavolo dei negoziati. Il primo ministro ha informato che tutti i leader del Commonwealth eccetto la signora Thatcher ritengono che le sanzioni sono diventate indispensabili dopo il fallimento degli sforzi dell'-Egp. (gruppo persone eminenti) a stabilire un dialogo tra bianchi e neri.
Persone citate: Bernard Blamo, Hawke, Pizzinato, Shimon Peres, Soweto, Thatcher, Thatcher Sydney
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