Mansell al vertice, Ferrari come i gamberi di Cristiano Chiavegato

Mameli al raffice, Ferrari come I gamberi FORMULA 1 A Montreal, dove oggi si disputa il G.P. del Canada, continua la serie nera del team italiano Mameli al raffice, Ferrari come I gamberi L'inglese compie un testa-coda, si fa rimettere in ordine la Williams e compie un giro-record battendo Senna e Piquet - Alboreto 11°, Johansson 18°: tempi peggiori di quelli '85, tanti problemi e turbine ko DAL NOSTRO INVIATO MONTREAL — Nigel Mansell, il vincitore di Spa (Belgio), lancia la sua sfida anche nel Gran Premio del Canada di Formula 1. Il pilota inglese della Williams parte oggi in pole posi (fon dopo aver superato avversari nella lotta per il titolo come Senna, Piquet e Prost. Una battaglia sul filo dei centesimi di secondo che si preannuncia molto incerta ed interessante. Dalla sfida è assente la Ferrari, la cui crisi si accentua almeno a livello di qualificaaioni. Con; Alboreto autore dell'ir tempo e Johqirisson precipitato (unico concorrente a non migliorare rispetto a venerdì) in diciottesima posi zione, la scuderia modenese mette in mostra limiti preoccupanti che vanno al di là dei risultati contingenti. Basta un dato per capire come la monoposto F.l 1986 abbia compiuto passi da gambero rispetto al precedente modello. Mentre Mansell ha stabilito il nuovo record della pista in l'24"118, media 188,735 km/h, Alboreto ha fatto il suo miglior giro in l'27"495. Lo scorso anno il pilota italiano aveva fatto fermare i cronometri in l'25"127, partendo in prima fila accanto allo scomparso Elio De Angelis. Tutto questo non è dovuto soltanto a due giornate storte, alla sfortuna. Una autentica ecatombe di turbine (almeno otto fra rotture e cedimenti vari), un motore esploso ieri mattina, cambiamenti di alettoni, di molle, di barre stabilizzatrici, di tubi di scarico, di elementi di fondo della carrozzeria. I meccanici costretti a bruciarsi le mani per intervenire ogni pochi minuti sugli impianti di sovralimentazione che non funzionano, i piloti costretti a guardare gli altri girare. Insomma una situazione drammatica, che fa rabbia e pena insieme. E. fatto gravissimo, nessuno sa come intervenire, come rimediare. E questo malgrado la pletora di ingegneri, di tecnici, di esperti a disposizione. Computer, fili, cavi, le vetture della Ferrari sembrano la succursale di un magazzino di ricambi, ma non si riesce a farle correre. Mancanza di trazione, di aderenza, impossibilità di fare le regolazioni, visto che ogni giro i piloti debbono fare una sosta. E non ci si può neanche nascondere dietro scuse banali, dietro a dichiarazioni fumose. Quando c'è la crisi bisognerebbe affrontarla di petto, analizzarla, dicuterla e cercare di risalire la china, magari un passo per volta, senza perdere la testa. Incredibile la dichiarazione dell'ineffabile direttore sportivo Marco' Piccinini, il quale parlando dei problemi che riguardano le attuali discussioni per la riduzione della potenza dei motori, ha detto in sintesi: .Se si va in una direzione sbagliata, potremmo anche rivedere la nostra posizione, cercare un altro campo di gara in cui misurarci». Tutte le squadre sono costrette ad affrontare dei problemi, ma c'è modo e modo. Ieri Mansell nei primi giri a causa di un sorpasso è finito fuori pista, è passato sopra un marciapiede, ha rovinato il fondo della vettura. E' rientrato ai box, la sua Williams è stata sistemata in pochi minuti e l'inglese ha ottenuto la pole. Senna e Piquet hanno attaccato a fondo, anche loro hanno rischiato l'incidente, \ hanno dovuto abbassare la testa davanti al rivale, ma alla fine sono li, pronti a lottare per la vittoria. La McLaren ha conosciuto delle difficoltà a causa di un eccessivo sottosterzo, ma Prost rimane ottimista per la corsa e pensa di conquistare sulla pista dell'isola di Notre Dame quei punti necessari per riprendere Senna in vetta alla classifica iridata. Cristiano Chiavegato

Luoghi citati: Belgio, Canada, Montreal