Il ct sovietico Lobanovski si è rimesso dall'indisposizione che lo aveva colpito - Ancora critiche alla formula del Mundial - Il belga Thys: «Dobbiamo soffocarli a centrocampo»

Germania sono clan» Il et. sovietico Lobanovski si è rimesso dall'indisposizione che lo aveva colpito - Ancora critiche alla formula del Mundial - Il belga Thys: «Dobbiamo soffocarli a centrocampo» DAL NOSTRO INVIATO LEON — Lo partita a scacchi è cominciati. Unione Sovietica e Belgio, a leggere fra le dichiarazioni che più scontate non potrebbero essere, stanno valutando la tattica, studiando i particolari, preparando le mosse e le trappole. Passano le giornate davanti al videotape, cercando di carpire i segreti e i punti deboli degli avversari. «I belgi non hanno individualità di grande spicco, pero ci sanno fare con il collettivo, sono vecchie volpi nel contropiede e nel fuorigioco», ha detto ieri Sergei Mosiaguin. uno dei tanti allenatori in seconda che a turno, come diligenti messaggeri, portano ai giornalisti il pensiero ufficiale, se non personale, di Valéry Lobanovski il gran capo sfuggente di Kiev. Ieri Lobanovski è andato a Queretaro a vedersi Danimarca-Germania. «Per fare strada nel Mundial bisogna saper tutto dei futuri rivali», ha spiegato taccuino e calendario alla mano. La Danimarca potrebbe essere avversaria nei quarti, se batterà la Spagna e l'Unione Sovietica farà altrettanto con il Belgio. Lobanovski ci è parso in buona salute dopo il coccolone dell'altro ieri durante l'allenamento. Le analisi in ospedale hanno dato esito negativo, semplice indigestione: ovviamente il tecnico oggi contro il Belgio sarà al suo posto dietro la scacchiera, cioè in panchina. «Slamo agli scontri diretti e noi attaccheremo e vinceremo: è finita la stagione dei calcoli», ha aggiunto il suo alter ego Sergei Mosiaguin in quel di Irapuato. Come se l'Unione Sovietica avesse giocato finora pensando ai punti e non alla vittoria: è chiaro che la frase si riferiva ai belgi, e non era per niente affettuosa. In verità i sovietici, molto sottilmente, hanno continuato nella loro polemica contro la formula del Mundial. Abbiamo visto i belgi in tivù, abbiamo capito come giocano, è il pensiero di tutti, però una partita di calcio deve essere preparata senza fretta, curanfa_tt]y>mX.e dettagli. Fantasia non vuol dire improvvisàsione. «Due giocatori del Belgio ci preoccupano., ha continuato Mosiaguin. Ma non ha.detto i nomi, anche i timori sono coperti dal segreto. E la squadra? «Decidiamo sempre all'ultimo momento., è stata la risposta. «Però l'assenza di Larionov ci obbliga a qualche piccolo ritocco.. Non è difficile intuire che il ritocco sarà uno solo, rispetto alla formazione che ha affrontato Ungheria e Francia, s'intende, contro il Canada sono scese in campo nove riserve. Bessonov giocherà sulla fascia destra di difesa, al posto di Larionov (perdita pesante), e al centro in coppia con Kuznetsov rientrerà il vecchio Chivadze, georgiano coi baffoni alla Stalin. Anche se Chivadze, fuori squadra nel turno eliminatorio per Un dolore al ginocchio, era titolare prima della partenza per il Messico. Il Belgio è arrivato ieri sera a Leon con molti problemi. Le tensioni sono forti, dopo il pareggio contro il Paraguay e la qualificazione strappata coi denti, e Guy Thys sta al centro della bufera. Il tecnico è stato accusato di cedere troppo all'influenza di alcuni giocatori, di Gerets in particolare, e si è difeso dicendo che sono tutte sciocchezze. Ha anche rifiutato con sdegno la tesi, avanzata da una parte della stampa belga, che qualcuno dei suoi eroi fosse un malato immaginario. «Temo che l'assenza di Vandenbergh sia decisiva*, ha detto, e nessuno su questo punto può avanzare sospetti visto che l'attaccante soffre di una lesione al menisco ed hamùsMìm ÙMun'àial. insolitamente e stranamente pessimista, ci è parso, e conoscendo l'uomo siamo pronti a giurare che sta studiando qualche marchingegno tattico, cosa di cui peraltro è maestro. «Dovremo soffocare i sovietici a centrocampo, altrimenti andiamo incontro ad un disastro», ha aggiunto con aria pensosa. Per questo ha visto tre volte la registrazione di Unione Sovietica-Francia. Gli è molto piaciuto come la squadra di Platini ha chiuso gli spazi e punto di rimessa. Prepariamoci dunque ad assistere ad un replay, sempre che i belgi sappiano imitare i francesi, cosa di cui dubitiamo^ i«L'UnJone Sovietica rA ha impressionato — ha aggiunto Thys — però non dimenticatevi che 11 Belgio ha giocatori come Gerets e Vandereycken, senza parlare di Scifo«. Il giudizio era a beneficio di noi italiani, anche se il sasso era lanciato ai colleghi belgi che avevano indicato nei primi due, esclusi dall'incontro con il Paraguay, i capi storici della rivolta contro il loro allenatore accusato di aver alterato gli equilibra interni alla squadra. Forse Thys, con il 'pubblico elogio, ha inteso chiudere la questione. Pace fatta, la guerra è finita. Però neppure ha dato la formazione: anche lui si è seduto davanti alla scacchiera, indeciso se aprire di cavallo o pedone."Carlo Coscia