Vinta la battaglia contro l'ulcera ma rischioso abbassare la guardia di Ezio Minetto

Vinta la battaglia €ontro l'ulcera ma ris€hioso abbassare la guardia I farmaci hanno messo fine alla millenaria schiavitù delle diete in bianco Vinta la battaglia €ontro l'ulcera ma ris€hioso abbassare la guardia Mai come nell'ultimo decennio il malato d'ulcera, 11 dispeptico non ulceroso e 11 gastroduodenirteo — classici e comuni modelli del «mal di stomaco» — sono stati tanto ben curati, e persili coccolati e vezzeggiati, da una straordinaria «corsa al sorpasso» di farmaci di pronto sollievoguarigione. Finita la millenaria schiavitù a diete in bianco e polverine e farmaci pressoché placebo, ciascun malato ha trovato — negli H2 antistaminici (Ranitidlna, Cimetidina e, da oggi anche Famotidlna), nella Pirenzeplna e nel simil-prostaglandinici (Rosaprostol) —11 farmaco capace di liberarlo dalla sua pena quotidiana e dal rischio-bisturi E' definitivamente sconfitta, quindi la malattia ulcerosa? Al recente Meeting Internazionale di Parigi su -Ranitidina 86: esperienze e prospettive» (L. Barbara, G. Dobrilla e A. Torsoli) è risultato ben chiaro che il farmaco ha davvero cancellato, d'un tratto — col 92 per cento di guarigioni a breve termine — l'u maria schiavitù a una malattia di per sé potenzialmente lunga (quindici-venti anni) e desolatamente recidivante. Da questo punto di vista — ha detto !.. Barbara — Ranitidlna e consorelle dimostrano efficacia pari a quella che, In altri campi hanno l'antibiotico o il betabloccanté. Ma l'ulcera è sorniona e non rinuncia all'antico adagio del -semel ulcerosus, sempre ulcerosus». E' malattia che sa attendere, per poter liberamente recidivare — In modo palese o del tutto silenzioso — quando: 1) la terapia non sia sufficientemente protratta nel tempo; 2) la confidenza nel farmaco pronto-guarito re sia eccessiva e porti all'incuria; 3) persistano particolari fattori di rìschio (costituzione, stress, fumo oltre le dieci sigarette, ecc.). n 90 per cento delle ulcere, se non più curate, tendono a recidivare entro un anno. DI qui l'Importanza — ribadita a Verona nel giorni scorsi al simposio «Problemi clinico-terapeutici delle recidive ulcerose» (L. Barbara, A. Blasi. R Cheli, G. Dobrilla, G. Mazzacca, J. Mislewlcz) alla quarta Settimana italiana delle malattie digestive — che l'ulceroso e il suo medico non dimentichino che la malattia sa -ancora, nel tempo, recitare il suo antico copione. Terapia «a domanda» (solo in presenza di sintomi) o «Intermittente» (periodica) oppure vita naturai durante? La raccomandazione è che, per anni, pazientemente — non ci vuol poi molto — l'ulceroso assuma la sua compressa serale come ..anti-rischio ulcera». Tra i tanti «mal di stomaco» — per cui si raccomanda sempre e subito la diagnosi esatta — non tutti, fortunatamente, sono o saranno obbligatoriamente ulcerosi. C'è il dispeptico-non ulceroso e il gastroduodenitico, soggetti con largo sottofondo costituzionale e psicologico, con l'innegabile complicità di alcolfumo-stress e con quella, occasionale (ma molto frequente) dei farmaci gastrolesivi (cortisonici aspirinici e altri antl-lnflammatori). E' possibile, in questi casi «rieducare» le difese locali e garbatamente abbassare l'esuberante secrezione acido-peptica? Tra'pochi giorni, a Firenze — al Simposio Internazionale su »Pirenzepina: acquisizioni e prospettive» (R. Cheli A. Bettorello. R H. Hunt) 11 problema verrà ripreso e discusso da più di settecento medici (tra cui 300 di medicina generale) direttamente interessati a questo monotono e snervante modello di patologia digestiva. Nei confronti del potenti e selettivi H2 antagonisti la Plrenzeplna — composto ad azione anticolinergica, inibitore specifico del recettori muscarinlci — è medicina educatamente «citoprotettlva», valida nella prevenzione e terapia anti-ulcerosa. ma soprattutto capace di riattivare In via circolatoria 11 •flusso mucoso» che fa da Ininterrotta barriera protettiva alle nostre mucose dige¬ stive. Ezio Minetto

Persone citate: Blasi, Cheli, Dobrilla, Hunt

Luoghi citati: Firenze, Parigi, Verona