Vota la Bassa Sassonia Il duello fa paura a Kohl

Vota la Bassa Sassonia D duello fa paura a Kohl La Cdu rischia dì perdere la maggioranza Vota la Bassa Sassonia D duello fa paura a Kohl Una vittoria socialdemocratica potrebbe avere ripercussioni sulla Cancelleria - In difficoltà i liberali, Verdi favoriti dopo Cernobil DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Neppure le emozioni e le delusioni del Mundial hanno sopraffatto l'interesse dei tedeschi verso un'altra gara, quella che si combatterà oggi in Bassa Sassonia. Si vota per eleggere il Landtag, il Parlamento della regione, e l'esito è incerto come quello del grande «duello al sole» nelle arene messicane. Incerto e importante — vitale, anzi, secondo la stampa — in quanto questa battaglia potrebbe essere la prova generale delle elezioni federali del 25 gennaio. Non soltanto perché rivelerà gli umori della popolazione ma perché potrebbe influenzare altresì le vicende politiche nazionali. La Bassa Sassonia (Nicdersachsen, capitale Hannover, quasi sette milioni e mezzo di abitanti) è governata dalla democrazia cristiana, il cui potere, fino a qualche mese fa, pareva invulnerabile. Nel marzo '82, dopo ben sei anni di superiorità, il partito conquistò, anzi, il 50,7 per cento, la maggioranza assoluta. Ma un nuovo successo sembra ora impossibile. Quasi tutti i calcoli prevedono la caduta di Ernst Albrecht, 55 anni, il premier (Ministerprasident) della regione e l'ascesa di Gerhard Schròder, 42 anni, una nuova stella della socialdemocrazia. E' il tonico che la Spd attende con impazienza per accre scere il suo sex-appeal dinari zi all'elettorato federale. Le cose non sono. però, così semplici. Gli ultimi sondaggi attribuiscono il 44 per cento dei voti e alla Cdu alla Spd. La Cdu non potrebbe però fax assegnameli to sui liberali, suoi alleati a Bonn, in quanto le loro probabilità di raccogliere almeno il 5 per cento dei voti paiono assai esili: c. sotto il 5. non avrebbero neppure un seggio. Ma come sopravviverebbe al potere il socialdemocratico Schròder, se privo egli pure della maggioranza assoluta? Forse, con l'appoggio esterno dei Verdi, che potrebbero ricevere oltre il 7 per cento. Un appoggio non globale, circoscritto soltanto singole votazioni parlamentari. Le complessità della partita non devono annebbiare le gravi conseguenze che avrebbe per la Cdu una vistosa sconfitta di Albrecht. Tre soprattutto: 1) priverebbe i democristiani della loro maggioranza nel Bundesrat, la Camera alta, a Bonn, i cui rappresentanti sono nominati dai governi regionali. Per la strategia legislativa del governo federale, del cancelliere Kohl sarebbe una semiparalisi. L'approvazione parlamentare dei suoi principali progetti incontrerebbe ostacoli estenuanti. 2) Dopo Albrecht. potrebbe cadere Kohl. Se il voto di protesta in Bassa Sassonia fosse furente, drammatico, la Cdu potrebbe scegliere allora un altro pilota, ul posto di Kohl. E potrebbe così presentarsi alle elezioni di gennaio con un nuovo cancelliere, o il ministro delle Finanze Gerhard Stoltenberg o il premier del Baden-Wùrttemberg, Lothar Spàth. 3) Non vi sarebbero più dubbi sull'atomofobia dei tedeschi. 11 governo dovrebbe forse riesaminare i suoi piani che. a differenza dei programmi socialisti, prevedono una marcia ininterrotta, per parecchi anni ancora, sulla strada del nucleare. Sarà infatti l'atomo a spezzare la supremazia democristiana ad Hannover, l'atomo più l'ostilità degli agricoltori, delusi dalle intese comunitarie. L'«effetto Cernobil» sta diventando il grande protagonista della scena politica tedesca. Giova ai Verdi e ai socialdemocratici, nuoce ai democristiani. Quasi il 60 per cento dei cittadini grida «no» alle centrali nucleari. Povero Kohl! Conclusesi senza imputazioni le inchieste di due procure sulle sue presunte «false testimonianze», il Cancelliere sprizzava di nuovo ottimismo. Poi. è arrivata la nube radioattiva. Mario Cirlello Bonn. Il cancelliere federale tedesco Helmut Kohl (Tclcfoto)

Luoghi citati: Baden-wùrttemberg, Bassa Sassonia, Bonn, Hannover, Nicdersachsen