Bagarre arbitrale al Mundial

Bagarre arbitrale al Mandici Agnolin dirigerà Argentina-Uruguay, un argentino Italia-Francia Bagarre arbitrale al Mandici All'Uruguay che protesta, severe sanzioni della Fifa: vietata la panchina al tecnico DAL NOSTRO INVIATO CITTA' DEL MESSICO — Come un pizzico di pepe su un piatto già piccante, sulle giustificate proteste uruguaiane dopo la decisionechoc del francese Quiniou nella partita con la Scozia (visto alla moviola il fallo dì Batista su Strachan, ci sembra assurda l'espulsione), sono arrivate le designazioni dei direttori di gara per i quarti di finale. Un italiano, Agnolln, per Argentina-Uruguay domani a Puebla, quindi un argentino, Esposito, per Italia-Francia di martedì allo stadio Olimpico di Città del Messico. Di Luigi Agnolin sappiamo tutto, per noi è l'arbitro giusto per la più difficile gara degli ottavi di finale, vista la storica e rissosa rivalità fra le due squadre. Del quarantacinquenne Carlos Esposito, commerciante di Buenos Aires, che non ha precedenti con il calcio italiano, ci dicono che è il più esperto arbitro argentino, quello con il migliore e più lungo curriculum internazionale. Ma valle a dire queste cose agli uruguaiani, che già vedono uno scambio di favori fra Italia e Argentina attraverso i direttori di gara (il mio a te. il tuo a me). Siamo a questo punto, mentre parte la drammatica setacciata dei campionati del mondo, degli ottavi di finale. Ed a chi ammicca, presentando le designazioni come «merito» dei presidenti Sordillo e Grondona (federazioni italiana ed argentina) diciamo subito che di vittorie di Pirro, posto che questa sia una vittoria, è lastricata la strada del football mondiale. Da ieri sera i colleghi stranieri appena maliziosi ci guardano con rispetto: abbiamo condizionato una parte del Mundial. Noi ci limitiamo, in risposta, a sottolineare le qualità di Agnolin, che riteniamo adattissimo (e per lui è un onore, dopo gli elogi ricevuti per la direzione di Urss-Ungheria) alla delicatissima partita che gli è stata assegnata, e che non preclude — se gli azzurri dovessero andar fuori — ad ulteriori incarichi di maggior lustro. Ad altri ambienti, non sono gradite altre scelte. Ai paraguaiani non piace il siriano Al Sharif, per la loro partita con l'Inghilterra. E non piace soprattutto ai sudamericani che in tribuna, come ispettore degli arbitri, uomo di prestigio, ci sia il britannico Cavan. presidente della Commissione designazioni. Ci sono insomma piccole e grandi cose che aiutano ad avvelenare la seconda fase del Mundial. La vivacissima reazione degli uruguaiani — l'allenatore Omar Borras è arrivato al punto di pronunciare la parola «assassini» rivolta ai designatoli — ha avuto imme- Altri servizi nelle pa£ine sportive diatamente una adeguata risposta da parte della Fifa. La Federazione uruguaiana è stata ufficialmente ammonita proprio per l'insulto «sfuggito» durante una conferenza stampa al proprio allenatore, multata di 25 mila franchi svizzeri (circa venti milioni di lire), minacciata di espulsione se un incidente del genere dovesse nuovamente verificarsi ed al tecnico in questione è stato vietato di sedere in panchina per il prosieguo del Mundial. Molto più elegante è stato l'atteggiamento dei francesi non appena sono stati informati delle designazioni. «Escludo qualsiasi tipo di reazione. Anche perché forse non ne è proprio il caso». E Platini, dal canto suo, ha dichiarato: «La faccenda mi pare . soprattutto curiosa. Escludo una reazione ufficiale. L'arbitro, quale esso sia, è e deve essere al disopra di ogni sospetto». Brano Ferace»

Persone citate: Agnolin, Carlos Esposito, Esposito, Grondona, Luigi Agnolin, Quiniou, Sordillo, Strachan