La Spagna non è caduta in trappola

La Spagna non è caduta in trappola E' una squadra giovane, ma ha reagito agli arbitraggi e alle botte La Spagna non è caduta in trappola DAL NOSTRO INVIATO MONTERREY — In Italia la Nazionale spagnola non è molto popolare. A livello di club sappiamo tutte le cose, cosine e cosacce di Barcellona, Real Madrid, Atletico Bilbao, Atletico Madrid e dintorni, ma consideriamo queste squadre come vetrine di celebri non spagnoli, contornati da qualche spagnolo me diocre che poi viene anche chiamato a giocare in Nazionale. Sicuramente in Italia c'è incredulità relativamente alle possibilità internazionali, e nella fattispecie mondialistiche, delle furie rosse. Ep pure questa Spagna è soda, ha reagito al furto del gol contro il Brasile, è sopravvissuta non tanto a Brasile, Irlanda del Nord e Algeria, quanto nell'ordine a un arbitro australiano, uno austriaco e uno giapponese cioè a un gol rubato (Brasile) e a tante botte. E' guidata, la Spagna, da Muftoz, delizia dei giornalisti ai quali, chiedendo per esempio se ritiene di avere il 50 per cento di probabilità di vincere una certa partita, ri¬ sp sponde .Diciamo il 60, che è più. del 50». Ride, loro ridono, Suarez che lo assiste fa una brutta faccia, e la vita continua. Tanto comandano quelli che i tifosi chiamano i gremlins. I gremlins sono i giocatori-califfi, i capiscarico, i capipopolo. Cioè Gordillo, Julio Alberto, Victor e Rincon. Magari non giocano, però comandano. Sono come gli animaletti del film, petulanti e perfidi, intriganti e cattivelli. Una volta, in pieno dissenso con i dirigenti, bucarono le gomme di tutte le auto blu della Federazione. Poi disse ro che chi si arrabbiava per lo scherzo dimostrava di non essere uomo di spirito. I gremlins comandicchlano e sdrammatizzano Mufloz che è un tristone. Adesso i gremlins stanno trattando la faccenda dei premi e quella delle elezioni. Non si sa bene quanto gli spagnoli guadagneranno, anzi quanto hanno già guadagnato con la qualificazione agli ottavi. Non sono perdute tutte le speranze in un intervento straordinario del governo spagnolo perché i giocatori possano votare il 22, giorno delle elezioni politiche. Julio Alberto, di destra, sposato alla figlia di un grande banchiere, preme per l'istituzione di un seggio straordinario, visto che il voto per corrispondenza non è più possibile per colpa di un mancato accordo fra ministero degli Interni e ministero degli Esteri. Altri spagnoli, cioè, hanno potuto votare, i calciatori no. E' tardi. La squadra spagnola è probabilmente più forte di quello che si pensi, ed è spinta bene dalla Under 21 di Suarez, finalista europea con l'Italia. Il suo gioco ha la caratteristica di non avere caratteristiche. Se Gallego sostituto di Maceda prende confidenza col ruolo di libero (ed è passato dal disastro contro i nordirlandesi alla prova dignitosa contro gli algerini), viene sistemata anche la difesa. Il centrocampo va benino, specie adesso che Caldere, il quale non doveva neppure partire per un infortunio e poi non doveva giocare per la concorrenza di Gordillo, è diventato titolare e produce gioco e gol. L'attacco tiene in Butragueno un talento sicuro, contro gli algeri ni stoppato soprattutto dal gioco duro, intimidatorio. La nazionale rossa ha grossi spazi di miglioramento insomma. E in Francisco ha un regista capace anche di gros se proiezioni offensive: un Platini mutilato senza calcio di punizione. Infine, appare sicurissima nel portiere, t non è poco, ne sanno qualcosa altre squadre a noi care... Gli spagnoli hanno lasciato Monterrey per Città del Mes sico senza ancora sapere se a loro sarebbe toccata la Dani marca o la Germania. L'incertezza non è sembrata preoccuparli più di quella re lativa alle condizioni di Michel, Butragueno e Julio Salinas, pestati bene dagli algerini. I quali algerini hanno sfogato sulla Spagna intesa come squadra una rabbia datata di quattro anni verso la Spagna intesa come organizzazione del Mundial 1978, quando a Gijòn vennero messi fuori da una combine tra, austriaci e tedeschi, bene detta dagli spagnoli, che in quella prima fase del torneo regolavano ancora le cose perché la loro squadra finisse nella fase successiva con Au stria e Irlanda del Nord (poi non andò cosi, le toccarono Germania e Inghilterra, cioè l'eliminazione). Gli algerini hanno randellato tanto, con Megharia soprattutto. Gli spagnoli hanno usato per botta, una, isolata ma esemplare, didascalica, sin dall'inizio Goicoechea, il basco che è San Francesco fuori campo e Attila In campo. C'è la foto della sua gomi tata al portiere arabo Drid Goicoechea, saltando su una palla non più sua, ce la mette proprio tutta, colpendo al collo il tipo. Che è finito all'o spedale, per precauzione, con un principio di blocco delle funzioni respiratorie. Goicoechea non è dunque speciali sta soltanto di legamenti (Schuster, Maradona), g. p. o,