L'Uruguay in dieci si guadagna l'Argentina

L'Uruguay in die€Ì si guadagna l'Argentina Eliminata la Scozia, che non ha saputo sbloccare lo zero a zero malgrado Pespulsione di Batista al primo minuto L'Uruguay in die€Ì si guadagna l'Argentina Toccherà negli ottavi a Maradona e ai suoi compagni in un acceso derby sudamericano fare i conti con il gioco duro degli uruguagi - Gli scozzesi tornano a casa con poca gloria I iDAL NOSTRO INVIATO NEZAHUALCOYOTL — E adesso Uruguay-Argentina, il derby del Rio de la Piata, lunedi a Puebla. Prevedere uno scontro di fuoco è poco. Ieri nello stadio di Neza gli uruguaiani, in dieci uomini dopo 36" per l'espulsione di Batista autore di un durissimo intervento su Strachan, hanno compiuto il miracolo di bloccare la Scozia, deludente soprattutto nelle punte malgrado i cambi. E' stata una battaglia, non una partita: un espulso, tre ammoniti (due per la Scozia) ostruzionismi ripetuti ma comprensibili dei sudamericani che hanno fatto innervosire avversari e quel poco di pubblico messicano. Ottanta minuti con la Scozia in attacco, invano Rari ma pericolosi i contropiede degli uruguaiani, grazie alla stupenda prova di Francescoli il quale, rimasto solo lctasecnsuz I in aranci, ha dimostrai tutte e o le sue qualità di palleggio e di coraggio. Sicuramente l'attacco scozzese adesso è sotto accusa. Gli uomini di Ferguson rientrano in patria dopo essersi lasciati sfuggire un'occasione unica. Giocare 89 minuti in 11 contro 10 e non riuscire a vincere è chiaramente un insuccesso completo. Per la partita della speranza, o della vita, il commissario tecnico scozzese Alex Ferguson ha lasciato fuori Archibald, del resto mai amato (l'attaccante del Barcellona ha infatti sostituito in extremis tra i convocati l'infortunato Dalglish) e Souness, in calo di forma e soprattutto accusato di rallentare troppo il gioco di una squadra che ha nella verticalizzazione e nel contropiede le sue armi migliori. Uruguay sema lo squalificato Bossio ed in campo sin dall'inizio Venancio Ramos, prima utilizzato solo a tratti, uno dei tanti elementi (gioca in Francia nel Lens) in forza a squadre straniere. Fuori dalla squadra sia Saralegui che Alzamendi, evidentemente considerati i maggiori colpevoli del disastro contro la Danimarca. E fra i pali ancora Alvez; evidentemente malgrado le promesse della vigilia il commissario tecnico uruguaiano non si era azzardato a far rientrare dopo lunga assenza il titolare Rodriguez. Una giornata di sole, finalmente, a Neza. Ventiquattro gradi e brezza al fischio d'avvio dell'arbitro francese Quiniou. Soliti vuoti sugli spalti, poco più di 5000 spettatori in tutto grazie alle rappresentanze di tifosi uruguaiani e scozzesi. 1 sudamericani si trovavano subito in dieci uomini, come contro la Danimarca, stavolta già al 1': con eccessiva severità per una partita così delicata, pur comprendendo l'intenzione di tenerla sui binari della regolarità, l'arbitro mandava fuori Batista per un duro tackle laterale su Strachan, che re¬ stava a terra. L'Uruguay pagava cosi la sua fama, che ha non a torto, di squadra di picchiatori. Tanto che Maradona — presente con tutta la squadra in tribuna — aveva già messo le mani avanti chiedendo un arbitro di polso se all'Argentina fossero capitati gli scomodissimi vicini di casa. I sudamericani, memori della lezione subita dalla Danimarca e consci della necessità di tenere il pareggio, mantenevano la squadra corta per non lasciare varchi agli scozzesi. Entrava duro Gough su Santin, l'arbitro Quiniou certo non mostrava la stessa severità nei confronti degli europei. Uno stupendo spunto di Francescoli in dribbling al T era bloccato a fatica, quindi faceva pressing in attacco la Scozia, punzecchiata però dal contropiede avversario. Su corner, al 13', Cabrerà di testa mandava alto sulla traversa di Leighton. Se in possesso di palla, l'Uruguay rallentava logicamente il ritmo. Gli scozzesi andavano vicini al vantaggio al 18', quando su centro dalla destra che «bucava- la difesa, Nicol appoggiava in rete ma troppo mollemente, consentendo al portiere Alvez un miracoloso recupero in tuffo sulla linea. Gordon, staccato Strachan, cercava invano di velocizzare la manovra scozzese, l'Uruguay stavolta non cadeva nell'errore di attaccare. In attacco spesso restava Usalo Francescoli, i blu di Ferguson si innervosivano, stranamente falloso Gough, molto brillante e corretto nelle precedenti partite. Paradossalmente andava al tiro con maggior frequenza la squadra in inferiorità numerica. E quando gli scozzesi attaccavano, arrivavano altre durezze. Cabrerà scalciava Sturrok e l'ammonizione qui era il minimo. La partita diventava bagarre, ogni scontro un rischio. L'arbitro richiamava capitan Barrios per gli eccessivi ostruzionismi dei compagni, ma allo scadere del tempo era ancora l'Uruguay ad andare vicino al gol. Nessuno era pronto a cogliere, in mischia, uno stupendo suggerimento di Ramos da fondocampo, quindi era Francescoli a impegnare Leighton con un secco tiro deviato in angolo dopo bel dribbling. Al rientro delle squadre per l'intervallo, i tifosi uruguaiani insultavano e fischiavano l'arbitro, lanciandogli monetine e scuotendo pericolosamente la rete di recinzione. Alla ripresa del gioco subito un'ammonizione per Narey, autore di un duro tackle su Francescoli. Erano gli scozzesi adesso a cercare le maniere forti, facendo il gioco dell'Uruguay. Gol inutile di Sturrock all'8', l'arbitro aveva già rilevato lu sua posizione di fuorigioco, mentre si accentuava la pressione scozzese, L'Uruguay riusciva ancora a reggere, con Gutierrez, Pereira, Diogo e Acevedo ammi¬ revoli per la puntualità degli interventi difensivi. E al 22' erano i sudamericani a sfiorare il gol: una punizione di Barrios era «inzuccata* splendidamente da Cabrerà, che chiamava il portiere Leighton ad una prodezza per deviare. Per il finale, Ferguson sostituiva le due punte Nicol e Sturrock con Cooper e Nicholas, mentre Saralegui entrava al posto di Ramos nell'Uruguay. Ammonizione per Diogo, e ancora avanti la Scozia. Grosso rischio per Alvez alla mezz'ora, su corner la palla bassa gli sfuggiva e salvava in mischia Pereira. Con il difensore Gough e le punte tutte avanti, gli scozzesi giocavano le ultime carte. Ma gli uruguaiani reggevano. Al 38' Francescoli, esauritosi per il continuo, prezioso e solitario flottaggio in avanti, lasciava il posto ad Alzamendi, che subito tentava invano l'affondo. Gli ultimi minuti erano drammatici, la palla della possibile qualificazione capitava ancora a Gough, il quale invece di battere a rete cercava l'appoggio a un compagno, facendo svanire la ma¬ novra. Bruno Perucca Neza. L'arbitro francese Quinou espelle l'uruguaiano Batista (a terra) dopo un intervento su Strachan: è ii primo minuto di gioco